La cecità parla al femmile Trasmissione radio sul web con l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti il 26 novembre. Si parlerà di politiche associative ‘in rosa’ con gli ascoltatori internettiani 23 novembre 2009 – Le donne cieche e la politica associativa costituiranno il cuore della trasmissione che andrà in onda giovedì prossimo sulla radio web dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (Uici). Interverranno, tra gli altri, il Presidente Nazionale dell’Uici Tommaso Daniele, Vanda Dignani (componente della Direzione Nazionale e coordinatrice della Commissione nazionale pari opportunità), nonché esperti ed altri componenti della Commissione nazionale dell’Unione per le pari opportunità. Nel corso del programma verranno fornite risposte ai quesiti dei radioascoltatori e degli internauti, i quali potranno avvalersi di diversi mezzi per parlare. Modalità di partecipazione alla trasmissione: – telefonicamente, contattando durante la diretta il numero di telefono 06 69988353. Sin da oggi si possono chiamare i numeri 06 69988376 o 06 69988411 (sig.ra Mariolina Lombardi) e, lasciando il proprio recapito telefonico, si verrà contattati nel corso del programma; – via e-mail, inviando una posta elettronica col proprio quesito all’indirizzo: indiretta@email.it; – con modulo on-line, che si potrà compilare all’indirizzo internet http://www.uiciechi.it/radio/radio.asp.
Fonte: Uici
registravano 45 milioni. Non solo: nel 2002 gli ipovedenti erano poco più di 161 milioni mentre nel 2007 avevano già toccato i 269 milioni. Tra le patologie che causano più spesso cecità non c’è solo la 
compresa tra i 25 e i 34 anni (31,4%). Il fumo di sigaretta rappresenta uno dei principali fattori di rischio di una malattia oculare che colpisce la retina degli anziani: si tratta dell’
La medicina giovane è in rosa

ed è stato impiegato un laser detto ‘ad eccimeri’. Il confronto tra LASIK e PRK è stato fatto tra persone della stessa età, che sono state esaminate a distanza di tre mesi, uno, due, cinque e dieci anni dall’intervento. Un secondo intervento è stato necessario nel 18% dei casi con la LASIK e nel 35% con la PRK. Va detto, però, che in entrambi i casi non necessariamente si ‘elimina’ completamente il vizio refrattivo, anche se questo resta sempre l’obiettivo.
Anche se l’area più utile è considerata normalmente quella centrale (la macula retinica ci consente di leggere, guidare, ecc.), per muoversi senza urtare è molto importante anche il campo visivo periferico che si riduce drasticamente se si soffre, ad esempio, di 



i Paesi sviluppati non sono immuni dal dramma della fame: sono 15 milioni coloro che non riescono a nutrirsi a sufficienza.
