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VIII meeting internazionale della IAPB

Dal 25 al 28 agosto a Buenos Aires: VIII meeting internazionale quadriennale della IAPB

Numerosi esperti che operavano nel campo dell’oftalmologia si sono dati appuntamento in Argentina nel 2008. Si è conclusa, infatti, il 28 agosto di quell’anno a Buenos Aires, dopo quattro giorni intensi di lavori, l’VIII assemblea generale dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB, che aveva avuto come tema portante l’“eccellenza e l’equità nella cura degli occhi”. In quell’occasione era stato nominato un Presidente mondiale della IAPB: il tedesco Christian Garms, già vicepresidente dell’Agenzia e direttore esecutivo di CBM. Dunque ha terminato la sua presidenza, dopo un quadriennio, l’indiano Gullapalli N. Rao.

Durante i lavori è stato sottolineato da più relatori come, da un lato, occorra puntare alla qualità dell’assistenza medica,Christian Garms (a destra) subentra Gullapalli N. Rao (a sinistra) in qualità di Presidente della IAPB International, mentre dall’altro bisogna consentire anche a chi non ha mezzi di potersi curare. Secondo diversi studi, infatti, l’incidenza della cecità nei Paesi poveri è persino maggiore rispetto a quella degli Stati economicamente sviluppati. La prima patologia sulla quale occorre intervenire è la cataratta, che generalmente richiede un intervento chirurgico per sostituire il cristallino divenuto opaco con un cristallino artificiale.

A Buenos Aires si sono svolti, tra l’altro, una ventina di corsi e di simposi. Sebbene l’appuntamento si rivolgesse principalmente agli addetti ai lavori, il Presidente Garms ha sottolineato l’importanza della diffusione del messaggio di lotta contro la cecità. Inoltre ha messo in evidenza come fosse fondamentale raccogliere fondi per sostenere, ad esempio, il programma Vision2020 che mirava ad eliminare la perdita della vista dovuta a cause evitabili.

VIII assemblea generale della IAPBBasti pensare che, secondo dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), circa 39 milioni di persone nel mondo sono cieche (prima erano 47 milioni), mentre altre 246 milioni ci vedono molto poco (in precedenza erano 287 milioni).

Nei Paesi sviluppati la prima causa di cecità è la degenerazione maculare senile ossia l’AMD (malattia che danneggia la zona centrale della retina), seguita dal glaucoma (in genere la pressione oculare elevata danneggia il nervo ottico), mentre negli stati più poveri è la cataratta (il cristallino diventa opaco e non si hanno i mezzi per sostituirlo con uno artificiale). Dunque l’appuntamento argentino ha consentito di rilanciare la lotta contro la cecità, anche di quella infantile, coordinando meglio gli sforzi a livello planetario.

Fonte di riferimento: iapb.org

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