Sicurezza stradale, una strada in salita Nel mondo, secondo l’Oms, senza nuove misure le vittime degli incidenti aumenteranno del 65% in 20 anni 18 novembre 2009 – Lo stillicidio quotidiano delle vittime della strada finisce sotto i riflettori internazionali: il 19 e il 20 novembre si tiene in Russia la prima conferenza ministeriale globale sulla sicurezza stradale, così come richiesto dall’Assemblea Generale dell’Onu. Il nuovo Rapporto mondiale dell’Oms sulla prevenzione stradale sciorina cifre preoccupanti: 50 milioni di persone riportano ferite in seguito a incidenti mentre 1,2 milioni perdono la vita. Se non si adotteranno nuove misure questi numeri sono destinati, secondo l’Agenzia della Nazioni Unite per la salute, ad aumentare del 65% in 20 anni. Solo in Italia, secondo dati Istat e Aci, nel 2006 sono venute a mancare 5.669 persone (per il 77% uomini), mentre i feriti sono stati quasi 333mila. In questo scenario inquietante c’è però una nota positiva: in Italia le vittime della strada sono in diminuzione, tanto che nel 2000 erano oltre 7.000. A perdere la vita sulla strada nel 2006 erano, il più delle volte, persone alla guida di un’auto (32%) mentre meno frequentemente viaggiavano come passeggeri (17%); seguivanocataratta e nei miopi. Infine, le persone molto anziane è sconsigliabile che guidino perché più facilmente suscettibili a malori e perché i riflessi sono, comunque, più lenti in età avanzata.
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Link utili: Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti , Aci , Polizia Municipale , ONU.
Fonti: Oms, Onu. Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2009.