Allungare la vita alle cellule retiniche? Si potrebbe fermare l’evoluzione verso la cecità provocata da alcune malattie grazie a una famiglia di molecole 17 novembre 2009 – La lotta contro la cecità ha registrato un altro piccolo progresso: ricercatori dell’Università di Yale (Usa) avrebbero capito come proteggere efficacemente le cellule retiniche (fotorecettori). Infatti, hanno studiato il meccanismo che ne causa la morte in persone affette da malattie oculari quali l’AMD (degenerazione maculare legata all’età) e la retinite pigmentosa. Nonostante la fine dei fotorecettori (coni e bastoncelli) sia dovuta a varie cause, l’équipe diretta dalla prof.ssa Caroline Zeiss è arrivata alla conclusione che l’attivazione di una particolare famiglia di molecole esercita un ruolo importante (si tratta della CREB1/ATF1); gli studiosi hanno ipotizzato, infatti, che essa contribuisca a proteggere la retina. Il prossimo passo potrà essere quello di mettere a punto un farmaco che sfrutti queste molecole. Note: attualmente è considerata trattabile solo la forma umida, più grave ma meno comune, grazie alle iniezioni intravitreali. Tuttavia, la prevenzione svolge un ruolo fondamentale: in chi ha altri casi in famiglia di AMD è consigliabile smettere di fumare e mangiare pesce, frutta a foglia verde, noci, ecc. Inoltre, è importante praticare regolarmente esercizio fisico. Referenza originale: lliam A. Beltran, Heather G. Allore, Elizabeth Johnson, Virginia Towle, Weng Tao, Gregory M. Acland, Gustavo D. Aguirre, and Caroline J. Zeiss,
Fonte: IOVS