AMD-i volti della degenerazione maculare

Due opere di Adam Hahn. Secondo l'artista così si vedono i malati di degenerazione maculare allo specchio

Due opere di Adam Hahn. Secondo l'artista così si vedono i malati di degenerazione maculare allo specchio Malati allo specchio I volti della degenerazione maculare attraverso gli occhi di un artista inglese che ha rappresentato il punto di vista dei pazienti in 16 dipinti Malati di degenerazione maculare legata all’età visti attraverso gli occhi di un artista inglese, il quale ha ascoltato le testimonianze dei malati per dipingerli come vedono se stessi allo specchio. Adam Hahn ha tenuto la mostra “ I volti della Degenerazione Maculare in un dipinto” dal 12 maggio al 16 maggio 2010 (a Roma in via Alibert, 5/a). L’iniziativa, che è stata promossa dall’ Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità-IAPB Italia onlus , ha inteso sensibilizzare l’attenzione su una malattia, la degenerazione maculare legata all’età (DMLE o AMD), che colpisce circa un milione di italiani; ventimila persone si ammalano ogni anno della forma più grave (neovascolare). Eppure questa patologia oculare è conosciuta solo da un terzo degli italiani. Immagini sfuocate e grigiastre nella zona centrale dei quadri per far capire come la DMLE alteri il mondo visivo e per ricordare che riconoscere la malattia ai primi sintomi è fondamentale per approntare un intervento tempestivo. Il tutto è, in questo caso, filtrato attraverso un’interpretazione personale dell’artista, che ha voluto rappresentare i volti in bianco e nero tranne in un caso, in cui il colore dominante è l’arancione. Avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus, di fronte a un ritratto di Adam Hahn“Malgrado gli sforzi fatti finora, la DMLE continua ad essere una malattia ancora poco conosciuta: si calcola infatti che meno di un terzo degli italiani sa cosa sia e come si cura. Questo significa ha spiegato Giuseppe Castronovo, Presidente dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità che dobbiamo impegnarci ancora di più in termini di informazione e prevenzione. é fondamentale sostenere le iniziative di informazione e sensibilizzazione volte a diffondere la consapevolezza del rischio di questa patologia, favorire con azioni e strumenti opportuni la diagnosi precoce, l’accesso alle terapie comprovate e ai servizi di riabilitazione, attraverso l’adozione di politiche idonee e omogenee su tutto il territorio nazionale. Sono proprio questi, infatti, i punti programmatici espressi nella Carta dei Diritti del Paziente affetto da maculopatia”. “Mi auguro che la prevenzione della cecità – ha osservato Castronovo – possa diventare un costume, una mentalità anche per gli oculisti per poter abbattere il numero di ciechi e ipovedenti”. Prof. Mario Stirpe (Fondazione Bietti, Roma) “La Commissione ministeriale nata recentemente – ha commentato Mario Stirpe , Presidente della Commissione Nazionale per la Prevenzione della Cecitàè un’espressione concreta dell’impegno delle istituzioni per prevenire e contrastare le malattie che possono portare a cecità o ipovisione, tra cui la Degenerazione Maculare Legata all’Età. E’ un risultato di cui non possiamo parlare in maniera trionfalistica, ma con grande umiltà anche perché, malgrado ci sia rispetto al passato una maggiore sensibilità verso le malattie oculari, è anche vero che la prevenzione, a livello strettamente medico-scientifico, è ancora disattesa dalla popolazione”. “Oggi il paziente affetto da Degenerazione Maculare – ha spiegato Corrado Balacco Gabrieli , Direttore del Dipartimento di Scienze Oftalmologiche della Sapienza, Università di Roma – è più attento al proprio stato di salute rispetto a quanto accadeva qualche anno fa; ma tanto resta ancora da fare. Oggi abbiamo a disposizione terapie che offrono sia al paziente che al medico una nuova prospettiva per la cura della DMLE, senza mai dimenticare però che è possibile intervenire tempestivamente e con i migliori trattamenti disponibili solamente comprendendo l’importanza della prevenzione per questo tipo di patologia. Èauspicabile ed opportuno, infatti, che tutti gli ultrasessantenni si sottopongano con regolarità ad una visita oculistica periodica”. “Molto raramente infatti – ha concluso Castronovo – gli italiani si sottopongono a visite oculistiche preventive. Eppure queste porterebbero dei grandissimi vantaggi non solo in termini di salute pubblica, prevenendo le malattie e le conseguenti disabilità, ma anche in termini di costi sociali”. Per leggere la Carta dei diritti del paziente affetto da maculopatia clicca qui. Per consultare la brochure della IAPB Italia onlus sulla degenerazione maculare legata all’età clicca qui. Per leggere il comunicato stampa integrale dell’evento clicca qui. Dati in sintesi – Sono stati in mostra a Roma 16 dipinti dal 12 al 16 maggio per conoscere, capire e difendere i diritti delle persone affetti da Degenerazione Maculare Legata all’Età (DMLE). – Conosciuta solo da un terzo degli italiani, la DMLE è la prima causa di cecità legale e ipovisione nei Paesi occidentali. – In Italia quasi un milione le persone affette dalla malattia, di cui 260.000 presentano la forma più grave, quella neovascolare. – Per loro presentata a Roma la “Carta dei Diritti del Paziente affetto da maculopatia”. – Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il 41% dei casi di cecità e ipovisione che si verificano negli Stati di maggior benessere è dovuto alla degenerazione maculare legata all’età , una malattia che colpisce la retina e provoca la perdita della visione centrale. – La degenerazione maculare è una malattia ancora poco conosciuta. In tutto il mondo si stima che 30 milioni di persone siano affette da questa patologia; in Italia se ne contano circa un milione. – Colpisce dopo i 55 anni: la forma più comune (detta secca) non è curabile, mentre quella più grave (umida) è trattabile. Un’informazione corretta, una diagnosi tempestiva e l’accesso alle terapie possono consentire di arrestarne il decorso. Notizia pubblicata il 12 maggio 2010. Ultimo aggiornamento: 17 maggio 2010.

Giornata mondiale della vista

Il Vice Ministro alla Salute Fazio (a destra) assieme all'avv. Giuseppe Castronovo (presidente della IAPB Italia onlus) e alla moderatrice Nicoletta Carbone (Radio 24)

Si è celebrata l’8 ottobre 2009 la Giornata mondiale della vista , voluta dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (IAPB) e dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), dedicata in particolare alle donne.

Si è tenuta una conferenza stampa presso la Camera dei Deputati: il Ministro della Salute Ferruccio Fazio ha annunciato, nella Sala del Mappamondo, l’istituzione di una Commissione per la prevenzione della cecità. E’ stata una decisione di portata storica, che ha recepito le raccomandazioni dell’Agenzia Onu a tutti gli Stati (condivise dalla IAPB Italia onlus). Il Vice Ministro alla Salute Fazio (a destra) assieme all'avv. Giuseppe Castronovo (presidente della IAPB Italia onlus) e alla moderatrice Nicoletta Carbone (Radio 24)

Secondo l’Istat solo in Italia vivono 362.000 ciechi; inoltre, si stima che gli ipovedenti siano un milione e mezzo. Secondo i dati dell’Oms circa l’85% della cecità nel mondo è evitabile: i non vedenti sono oltre 45 milioni (di cui 26,1 milioni donne, pari al 58% del totale), parte di quei 314 milioni di persone che sulla Terra soffrono di gravi problemi visivi.

La disabilità visiva – ha sottolineato il dott. Silvio Mariotti dell’Oms – colpisce in maggior misura il sesso femminile (col 56,3%, pari a 176,74 milioni di persone) che non quello maschile, generalmente a partire dai 50 anni. Le donne danno o possono dare un contributo fondamentale contro la perdita della vista.

“Tenendo conto delle diversità culturali, sociali e religiose – ha osservato l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus – si deve più che mai fare attenzione affinché alle donne, così come agli uomini, sia garantito il diritto di accesso ai trattamenti sanitari che possono prevenire la cecità. Va, inoltre, adeguatamente riconosciuto ed incoraggiato il ruolo svolto dalle donne nell’ambito della prevenzione dei problemi visivi, in Italia come nel resto del mondo“. “Assai raramente i cittadini italiani – ha aggiunto l’avv. Castronovo durante la conferenza stampa – si sottopongono a visite preventive. Eppure queste portano grandissimi vantaggi non solo sulla qualità della vita, prevenendo le malattie, ma anche sui conti del Servizio sanitario nazionale“.

L’iniziativa si è svolta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, in collaborazione con l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (UICI).


Link utili:
Cifre dell’OMS , WHO sulla Giornata mondiale della vista. Ultimo aggiornamento di questa pagina: 15 dicembre 2009, ore 15:54

Aiutiamo i terremotati abruzzesi

Seconda unità mobile oftalmica della IAPB Italia onlus a LAquila

Seconda unità mobile oftalmica della IAPB Italia onlus a LAquilaLa cura e la prevenzione a carattere oftalmico si effettuano in piazza a L’Aquila dal 10 aprile 2009 in seguito al terremoto che ha ferito la città quattro giorni prima.

Ha sostato, presso il parcheggio dell’Ospedale S. Salvatore, un’Unità mobile oftalmica dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus a cui dal fine 30 aprile si è affiancata un’altra Unità oftalmica del Corpo Forestale dello Stato, in cui erano ospitate le attrezzature che sono state recuperate nel nosocomio aquilano lesionato.

La precedente primavera, presso le tendopoli de L’Aquila, si sono registrati casi di congiuntivite virale. Dopo la scossa di maggiore intensità del 6 aprile si sono presentate alle visite persone a cui erano entrati anche negli occhi polvere e altri corpi estranei, con tanto di lesioni della superficie oculare (cornea). Inoltre, numerose sono state le richieste di occhiali gratuiti da parte di chi ha dovuto abbandonare la propria abitazione per il terremoto e non ha potuto recuperare le lenti.

Al fine di assistere meglio le persone colpite dal sisma, la IAPB Italia onlus ha inviato anche una seconda Unità mobile a rinforzo.

Ultimo aggiornamento: 3 novembre 2009

Occhio ai bambini

“Occhio ai bambini“ a Siena Si è tenuto nelle scuole dell’infanzia dal 10 al 25 giugno: visitati i piccoli dai 3 ai 6 anni “Occhio ai bambini“ si è conclusa a Siena. Si tratta di una campagna che prevede visite oculistiche gratuite per i piccoli dai 3 ai 6 anni che frequentano le scuole materne, resa possibile grazie a un ambulatorio mobile attrezzato. Infatti, un’Unità mobile oftalmica – messa a disposizione dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus – ha consentito di effettuare check-up gratuiti dal 10 al 25 giugno in sette scuole diverse. “Occhio ai bambini“, partita all’inizio del 2008, coinvolge complessivamente oltre cinquemila piccoli a livello nazionale e prevede un check-up visivo nelle scuole dell’infanzia di una quindicina di città e province italiane. È stata ideata dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus ed è organizzata in stretta collaborazione con le sezioni provinciali dell’Uici; in numerosi casi si avvale del prezioso supporto della Croce Rossa Italiana. Suo obiettivo specifico è quello di individuare il più precocemente possibile malattie e disturbi oculari (clicca qui per maggiori informazioni sulle patologie). Secondo i dati raccolti in 12 città (4.306 visite) sono stati diagnosticati disturbi oculari di qualche tipo a circa il 6% dei piccoli; dunque, sono stati Unità mobile oftalmica (Umo): camper attrezzato per le visite oculistichenecessari ulteriori controlli medico-oculistici. Il difetto principale riscontrato è l’ipermetropia, ma può essere presente – ad esempio – anche l’astigmatismo, uno strabismo o la miopia. I genitori devono stare attenti agli atteggiamenti del proprio figlio, controllando se guarda troppo da vicino la televisione o se assume posture sbagliate. È importante non solo un controllo oculistico alla nascita, ma anche in età prescolare. Inoltre, è fondamentale stimolare lo sviluppo di una coscienza sanitaria: bisogna imparare a prevenire le malattie sin dalla tenera età e a correggere eventuali vizi refrattivi. Avv. Castronovo, presidente della IAPB Italia onlus“Il problema è che nei bambini piccoli – ha affermato l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus – vi possono essere delle anomalie visive che possono rimanere sconosciute, prima fra tutte l’occhio pigro ( ambliopia ). Com’è noto, non sempre i bambini riferiscono di avere dei disturbi. Sottoponendoli, però, a un esame che prevede dei semplici test di valutazione del normale sviluppo dell’apparato visivo, del suo corretto funzionamento (sia in termini di acuità visiva che di motilità), ogni anomalia può essere corretta precocemente, evitando che permanga per tutta la vita. In questo modo si contribuisce alla prevenzione della riduzione o della perdita precoce della vista”. Questa iniziativa nasce dalla consapevolezza che in Italia esistono ancora sacche di popolazione dove la cultura della prevenzione non è arrivata o dove, comunque, non è ancora diffusa. Gli sforzi sono finalizzati soprattutto a monitorare la salute oculare perché un occhio diagnosticato è… un occhio salvato! Soprattutto se il controllo oculistico viene effettuato in giovanissima età. Consulta i consigli utili per la salute oculare dei tuoi bambini cliccando qui . Gli appuntamenti italiani di “Occhio ai bambini“ sono i seguenti:
2009: Oristano e provincia: dal 15 al 17 aprile, Nuoro e provincia: dal 20 al 30 aprile; Como : dal 4 al 15 maggio, Buccinigo: 11 maggio; Roma: dal 18 al 29 maggio; Siena: dal 10 al 25 giugno. 2008: Isernia e provincia: dal 3 al 15 marzo 2008; Catania e provincia: dal 18 febbraio al 5 marzo ; Campobasso e provincia: dal 17 marzo al 4 aprile; Frosinone e provincia: dal 26 marzo all’11 aprile; Foggia e provincia: dal 7 al 12 aprile, Manfredonia e S. Ferdinando di Puglia: 15-20 dicembre; Perugia e provincia: dal 14 al 30 aprile; Padova e provincia: dal 5 al 16 maggio; Ancona: dal 23 settembre al 3 ottobre; Salerno: dal 13 al 27 ottobre; Crotone: dal 26 maggio all’11 giugno; Venezia: dal 20 ottobre al 31 ottobre. calendario suscettibile di variazioni. Per maggiori informazioni inviare un’e-mail a: info@iapb.it oppure contattare la sezione dell’Uici di pertinenza (clicca qui per i contatti). Ultimo aggiornamento di questa pagina: 14 ottobre 2009

L’occhio della mente e del corpo

19 giugno 2009: incontro al Polo Nazionale Ipovisione di Roma sugli aspetti psicologici della riabilitazione visiva

Più tatto e considerazione per gli ipovedenti, soprattutto se parliamo di riabilitazione visiva. Un’occasione per entrare nel vivo del tema è stata l’appuntamento del 19 giugno 2009 al Polo Nazionale Ipovisione, struttura sanitaria dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus ospitata presso il Policlinico A. Gemelli di Roma.

L’incontro, riservato agli addetti ai lavori, è stato organizzato per gli psicologi, con lo scopo di: a) creare una rete che consenta il confronto e lo scambio dei metodi e degli approcci terapeutici; b) individuare i punti di forza e criticità nei Centri di riabilitazione per ipovedenti e relative soluzioni.

Il Prof. Filippo Cruciani, Coordinatore scientifico del Polo Nazionale, fa il punto sulla situazione attuale Da destra: prof. F. Cruciani, dott. M. Corcio e dott.ssa Stefania Fortinidell’ipovisione in Italia. “Riabilitare un ipovedente – ha osservato il docente dell’Università Sapienza di Roma – significa riabilitare una persona, non un occhio”. Quindi, è necessaria una maggiore umanizzazione della sanità e, contemporaneamente, bisogna incoraggiare un approccio integrato, vale a dire multidisciplinare: è fondamentale che gli oculisti lavorino – specialmente nel caso della riabilitazione – accanto ad altre figure professionali, in particolare con lo psicologo.

Il dott. Michele Corcio, della Direzione Nazionale della IAPB Italia onlus, ha affermato che dall’incontro è emersa:

1) la necessità di sensibilizzare, ossia di far comprendere, l’importanza della riabilitazione visiva degli ipovedenti;
2) la necessità di rafforzare il ruolo dello psicologo (che ha anche una “funzione armonizzante” a carattere “complessivo”, cioè rivolta alla totalità della persona).
3) l’importanza di una metodologia completamente diversa quando si curano i bambini.

Per consultare il programma clicca qui .

Leggi anche: “

Unità mobili oftalmiche all’Aquila

E’ stata inaugurata il 30 aprile 2009 a L’Aquila un’Unità operativa di oculistica ad uso dei terremotati – messa a disposizione dal Corpo Forestale dello Stato -, andando a integrare le due Unità mobili oftalmiche dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus già presenti sul luogo, che hanno consentito di affrontare rapidamente l’emergenza sanitaria postsismica a partire dal 10 aprile. A queste si è aggiunta una terza Unità mobile della Clinica oculistica dell’Università degli Studi D’Annunzio di Chieti-Pescara.

Le Unità mobili della IAPB Italia onlus hanno sostato nel parcheggio del nosocomio aquilano, così come la nuova struttura mobile di 60 mq del Corpo Forestale, mentre il terzo camper attrezzato gira per le tendopoli; nel loro insieme hanno consentito di svolgere in modo più efficiente un’attività ambulatoriale e di pronto soccorso oculistico.

Un impegno che è stato lodato pubblicamente da Guido Bertolaso (Direttore del Dipartimento per la Protezione Civile), così come da Michele Corcio, componente della Direzione Nazionale della IAPB Italia onlus: “Si è trattata di una proficua sinergia delle forze dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità, le istituzioni del territorio e, in questo caso, del Corpo Forestale dello Stato. Infatti, presso le nostre Unità mobili oftalmiche avviene un controlloGuido Bertolaso e Michele Corcio entrano nella Unita operativa oftalmica (Corpo Forestale dello Stato) oculistico di primo livello, mentre per accertamenti più approfonditi è necessario farsi visitare nell’Unità operativa oftalmica”: è qui che si fa uso degli strumenti recuperati all’interno dell’Ospedale S. Salvatore (dichiarato inagibile) con l’aiuto dei Vigili del Fuoco.

“Nell’ambito del disastro naturale avvenuto in Abruzzo – aveva dichiarato in precedenza l’avv. Giuseppe Castronovo, presidente della IAPB Italia onlus -, in particolare a L’Aquila e provincia, dopo che si sono avuti non solo morti, ma anche danni gravissimi a chiese, monumenti e case, abbiamo agito concretamente inviando due nostre Unità mobili oftalmiche. Per esprimere la nostra solidarietà e fraternità siamo intervenuti aiutando la gente che è stata danneggiata, ferita agli occhi o che accusava disturbi oftalmici”.

La polvere che si è sollevata durante o dopo il terremoto, in seguito a crolli o a cedimenti, può richiedere un lavaggio oculare. In queste situazioni si possono facilmente contrarre congiuntiviti o cheratiti. Inoltre, su oltre mille persone visitate si sono riscontrate occlusioni dei vasi della retina e, più frequentemente, corpi estranei penetrati nella cornea (ad esempio schegge).

Infine, gli ottici dell’Aquila danno il loro contributo: in caso di stretta necessità regalano gli occhiali da vista, il più Unita operativa oftalmica e 2 unita mobili della IAPB Italia onlusdelle volte dietro presentazione della prescrizione medica. L’Unione italiana ciechi e ipovedenti locale ha messo a disposizione anche quattro navette per trasportare le persone dalle tendopoli alle Unità mobili oftalmiche della IAPB Italia onlus; dietro esplicita richiesta presso gli stessi minibus sono stati consegnati gli occhiali prescritti. Mentre in Abruzzo proseguiva lo sciame sismico.

Ultimo aggiornamento: 4 maggio 2009

Unità mobili oftalmiche all’Aquila

E’ stata inaugurata il 30 aprile 2009 a L’Aquila un’Unità operativa di oculistica ad uso dei terremotati – messa a disposizione dal Corpo Forestale dello Stato -, andando a integrare le due Unità mobili oftalmiche dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus già presenti sul luogo, che hanno consentito di affrontare rapidamente l’emergenza sanitaria postsismica a partire dal 10 aprile. A queste si è aggiunta una terza Unità mobile della Clinica oculistica dell’Università degli Studi D’Annunzio di Chieti-Pescara.

Le Unità mobili della IAPB Italia onlus hanno sostato nel parcheggio del nosocomio aquilano, così come la nuova struttura mobile di 60 mq del Corpo Forestale, mentre il terzo camper attrezzato gira per le tendopoli; nel loro insieme hanno consentito di svolgere in modo più efficiente un’attività ambulatoriale e di pronto soccorso oculistico.

Un impegno che è stato lodato pubblicamente da Guido Bertolaso (Direttore del Dipartimento per la Protezione Civile), così come da Michele Corcio, componente della Direzione Nazionale della IAPB Italia onlus: “Si è trattata di una proficua sinergia delle forze dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità, le istituzioni del territorio e, in questo caso, del Corpo Forestale dello Stato. Infatti, presso le nostre Unità mobili oftalmiche avviene un controlloGuido Bertolaso e Michele Corcio entrano nella Unita operativa oftalmica (Corpo Forestale dello Stato) oculistico di primo livello, mentre per accertamenti più approfonditi è necessario farsi visitare nell’Unità operativa oftalmica”: è qui che si fa uso degli strumenti recuperati all’interno dell’Ospedale S. Salvatore (dichiarato inagibile) con l’aiuto dei Vigili del Fuoco.

“Nell’ambito del disastro naturale avvenuto in Abruzzo – aveva dichiarato in precedenza l’avv. Giuseppe Castronovo, presidente della IAPB Italia onlus -, in particolare a L’Aquila e provincia, dopo che si sono avuti non solo morti, ma anche danni gravissimi a chiese, monumenti e case, abbiamo agito concretamente inviando due nostre Unità mobili oftalmiche. Per esprimere la nostra solidarietà e fraternità siamo intervenuti aiutando la gente che è stata danneggiata, ferita agli occhi o che accusava disturbi oftalmici”.

La polvere che si è sollevata durante o dopo il terremoto, in seguito a crolli o a cedimenti, può richiedere un lavaggio oculare. In queste situazioni si possono facilmente contrarre congiuntiviti o cheratiti. Inoltre, su oltre mille persone visitate si sono riscontrate occlusioni dei vasi della retina e, più frequentemente, corpi estranei penetrati nella cornea (ad esempio schegge).

Infine, gli ottici dell’Aquila danno il loro contributo: in caso di stretta necessità regalano gli occhiali da vista, il più Unita operativa oftalmica e 2 unita mobili della IAPB Italia onlusdelle volte dietro presentazione della prescrizione medica. L’Unione italiana ciechi e ipovedenti locale ha messo a disposizione anche quattro navette per trasportare le persone dalle tendopoli alle Unità mobili oftalmiche della IAPB Italia onlus; dietro esplicita richiesta presso gli stessi minibus sono stati consegnati gli occhiali prescritti. Mentre in Abruzzo proseguiva lo sciame sismico.

Ultimo aggiornamento: 4 maggio 2009

Vediamoci chiaro in Sicilia

Bud Spencer con Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus

Bud Spencer con Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus

La campagna è stata presentata il 16 ottobre 2008 a Palermo

La campagna di prevenzione nelle scuole “Vediamoci chiaro”, che ha come testimonial Bud Spencer, è stata presentata il 16 ottobre 2008 in Sicilia. L’appuntamento si è tenuto a Palermo, presso la Presidenza della Regione. In passato aveva già coinvolto diverse regioni, tra cui la Lombardia, il Lazio e l’Emilia Romagna, nelle scuole elementari e materne: suo obiettivo dichiarato è educare famiglie ed insegnanti a riconoscere tempestivamente i problemi visivi che colpiscono i loro bambini, attraverso la distribuzione di questionari, fumetti e poster.

Hanno aderito a questa campagna di prevenzione 88 plessi scolastici della grande isola, coinvolgendo quasi quindicimila bambini, oltre alle loro famiglie e agli insegnanti.

L’iniziativa è poi partita a fine ottobre, proseguendo in quella fase fino a gennaio del 2009. “In Sicilia – ha spiegato l’avv. Giuseppe Castronovo, presidente della IAPB Italia onlus – vi sono 35.000 ciechi e 90.000 ipovedenti. A causa di un’antica consuetudine siciliana, fino a qualche tempo fa ci si univa tra consanguinei e questo ha causato delle malattie genetiche. Tra queste c’è la retinite pigmentosa, malattia oculare che provoca la perdita della vista. Questa campagna è rivolta a piccoli studenti delle scuole elementari perché la nostra Agenzia internazionale è convinta che bisogna rivolgersi ai giovani per creare una nuova cultura della prevenzione della cecità”.

Leggi il fumetto sulla prevenzione clicca qui.

Giornata mondiale della vista 2008

9 ottobre 2008: Giornata mondiale della vista, preveniamo il glaucoma. Si sono effettuati controlli gratuiti della pressione oculare in 36 città il 9, l’11 e il 12 ottobre.Per saperne di più clicca qui.

VIII meeting internazionale della IAPB

Dal 25 al 28 agosto a Buenos Aires: VIII meeting internazionale quadriennale della IAPB

Numerosi esperti che operavano nel campo dell’oftalmologia si sono dati appuntamento in Argentina nel 2008. Si è conclusa, infatti, il 28 agosto di quell’anno a Buenos Aires, dopo quattro giorni intensi di lavori, l’VIII assemblea generale dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB, che aveva avuto come tema portante l’“eccellenza e l’equità nella cura degli occhi”. In quell’occasione era stato nominato un Presidente mondiale della IAPB: il tedesco Christian Garms, già vicepresidente dell’Agenzia e direttore esecutivo di CBM. Dunque ha terminato la sua presidenza, dopo un quadriennio, l’indiano Gullapalli N. Rao.

Durante i lavori è stato sottolineato da più relatori come, da un lato, occorra puntare alla qualità dell’assistenza medica,Christian Garms (a destra) subentra Gullapalli N. Rao (a sinistra) in qualità di Presidente della IAPB International, mentre dall’altro bisogna consentire anche a chi non ha mezzi di potersi curare. Secondo diversi studi, infatti, l’incidenza della cecità nei Paesi poveri è persino maggiore rispetto a quella degli Stati economicamente sviluppati. La prima patologia sulla quale occorre intervenire è la cataratta, che generalmente richiede un intervento chirurgico per sostituire il cristallino divenuto opaco con un cristallino artificiale.

A Buenos Aires si sono svolti, tra l’altro, una ventina di corsi e di simposi. Sebbene l’appuntamento si rivolgesse principalmente agli addetti ai lavori, il Presidente Garms ha sottolineato l’importanza della diffusione del messaggio di lotta contro la cecità. Inoltre ha messo in evidenza come fosse fondamentale raccogliere fondi per sostenere, ad esempio, il programma Vision2020 che mirava ad eliminare la perdita della vista dovuta a cause evitabili.

VIII assemblea generale della IAPBBasti pensare che, secondo dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), circa 39 milioni di persone nel mondo sono cieche (prima erano 47 milioni), mentre altre 246 milioni ci vedono molto poco (in precedenza erano 287 milioni).

Nei Paesi sviluppati la prima causa di cecità è la degenerazione maculare senile ossia l’AMD (malattia che danneggia la zona centrale della retina), seguita dal glaucoma (in genere la pressione oculare elevata danneggia il nervo ottico), mentre negli stati più poveri è la cataratta (il cristallino diventa opaco e non si hanno i mezzi per sostituirlo con uno artificiale). Dunque l’appuntamento argentino ha consentito di rilanciare la lotta contro la cecità, anche di quella infantile, coordinando meglio gli sforzi a livello planetario.

Fonte di riferimento: iapb.org