Appello per i disabili di Haiti

Terremotato haitiano (Fonte: CBM)

Terremotato haitiano (Fonte: CBM)Appello per i disabili di Haiti CBM Italia onlus chiede un sostegno per le sue iniziative in favore dei terremotati dell’isola 27 gennaio 2010 – “Non ci sono parole per descrivere il dolore, il senso di annientamento che paralizza il cuore di fronte al devastante sisma che ha colpito il popolo haitiano”: inizia così l’appello diffuso oggi da una onlus che opera a livello internazionale (CBM). “Perché – prosegue la nota – in questo scenario apocalittico i bimbi disabili, i bambini ciechi, gli uomini e le donne ciechi vivono una tragedia ancor più grave… non vedono, non possono camminare, scappare dalla terra che trema, rispondere a chi li sta cercando, trovare rifugio e cure nelle postazioni di primo soccorso”. Dunque, la onlus chiede un sostegno economico, “indispensabile per curare migliaia di bambini e adulti che rischiano di perdere la vista, che hanno riportato amputazioni, bruciature”. CBM ha un team d’emergenze a Port-au-Prince e opera ad Haiti dal 1976: attualmente è impegnata in sette progetti (dei quali cinque sono nell’area colpita dal sisma del 12 gennaio scorso).

Fonte: CBM Italia onlus

Nuovo test sulle lenti a contatto antisole

Applicazione di lente a contatto

Applicazione di lente a contattoNuovo test sulle lenti a contatto antisole è consigliabile assicurarsi che ci siano filtri contro i raggi ultravioletti 27 gennaio 2010 – Bloccare i raggi ultravioletti vuol dire proteggere la vista. Per questo ai portatori di lenti a contatto si consiglia di assicurarsi che abbiano filtri UV, in modo da ridurre o bloccare gli effetti nocivi del sole, particolarmente in situazioni di riverbero (sulla neve e al mare). Lolente a contatto stesso discorso vale, ovviamente, per gli occhiali da sole, che devono essere dotati di filtri a norma di legge. Indossandoli si contribuisce a preservare l’integrità della macula, la zona centrale della retina più sensibile agli stimoli luminosi. Un nuovo studio, pubblicato dalla rivista Investigative Ophthalmology and Visual Science , conferma che la sovraesposizione alle radiazioni ultraviolette può produrre dei cambiamenti nocivi nella cornea, nella congiuntiva e nel cristallino (favorendo anche la cataratta). Lo studio è stato condotto sui conigli, a cui sono state applicate lenti a contatto, esposti quotidianamente a una grande quantità di luce solare (corrispondente a 16 ore per gli esseri umani). Nel gruppo che non portava lenti a contatto dotate di filtri sono state riscontrate delle alterazioni oculari.

Fonte di riferimento: IOVS (ARVO)

Pericolo puntatori laser

Pericolo puntatori laser Quando sono troppo potenti e non viene rispettata la legge possono danneggiare la vista 26 gennaio 2010 – Sono semplici puntatori laser, ma possono infastidire i piloti fino ad aumentare il rischio di incidente aereo in fase di decollo e atterraggio. Se vengono usati impropriamente possono abbagliare temporaneamente. Dei ‘teppisti’, appostati nei pressi degli aeroporti, hanno tentato di accecare i piloti, facendo rischiare l’incidente aereo in fase di atterraggio. È quanto è, ad esempio, avvenuto a Pescara, dove un sedicenne è stato denunciato per aver puntato un laser contro un velivolo della Capitaneria di Porto: il pilota è riuscito ad evitare lo schianto. “Transitoriamente – ha affermato il Prof. Corrado Balacco, Direttore della Clinica Oculistica universitaria della Sapienza di Roma – un pilota vede male: può correre dei rischi durante l’atterraggio. È avvenuto anche a Bari: se il puntatore non è potente l’accecamento è solo temporaneo, ma può dare dei fastidi perché si ha una sensazione di forte abbagliamento e si formano degli scotomi (macchie scure) in corrispondenza della zona della retina colpita. È però eccezionale che si abbiano danni permanenti alla retina, anche se può capitare. Il raggio laser dovrebbe colpire per qualche secondo lo stesso punto o dovrebbe essere colpita più volte la macula (zona centrale della retina, ndr ) per creare un danno”. Il laser è un fascio di luce coerente che, grazie alla sua potenza, in medicina viene usato sia per correggere vizi refrattivi che per trattare la retina malata (ad esempio, dei diabetici: vedi laserterapia retinica). Tuttavia, quando è di elevata potenza – se usato impropriamente – può causare nei casi più gravi una maculopatia fototraumatica (che provoca cecità centrale). Infatti, le cellule della retina vengono ‘arrostite’ e, morendo, perdono la loro funzionalità.

Salute da anziani

Campidoglio

CampidoglioSalute da anziani Oltre il 60% della spesa sanitaria è destinata agli over 65enni. Di innovazione sanitaria e risparmio si parlerà domani in Campidoglio 26 gennaio 2010 – Oltre il 60% della spesa sanitaria del Paese è destinata all’assistenza degli over 65enni che, solo a Roma, sono quasi 800mila. Gli over 75 sono 268.000 ed almeno 50.000 romani versano in condizioni di disabilità grave. L’Amministrazione capitolina spende molto più della media nazionale per gli anziani (fino a 3.775 euro per ogni prestazione di assistenza domiciliare, dato del 2007), ma riesce a seguire meno cittadini rispetto ad altre città italiane. Proprio per parlare della necessità dell’innovazione e del risparmio domani si terrà in Campidoglio una conferenza stampa (Sala Arazzi alle ore 11).Disabile visivo con bastone bianco L’intento è quello di valutare i costi ed i benefici non solo per comparti (sanitario o sociale), ma anche per la quantità e qualità di salute che si è in grado di “produrre”. Mentre da una parte si opererà per correggere precedenti errori, dall’altra si vuole porre l’accento – per gli aspetti socio-sanitari – sulla scelta di favorire ed estendere l’uso delle innovazioni tecnologiche: la diagnostica non invasiva e la chirurgia mininvasiva sono metodologie in grado non solo di ridurre i disagi dei pazienti, ma anche di generare un risparmio complessivo. Il Prof. Corrado Balacco Gabrieli, Direttore della Clinica Oculistica dell’Università Sapienza di Roma ha parlato di cataratta, glaucoma, trapianto di cornea e di interventi laser. In particolare, per quanto riguarda il glaucoma nei casi più gravi si può ridurre l’ipertensione oculare con tecniche chirurgiche mininvasive. Nel caso della cataratta, invece, si frantuma il cristallino con gli ultrasuoni (che poi viene aspirato) e, quindi, viene iniettato nell’occhio un cristallino artificiale. I trapianti di cornea possono anche essere evitati nel caso del cheratocono (malattia che ‘assorbé il il 30% dei trapianti di cornea), consentendo di rafforzare la superficie oculare corneale; inoltre, si possono effettuare i trapianti di cornea lamellari, che interessano solo alcuni strati corneali e non l’intero spessore. Infine, la correzione dei vizi di refrazione quali miopia, astigmatismo o ipermetropia può avvenire con laser di quinta generazione; in alcuni casi selezionati si stanno iniziando anche a trattare le presbiopie. Sono previsti, tra gli altri, interventi di Adolfo Panfili (Delegato del Sindaco di Roma -Ortopedico–Università Sapienza–progetto Qualità della Vita), del Prof. Corrado Balacco Gabrieli (Direttore della Clinica Oculistica dell’Università Sapienza di Roma), Massimo Santini (Direttore Dipartimento di Cardiologia – Ospedale San Filippo), Gianluca D’ Elia (Primario Urologia – Azienda Ospedaliera San Giovanni/Addolorata) ed Elvio Marovello (Ginecologo – Specialista in isteroscopia – Università Cattolica Sacro Cuore). Nota: la seconda conferenza è prevista il 4 febbraio alle ore 11, sempre nella sala degli Arazzi del Campidoglio.

Fonte principale: Comune di Roma Ultimo aggiornamento: 27 gennaio 2010

Minitelescopio oculare contro l’AMD

Minitelescopio oculare

Minitelescopio oculareMinitelescopio oculare contro l’AMD Sperimentato anche a Padova su ipovedenti: i raggi luminosi vengono deviati verso una zona retinica sana 22 gennaio 2010 – Un minisistema di lenti artificiali impiantato nell’occhio al fine di ingrandire le immagini e deviarle verso una zona sana della retina: così funziona il minitelescopio galileiano, in sperimentazione a Padova, che consente di far recuperare parzialmente la vista ad anziani ipovedenti colpiti dall’ultimo stadio di degenerazione maculare legata all’età (AMD). Questa tecnica sperimentale è stata approvata ufficialmente a marzo del 2009 dalla Food and Drug Administration (FDA), ente governativo americano che si occupa dell’autorizzazione di farmaci, di nuove terapie e procedure chirurgiche. I risultati ottenuti in seguito all’operazione sono stati giudicati ‘accettabili’ dallaRetina colpita da AMD (forma secca) FDA stessa. Il telescopio miniaturizzato può essere impiantato però solo in chi ha almeno 65 anni. È un dispositivo – invisibile dall’esterno, impiantato al posto del cristallino – costituito da più parti, tra cui una lente cilindrica di 4,4 millimetri di lunghezza e 3,6 millimetri di diametro, che contiene un grandangolo microscopico. Cornea (calotta trasparente del bulbo oculare)Tra gli effetti collaterali della procedura c’è la perdita di cellule della cornea, la superficie oculare trasparente posta davanti all’iride: dopo quattro anni il 15% dei pazienti ha avuto una diminuzione significativa nella conta delle cellule endoteliali. Eppure questo minitelescopio consente – previo un adeguato training ed elevate capacità di adattamento – di riuscire a riconoscere volti, leggere libri, ecc. Dunque, la vita quotidiana dell’anziano ipovedente potrebbe migliorare, se questi è stato giudicato idoneo all’operazione e, quindi, segue un preciso percorso di riabilitazione. In Italia la tecnica era già stata sperimentata due anni fa su una 92enne di Piacenza, presso il Centro di ipovisione dell’unità operativa di Oculistica dell’ospedale cittadino. Note: Presso l’ospedale S. Antonio (centro oculistico S. Paolo): il paziente viene operato in day-surgery (non necessita perciò di ricovero) e viene seguito dal Centro regionale di riabilitazione visiva, presso l’Istituto L. Configliachi di Padova.

Fonti: FDA, Medpage, Il Gazzettino (Pd).

Bambini italiani troppo sedentari

I bambini dovrebbero stare più all'aria aperta e meno davanti alla tv

I bambini dovrebbero stare più all'aria aperta e meno davanti alla tvBambini italiani troppo sedentari In un confronto con Danimarca e Polonia ‘vincono’ per obesità e sovrappeso 22 gennaio 2010 – Il peso corporeo in eccesso è nemico della salute. Per questo va combattuto sin da piccoli; ma l’Italia mostra – in un confronto con Danimarca e Polonia – la maggiore prevalenza di sovrappeso e obesità (21,2%). Colpa, soprattutto, della scarsa attività fisica e delle troppe ore passate davanti alla tv. È quanto emerge dall’indagine campionaria svolta dal progetto europeo PERISCOPE sul tema dell’alimentazione infantile in Europa. Partner capofila del progetto è il Movimento Difesa del Cittadino. La ricerca ha riguardato un campione di circa 1200 bambini in età compresa tra i 3 e i 6 anni negli asili di tre paesi: Italia, Danimarca e Polonia. L’indagine ha esaminato gli stili di vita dei bambini e delle loro famiglie, il livello di attività fisicaUn abuso di tv può provocare un aumento del peso corporeo praticato e il ruolo degli asili nelle abitudini alimentari dei bambini. Sotto quest’ultimo profilo i piccoli italiani sono i più indisciplinati: mangiano meno frutta e verdura rispetto ai coetanei danesi e polacchi. Quelli italiani sono anche i bambini che si muovono di meno. La metà di essi, secondo quanto dichiarato dai genitori, non può giocare all’aperto (contro l’1% dei danesi e polacchi, nonostante siano Paesi dove il clima sia clemente). Per quanto riguarda la pratica sportiva sono i bambini danesi i più attivi (53,5% del campione). I più inattivi sono, invece, gli italiani col 18,2%. Altra cattiva abitudine è la prolungata sedentarietà davanti alla televisione: solo il 3% dei bambini danesi passa più di due ore al giorno davanti allo schermo. Seguono i polacchi col 12,2% e gli italiani col 13,2%. “L’obesità infantile rappresenta un fattore predittivo di obesità nell’età adulta – ha scritto il Ministero della Salute nel sito ufficiale –, in quanto i principali determinanti dell’obesità dipendono da stili di vita e comportamenti che si instaurano nell’età evolutiva, quali l’aumentato contenuto energetico della dieta e l’acquisizione di stili di vita sedentari”. I dati ISTAT evidenziano come, nel nostro Paese, il 24% dei ragazzi tra i 6 i 17 anni presenti un eccesso di peso, fenomeno che sembra interessare le fasce diVisita oculistica di bambino età più basse ed essere più frequente nelle regioni del Sud. Sovrappeso e obesità incidono negativamente sulla qualità della vita; tra l’altro possono aumentare anche il rischio di contrarre malattie oculari e altre malattie generali dell’organismo (di tipo sistemico). Una volta superati i 55 anni si è più facilmente colpiti da AMD. Inoltre, chi è in sovrappeso o è obeso è maggiormente a rischio di contrarre il diabete, che può provocare una forma particolarmente grave di retinopatia. Dunque, tenere d’occhio le abitudini può contribuire… ad ‘alleggeriré la vita e a mantenersi in salute (anche visiva).

Fonti principali: Mdc, Ministero della Salute.

Medici quasi dimezzati in un lustro

Medici quasi dimezzati in un lustro Ma in Italia il numero dei camici bianchi è ritenuto comunque significativo 21 gennaio 2010 – Drastica riduzione dei camici bianchi in Italia: il loro numero si è pressoché dimezzato in cinque anni (dal 2002 al 2007). Si è passati, infatti, da 616 medici a 363 per centomila abitanti. A denunciarlo è stato il Centro elaborazione dati (Ced) della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo). Tuttavia, il numero dei medici è generalmente considerato adeguato. Tra i Paesi comunitari il primo posto spetta al Belgio (con 401,6 medici ogni centomila abitanti), a cui seguono l’Austria e la Lituania (con 374,2 e 371,1 rispettivamente). I valori più bassi si registrano in alcuni Paesi di recente ingresso nell’Ue, in particolare in Polonia (219,1) e Romania (222). In Italia le regioni del Nord, ad eccezione dell’Emilia-Romagna e della Liguria, avevano già nel 2002 un numero di camici bianchi inferiore alla media nazionale; la stessa situazione si è riproposta nel 2007, con valori inferiori a 300 medici per centomila abitanti.

Fonte: Ordine dei medici di Como. Fnomceo ha preso in esame i dati delle seguenti

Fonti: Istat, Indagine sulle forze di lavoro, Eurostat, Public health.

Ipovisione e riabilitazione al Gemelli

Riabilitazione visiva di ipovedente presso il Polo Nazionale Ipovisione della IAPB Italia onlus (presso il Policlinico A. Gemelli di Roma)

Riabilitazione visiva di ipovedente presso il Polo Nazionale Ipovisione della IAPB Italia onlus (presso il Policlinico A. Gemelli di Roma)Ipovisione e riabilitazione al Gemelli Il 22 gennaio inizierà a Roma un corso teorico-pratico rivolto ai medici. Proseguirà sino al 15 ottobre 20 gennaio 2010 – Un corso teorico-pratico di ipovisione e riabilitazione per gli ipovedenti: inizierà il 22 gennaio e sarà rivolto a medici chirurghi specialisti in oculistica, ortottisti e assistenti in oftalmologia. Si terrà presso il Policlinico A. Gemelli di Roma, in collaborazione col Polo Nazionale Ipovisione della IAPB Italia onlus. Il direttore del corso di perfezionamento è il Prof. Benedetto Falsini, mentre il coordinatore scientifico è il Prof. EmilioProf. E. Balestrazzi (Policlinico A. Gemelli) Balestrazzi (Direttore della Clinica Oculistica del Gemelli); invece, la coordinatrice della didattica è la dott.ssa Romina Fasciani. Complessivamente sono previsti sette incontri fino al 15 ottobre. Inizialmente avranno cadenza mensile: si terranno lezioni sui principi clinici e strumentali che permettono l’inquadramento del paziente ipovedente. Sono previste anche attività ed esercitazioni pratiche in ambulatorio.

Fonte: Policlinico A. Gemelli

Ormoni contro la pressione alta dell’occhio

Visita oculistica

Visita oculisticaOrmoni contro la pressione alta dell’occhio Le donne in menopausa possono trarre giovamento dall’assunzione di progesterone ed estrogeni 20 gennaio 2010 – Che le donne in menopausa potessero trarre giovamento dall’assunzione di ormoni era già noto da tempo. Ora, però, è stato dimostrato che possono beneficiarne anche gli occhi, aiutando a tenere la pressione oculareCampo visivo ridotto (tubulare) per glaucoma in stato avanzato entro valori normali. L’Università di Nottingham, infatti, ha condotto uno studio su 263 signore, di cui 91 seguivano una terapia ormonale (33 a base di estrogeni e 58 in associazione col progesterone). “La pressione intraoculare media nel gruppo che seguiva una terapia ormonale – scrivono i ricercatori su Menopause – è stata significativamente inferiore rispetto a quello che non la seguiva”. Infatti, la differenza media della pressione dell’occhio è stata di 1,41 mm di mercurio. Per avere un’idea, il valore limite generalmente accettato è di 20 mm di mercurio. Una pressione oculare al di sopra di questo valore può essere segno di glaucoma, una malattia che – se non trattata correttamente – può danneggiare irreparabilmente il nervo ottico, portando all’ipovisione e alla cecità. La ricerca, tuttavia, è stata condotta su donne non glaucomatose.

Fonte: Menopausejournal

Correre migliora le capacità spaziali

Cavie di laboratorio... di corsa

Cavie di laboratorio... di corsaCorrere migliora le capacità spaziali I topi che praticano quotidianamente l’esercizio fisico riescono a localizzare meglio gli stimoli 20 gennaio 2010 – Per migliorare le capacità di percezione spaziale basta correre ogni giorno. Almeno se verranno estesi anche all’uomo i risultati che sono stati ottenuti sui topi (anch’essi mammiferi): l’incremento delle prestazioni – in un test in cui le cavie dovevano distinguere tra due stimoli uguali provenienti da due punti diversi –, è strettamente correlato con l’aumento delle cellule cerebrali. Lo studio, pubblicato su PNAS, è stato condotto da ricercatori dell’Università di Cambridge (Uk) e dell’Istituto nazionale dell’invecchiamento di Baltimora (Usa). Nelle giovani cavie (3 mesi d’età) ci si è resi conto che la nascita dei nuovi neuroni dovuti all’esercizio potenzia leLo jogging fa bene alla salute capacità di discriminare i diversi stimoli spaziali. Al contrario, i topi anziani (22 mesi d’età) avevano cattive capacità di discriminazione degli stimoli spaziali e una genesi cellulare neuronale bassa: a loro la corsa non ‘piaceva’. Non solo lo sport praticato regolarmente migliora la salute cerebrale e accresce il numero di sinapsi (collegamenti tra cellule nervose), ma migliora anche l’apprendimento, sebbene i meccanismi secondo cui questo avviene non siano ancora del tutto noti. Infine, ricordiamo come l’esercizio fisico giovi anche alla vista, aiutando a prevenire una serie di malattie oculari degenerative (tra cui l’AMD). Referenza originale: “Running enhances spatial pattern separation in mice“, by David J. Creer, Carola Romberg, Lisa M. Saksida, Henriette van Praag and Timothy J. Bussey, pubblicato on-line prima della stampa il 19 gennaio 2010 (doi: 10.1073/pnas.0911725107)

Fonte principale: PNAS