UICI Days-Molise

UICI Days in Molise Dal 21 al 26 ottobre si sono tenuti seminari, eventi sportivi e percorsi sensoriali per vivere il mondo della cecità Le malattie che colpiscono la retina al centro di un seminario che si è tenuto il 23 ottobre in Molise ( presso la Sala conferenze dell’Ospedale Vietri di Larino ). L’appuntamento è stato organizzato dalla sezione molisana dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti in collaborazione con l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus. L’iniziativa si è svolta nell’ambito dei UICI Days (dal 21 al 26 ottobre 2013 a Campobasso, Termoli, Larino e Isernia): sei giorni di eventi in Molise che sono serviti per avvicinarsi al mondo della cecità e viverlo da in prima persona. Questa prima edizione ha inteso sensibilizzare i cittadini, mirando alla costruzione di una società inclusiva capace di valorizzare le differenze, superare positivamente gli impedimenti e riconoscere una piena integrazione di tutti. Occorre, infatti, sottolineare l’importanza di una società plurale, aperta, inclusiva e integrata. Tutti devono poter valorizzare le proprie competenze e il proprio sapere in un prospettiva solidaristica, inclusi coloro che sono privi della vista, il senso che in assoluto ci fornisce più informazioni sul mondo circostante. La settimana promossa dall’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti del Molise si è aperta il 21 ottobre 2013 presso l’Assessorato regionale alle Politiche sociali. Giovedì 24 pomeriggio si è svolto, in particolare, l’evento “abilità dei sensi: giochi e percorsi sensoriali al buio” per avvicinare i vedenti al mondo dei ciechi. Vedi il programma di UICI Days

Fonti: UICI, Regione Molise

Pagina pubblicata il 22 ottobre 2013. Ultimo aggiornamento: 28 ottobre 2013

La prevenzione della cecità a convegno in Calabria

cieco con accompagnatore. In molti casi la cecità è prevenibile

cieco con accompagnatore. In molti casi la cecità è prevenibile La prevenzione della cecità in Calabria Il 19 ottobre a Reggio si è svolto un convegno sulle azioni e le prospettive per contrastare la disabilità visiva Il problema della perdita della vista è stato affrontato non solo dal punto politico, medico e giuridico, ma anche sociale: è ciò che è avvenuto sabato 19 ottobre 2013 a Reggio Calabria ( presso Palazzo Campanella, nell’Auditorium del Consiglio Regionale calabrese ), dove si è tenuto il Convegno intitolato “Azioni e prospettive per la prevenzione della cecità e la riabilitazione visiva in Calabria”. Si è trattato di una tavola rotonda di studio e proposta promossa dal Consiglio Regionale Calabrese dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti e dal Comitato Calabrese dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus. Tra le persone invitate ricordiamo l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus, il Prof. Giovanni Scorcia, ordinario dell’Università di Catanzaro, il Prof. Filippo Cruciani, Direttore del Dipartimento di Oftalmologia dell’Università “Sapienza” di Roma e l’avv. Giorgio Rognetta, consulente giuridico dell’Unione. Oltre alle autorità politiche regionali e provinciali hanno partecipato i dirigenti nazionali e regionali dell’UICI, a partire dalla Presidente Regionale della Calabria Annamaria Palummo. “Un’occasione privilegiata, in ultima analisi, per prendere coscienza, tersamente, in merito alla dimensione della cecità e dell’ipovisione, ponendo con forza l’accento – ha sottolineato Palummo – sul carattere fondamentale di quelle pratiche e quelle dinamiche specifiche, tramite le quali è possibile evitare, o, quanto meno, adeguatamente trattare, fin dai primi giorni di vita, quello che tante nostre sorelle e tanti nostri fratelli, ciechi ed ipovedenti, tutti i giorni, fugano, ossia il fatto di vivere nel buio e il fatto di non avere avuto delle reali possibilità per prevenire malattie di estrema gravità. Una reale possibilità che, oggi come ieri, forse ancora più di ieri, trova viatico nella condivisa sensibilità”. Il buio non è infatti solo quello degli occhi dei ciechi, ma soprattutto drammaticamente il “buio dell’indifferenza, della crepuscolare superficialità e dell’ombrosa approssimazione attraverso cui la società delle immagini e dell’apparenza si relaziona con coloro i quali sono esclusi dalla ‘visione’ abbagliante di modelli valoriali e stereotipi comportamentali ottenebranti lo sguardo collettivo verso tutte quelle problematiche, di carattere sociale, che una matura collettività, fondata sulla solidarietà e sulla sussidiarietà, dovrebbe coraggiosamente – ha concluso la Presidente dell’UICI Calabria – affrontare e proficuamente risolvere”.

Fonte principale: UICI Calabria

Pagina pubblicata il 21 ottobre 2013

Il valore della vista-Napoli

Michele Corcio, Vicepresidente IAPB Italia onlus

La vista nel suo giusto valore Il 4 ottobre 2013 a Napoli si è tenuto un convegno sul senso che dà luce alla vita Michele Corcio, Vicepresidente IAPB Italia onlus Se ancora non è chiaro cosa significhi il bene prezioso della vista, immaginate cosa voglia dire aggirarsi nell’oscurità senza possibilità di accendere la luce. Proprio per evitare questo caso limite (la cecità è dovuta a danni irreversibili alla funzione oculare) occorre informarsi meglio. A questo scopo si è tenuto a Napoli, il 4 ottobre 2013, un convegno intitolato “Il valore della vista. La salute degli occhi tra bisogni e realtà”. Le malattie oculari hanno un impatto sociale notevole: preservare una corretta funzione visiva è fondamentale, poiché essa consente l’autonomia dell’individuo e il mantenimento di proficue relazioni con la realtà circostante. La disabilità visiva ha, ancora oggi, un grande peso: l‘Oms ha stimato che nel mondo vivono 285 milioni di persone con gravi problemi di vista, di cui 39 milioni ciechi e 246 milioni ipovedenti, tra cui molti anziani (in tutto i disabili – non solo quelli visivi – sono indicativamente un miliardo, pari al 15 per cento dell’intera popolazione della Terra). Il convegno partenopeo ha avuto come obiettivo la sensibilizzazione alla prevenzione della cecità. é stato patrocinato, tra gli altri, dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus, dalla Regione Campania e da Diabete Italia. “Deve esserci una scoperta e una giusta valorizzazione di un canale sensoriale tanto importante quanto la vista”, ha osservato Michele Corcio, Vicepresidente della IAPB Italia onlus. “L’attuazione di politiche di prevenzione delle malattie, in particolare di quelle oculari, è fondamentale: la qualità della vista incide sulla qualità della vita e, nei casi più gravi, la può compromettere”. Tuttavia, ha concluso Corcio, “esiste la riabilitazione visiva: qualunque soggetto che sia affetto da una grave patologia, dopo le opportune e necessarie cure, può aver bisogno di un periodo di riabilitazione”. Vedi il Programma del convegno “Il valore della vista“ (Napoli, 4 ottobre 2013)

Pagina pubblicata il 27 settembre 2013. Ultimo aggiornamento: 7 ottobre 2013

Apri gli Occhi 2014

Dall’8 ottobre a fine maggio 2014 la campagna didattica ha toccato 30 province: oltre 64 mila alunni hanno imparato l’importanza della salute oculare attraverso il divertimento.

Divertimento e insegnamento

La campagna didattica “Apri gli Occhi!” si è svolta in 30 province, coinvolgendo oltre 64 mila giovanissimi: hanno assistito a uno spettacolo scientifico che resta impresso nella memoria dei bambini. L’iniziativa porta la firma dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus ed è nata in collaborazione col Ministero della Salute.

Un’ultima edizione è partita l’8 ottobre 2013 ed è durata sino al 30 maggio del 2014: ha attraversato tutta le penisola italiana da Nord a Sud, portando con sé allegria e conoscenza in oltre 170 scuole con più di 500 spettacoli.

Dal 19 al 21 maggio la campagna ha fatto tappa nel ravennate per concludersi poi a Forlì, Cesena e provincia (27-30 maggio 2014).

La vista, un senso delicato

La prevenzione delle malattie oculari gioca un ruolo decisivo fin dalla più tenera età. Per questo la campagna di prevenzione parla col linguaggio dei piccoli: attori teatrali coinvolgono gli spettatori con giochi e dimostrazioni pratiche di alcuni fenomeni visivi.

Tra l’altro un divertente dvd divulgativo viene distribuito gratuitamente agli alunni. Si tratta di un cartone animato istruttivo: diversi simpatici personaggi spiegano l’importanza degli occhi e della loro cura. Viene poi regalato un opuscolo che contiene una serie di consigli utili per preservare la salute oculare dei piccoli: si rivolge a genitori, tutori e insegnanti.

Dal 2005 al 2010 la campagna si è svolta in 110 città e nelle relative province, coinvolgendo oltre 250 mila alunni. L’iniziativa, del tutto gratuita per le scuole, è stata solitamente portata avanti in collaborazione con le sezioni provinciali dell’Unione italiana ciechi ed ipovedenti (UICI).

Pagina pubblicata il 18 settembre 2013. Ultima modifica: 15 novembre 2017

Giornata mondiale della vista

Check-up oculistico gratuito della IAPB Italia onlus

Check-up oculistico gratuito della IAPB Italia onlus Giornata mondiale della vista Il 10 ottobre si è celebrata con la IAPB e l’OMS: in Italia è stata dedicata ai bambini. Il Ministro della Salute: “La prevenzione prima di tutto“ Sono stati i bambini i protagonisti della Giornata mondiale della vista che si è celebrata il 10 ottobre 2013. Per loro, infatti, l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus ha avuto un occhio di riguardo. Proprio ai giovanissimi sono stati dedicati in Italia i check-up oculistici gratuiti che si sono svolti in diverse scuole primarie in collaborazione con l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti. Alla Giornata mondiale della vista – promossa ogni anno il secondo giovedì di ottobre dall’Oms e dalla IAPB – hanno aderito complessivamente le scuole elementari di 68 città italiane, dove sono stati distribuiti speciali opuscoli. Giornata mondiale della vista 2013: da sinistra l'avv. Giuseppe Castronovo (Presidente della IAPB Italia onlus), il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il Presidente del Senato Pietro Grasso e il Segretario generale della IAPB Italia onlus Tiziano MelchiorreAlla conferenza sulla vista organizzata per l’occasione dalla IAPB Italia onlus presso il Senato della Repubblica (Biblioteca G. Spadolini) sono intervenuti, tra gli altri, il Presidente del Senato Pietro Grasso e il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. La prevenzione prima di tutto è uno slogan ma, ancora di più, deve diventare uno stile di vita degli italiani“ – ha sottolineato la titolare del Dicastero della Salute – i quali tendono a ignorare o a sottovalutare i problemi della vista. Per questo, ha proseguito Lorenzin, “noi abbiamo la necessità del Piano Nazionale di Prevenzione: ancora non abbiamo raggiunto le pari possibilità di assistenza per la popolazione di tutte le regioni italiane“. Si consideri che solo in Italia ci sono 362 mila non vedenti e oltre un milione di ipovedenti tra piccoli e adulti. Nel mondo complessivamente, secondo l’Oms, vivono (su 285 milioni di disabili visivi) ben 18,9 milioni di bambini con un handicap visivo grave , di cui 17,5 milioni sono ipovedenti e 1,4 milioni sono ciechi. La prevenzione delle malattie oculari nei bambini è possibile soprattutto grazie a controlli oftalmici periodici , da iniziare entro i primi tre anni di vita e da proseguire durante la scuola. Tra i cinque sensi la vista è quella che fornisce più informazioni al cervello, pari all’80 per cento circa. Prendersene cura fin da piccoli significa poter preservare un aspetto fondamentale della qualità della vita. “Anche attraverso la vista i bambini imparano a muovere le mani, a muoversi nell’ambiente e, quindi, a crescere“, ha affermato il Prof. Eugenio Mercuri del Policlinico A. Gemelli di Roma.Conferenza Giornata mondiale della vista (10 ottobre 2013, biblioteca G. Spadolini, Sala degli atti parlamentari, Senato della Repubblica) “La vista ‘illumina’ l’esistenza umana – ha commentato l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus – e deve essere tutelata a ogni costo. Si tratta, infatti, di proteggere l’integrità di un senso importantissimo per l’uomo. Sottoporsi a controlli oculistici regolari significa difendere la qualità della vita. Rivolgo quindi un appello alle famiglie e agli insegnanti: qualora osservassero qualche lieve difetto o un problema oculare immediatamente lo facciano controllare da un oculista, il solo che può individuare la causa del disturbo visivo. I bambini dovrebbero essere periodicamente sottoposti a un check-up: una visita oculistica può salvare la vista, ma la diagnosi deve essere precoce e tempestiva”. “Il primo consiglio per i genitori è l’educazione alla salute: non devono tardare ad accettare di essere gli attori principali della salute dei propri figli, ha osservato il dott. Silvio Mariotti, esperto dell’Oms per la Prevenzione della Cecità. Il secondo consiglio – ha aggiunto l’esperto – è di non tardare a portare i figli agli esami oculistici preventivi precoci. Una malattia oculare identificata in tempo è curabile, mentre identificata tardi è solo

Fonte di rimorsi e di danni visivi ai bambini. Durante precedenti campagne della IAPB Italia onlus nei bambini si sono riscontrati disturbi oculari di qualche sorta in sei casi su cento. I problemi visivi nell’infanzia vanno dallo strabismo all’occhio pigro (ambliopia), passando per difetti come l’astigmatismo, l’ipermetropia o la miopia. GIORNATA MONDIALE DELLA VISTA Giovedì 10 ottobre 2013, ore 11 Sala degli Atti Parlamentari, Biblioteca G. Spadolini del Senato della Repubblica, Palazzo della Minerva, piazza della Minerva 38, Roma Moderatore: Franco Di Mare Sono intervenuti: Pietro Grasso , Presidente del Senato (leggi il suo discorso) Beatrice Lorenzin , Ministro della Salute Lucio Romano , Commissione Igiene e Sanità del Senato Silvio Paolo Mariotti , Prevenzione della Cecità Organizzazione Mondiale della Sanità Leonardo Mastropasqua , Direzione Nazionale IAPB Italia, Direttore della Clinica Oftalmologica-Centro Reg. di Eccellenza Università di Chieti-Pescara G. D’Annunzio Eugenio Mercuri , Università Cattolica del Sacro Cuore, Direttore UOC di Neuropsichiatria Infantile Policlinico A. Gemelli Zygmunt Zimowski , Presidente del Pontificio Consiglio degli Operatori Sanitari Giuseppe Castronovo, Presidente dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia Tommaso Daniele , Presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti Matteo Piovella , Presidente della Società Oftalmologica Italiana Conferimento Premio Internazionale G.B. Bietti Silvio Paolo Mariotti , Organizzazione Mondiale della Sanità Francesco Cicogna , Ministero della Salute Conferimento Medaglia di Benemerenza

Pagina pubblicata il 17 settembre 2013.

Ultima modifica: 26 novembre 2013

Check-up in Lombardia e Veneto

Sguardi sulla Lombardia Autunno 2013: tappe nel bresciano e nel mantovano. Il prossimo anno si andrà anche a Padova e provincia In alcune città della Lombardia si effettuano check-up oculistici gratuiti aperti alla cittadinanza. Tra il 14 settembre 2013 e il 18 maggio 2014 si svolgono infatti, in cinque tappe successive, controlli della vista in altrettanti centri e nelle relative province. Dopo aver iniziato con Novara (il 14 settembre 2013) e col bresciano (23-27 settembre), è stata la volta delle scuole del mantovano (30 settembre-11 ottobre, riservato agli alunni). L’anno prossimo, invece, sono in calendario due tappe, di cui una in Veneto: a Padova e provincia (31 marzo-14 aprile 2014); a Cremona e dintorni (5-18 maggio 2014). L’iniziativa dei controlli oculistici gratuiti è organizzata dal Consiglio Regionale Lombardo dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, in collaborazione con le sezioni provinciali della stessa onlus, avvalendosi di un’Unità mobile oftalmica messa a disposizione dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia (un camper attrezzato ad ambulatorio oculistico). Durante i check-up, che avvengono senza dilatazione della pupilla, generalmente vengono controllati l’acuità visiva, il fondo dell’occhio e la pressione oculare. Nel caso in cui si riscontrassero problemi oculari si rinvierà alle strutture mediche competenti. N. B. Per ulteriori informazioni specifiche sulle singole tappe si possono contattare le sezioni locali dell’Uici ( clicca qui per l’elenco). Il calendario è suscettibile di variazioni impreviste per cause di forza maggiore (ad esempio la tappa nel lecchese è stata annullata). L’organizzazione locale spetta alle sezioni provinciali dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti.

Fonte principale: Uici Pagina pubblicata l’11 settembre 2013. Ultimo aggiornamento: 22 ottobre 2013

Più prevenzione, meno cecità con EFAB e IAPB

Più prevenzione della cecità, migliore salute pubblica Presentato il 20 settembre a Roma un nuovo Rapporto: combattendo le malattie oculari ci sono evidenti benefìci per la popolazione e per le casse dello Stato Con maggiori interventi di prevenzione della cecità in Italia si risparmierebbero fino a 1,2 miliardi di euro l’anno: è quanto si legge in un nuovo rapporto presentato il 20 settembre a Roma dal Forum europeo contro la cecità (EFAB) e dall’Agenzia internazionale per laConvegno sulla prevenzione della cecità e i suoi vantaggi socio-economici organizzato da EFAB e IAPB Italia onlus (Roma, 20 settembre 2013) prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus. Nello studio sono stati analizzati l’impatto e gli oneri economici, sia sul sistema sanitario che sulla società italiana, della cecità e di quattro importanti patologie oculari: cataratta, retinopatia diabetica, glaucoma e maculopatia senile essudativa (AMD umida). Alla tavola rotonda hanno partecipato parlamentari italiani ed europei e professionisti nel campo della salute visiva. Lo studio effettuato da Deloitte Access Economics ha dimostrato che la stima dei costi economici annuali della cecità in Italia si aggira attorno a poco più di 2 miliardi di euro, di cui il 68% sono ascrivibili alle cure informali fornite ai non vedenti. Ian Banks, Presidente di EFAB“In Europa il 50% dei casi di cecità sono evitabili e la prevenzione è riconosciuta come l’intervento sanitario più efficace dal punto di vista economico”, ha dichiarato il professore Ian Banks, Presidente del Forum europeo contro la cecità. “EFAB ritiene che gli oneri della cecità prevenibile potrebbero essere ridotti aumentando la consapevolezza dei pazienti e dei professionisti sanitari sulla cecità prevenibile e le modalità per mantenere una buona vista, e promuovendo la diffusione di screening , diagnosi precoce, cura e trattamento adeguati, come dimostrano i risultati di questo report”. Con l’ulteriore invecchiamento della popolazione italiana di prevede che l’impatto della perdita della vista crescerà notevolmente in futuro. Oltre al considerevole peso economico sulla società, la cecità impone anche limitazioni fisiche, sociali, finanziarie e di qualità della vita alle persone direttamente interessate, ai loro assistenti, alle loro famiglie e ai loro amici. Da sinistra il Vicepresidente della IAPB Italia onlus Michele Corcio e il Presidente Giuseppe Castronovo“La perdita della vista in un individuo provoca sofferenza e una riduzione della qualità della vita a causa della disabilità e del danno visivo”, ha affermato l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus. “Lo studio dimostra che prevenire la cecità è un dovere sociale ed è anche economicamente conveniente per i sistemi sanitari perché riduce considerevolmente i costi della cecità stessa. I programmi di prevenzione che mirano a far conoscere le patologie e ad avere un rapido accesso alle cure sono essenziali per tutti. Un migliore accesso ai servizi di riabilitazione visiva è, comunque, importante per consentire una maggiore autonomia degli ipovedenti”. Si può concludere, in base al rapporto, che investendo in interventi precoci e più mirati la popolazione diventi più sana, il che potrebbe significare una spesa sanitaria più sostenibile per i governi. Pertanto la prevenzione e il trattamento della perdita della vista dovrebbero essere una priorità pubblica, affinché i contribuenti abbiano minori perdite di produttività e una vita lavorativa più lunga, con una diminuzione dei costi e degli oneri per chi assiste i malati a livello informale nonché un miglioramento del benessere e una riduzione dei costi per le persone malate.

Pagina pubblicata il 20 settembre 2013

Onu, assemblea generale sulla disabilità

Palazzo di Vetro Onu a New York (foto di Stefan Schulze)

Palazzo di Vetro Onu a New York (foto di Stefan Schulze)Onu, la IAPB Italia all’Assemblea generale sulla disabilità Ban Ki-moon, segretario generale delle Nazioni Unite: dobbiamo rimuovere gli ostacoli di accesso alle pari opportunità “Spezza le barriere, apri le porte”: è questo lo slogan dell’Assemblea generale dell’Onu sulla disabilità e lo sviluppo che si è tenuto il 23 settembre 2013 a New York. È stato tra l’altro invitato a partecipare ai lavori l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus, che si adopera attivamente per prevenire l’ipovisione e la perdita della vista sia in Italia che nel resto del mondo (dove, secondo l’Oms, la cecità è evitabile in otto casi su dieci). Il tema centrale di questo meeting Onu è stato la necessità di una maggiore inclusione dei disabili a tutti i livelli della società.Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon (foto Onu: Paulo Filgueiras) “La disabilità – ha affermato Ban Ki-moon, segretario generale dell’Onu – fa parte della condizione umana: quasi tutti saranno disabili, temporaneamente o permanentemente, a un certo punto della loro vita. Più di un miliardo di persone vivono con qualche forma di disabilità. L’ottanta per cento di esse è in età da lavoro; l’ottanta per cento vive nei Paesi in via di sviluppo. Ancora troppe persone con disabilità vivono in condizioni di povertà. Troppe soffrono di esclusione sociale. A troppe sono negati l’accesso all’istruzione, all’occupazione, all’assistenza sanitaria e ai sistemi di assistenza sociale e legale”. “Dobbiamo rimuovere – ha proseguito Ban Ki-moon – gli ostacoli alle pari opportunità, in modo che tutti possano essere liberi dalla povertà e dalla discriminazione. Proclamiamo con voce più forte possibile: la disabilità non è inabilità “. Da sinistra il Vicepresidente della IAPB Italia onlus Michele Corcio, il Presidente Giuseppe Castronovo e il Segretario Generale Tiziano Melchiorre nei pressi del Palazzo di Vetro OnuI lavori delle Nazioni Unite sono stati finalizzati a redigere un’agenda di lavori almeno fino al 2015: se ne è discusso sia nella sessione plenaria che nelle due tavole rotonde successive. La partecipazione a ciascuna tavola rotonda include gli Stati membri (193 in tutto), osservatori e funzionari delle stesse Nazioni Unite, così come rappresentanti della società civile, organizzazioni di cittadini affetti da disabilità ed esponenti del settore privato. Al termine di questo appuntamento internazionale (il cui testimonial è stato il cantante Steve Wonder) è stato presentato un documento sintetico per sostenere le finalità contenute sia nella “Convenzione sui diritti delle persone con disabilità” che negli Obiettivi del Millennio. Il meeting sulla disabilità ha preceduto il dibattito generale della sessantottesima sessione degli stati generali delle Nazioni Unite dal 24 settembre al 2 ottobre (sempre a New York).

Fonte principale: Onu

Pagina pubblicata il 2 settembre 2013. Ultimo aggiornamento: 25 settembre

Premio Braille 2013

Al centro Eleonora Daniele e, a destra, il Presidente dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti Tommaso Daniele

Al centro Eleonora Daniele e, a destra, il Presidente dell'Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti Tommaso DanieleL’alfabeto tattile a suon di musica La XVIII edizione del Premio Braille si è svolta il 24 luglio 2013 a Roma. Non solo esibizione di artisti, ma anche condanna del grave fenomeno dei falsi ciechi Tanta musica e diversi premi in nome dell’inventore dell’alfabeto tattile per i ciechi. Ma anche, sullo sfondo, un tema di grande attualità come quello dei falsi ciechi: un grave fenomeno, stigmatizzato con forza dall’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, che causa una discriminazione dei veri non vedenti. Sono stati questi gli ingredienti principali della XVIII edizione del Premio Braille , che si è svolta il 24 luglio 2013 nella consueta cornice dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Dove diversi artisti – da Arisa a Tony Esposito, passando per Tosca e Karima – hanno dato prova di straordinarie virtù canore di fronte a una platea particolarmente attenta. Accanto al momento ludico è stato deunciato il fenomeno agghiacciante dei ciechi “abusivi”, che causano un doppio danno: Il Presidente dell'Uici Tommaso Danieleallo Stato (ossia all’intera collettività) e all’immagine dei veri non vedenti. “Il fenomeno dei falsi ciechi – ha osservato Tommaso Daniele, Presidente dell’Uici – è un dato oggettivo, reale, e va combattuto senza se e senza ma, perché quello che si dà ai falsi ciechi si toglie ai ciechi veri; chiediamo però che, prima di sbattere in prima pagina il nome di una persona disabile, si porti a termine il processo di accertamento sulla reale disabilità: ci risulta che il 70% dei ricorsi presentati dalle persone incriminate, cioè ritenute falsi ciechi, è accolto dalla magistratura. Questo significa che il 70% dei presunti falsi ciechi è costituito da ciechi veri che si sentono colpiti profondamente nella loro dignità. Gli equivoci sono il frutto di una mancata cultura sulla disabilità visiva”. Però i minorati della vista subiscono anche un altro tipo di discriminazione. In questo caso si tratta però di un divario tecnologico-informatico. “Le nuove Tosca durante il concerto del Premio Braille (25 luglio 2013 a Roma)tecnologie, salutate dai ciechi e dagli ipovedenti come potenziale strumento di maggior autonomia ed indipendenza, in molti casi si sono rivelate, al contrario, strumento di esclusione sociale, perché – ha precisato il Presidente dell’Unione – attuate senza alcuna attenzione alle necessità ed alle peculiarità dei minorati della vista”. L’appuntamento, organizzato annualmente dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, è patrocinato dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus; dall’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione onlus (I.Ri.Fo.R.); dalla Federazione Nazionale della Istituzioni Pro Ciechi; dalla Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita” onlus.

Pagina pubblicata il 18 luglio 2013. Ultimo aggiornamento: 25 luglio

AMD, controlliamola a vista

P.za della Minerva a Roma: il convegno sull'AMD si è svolto presso la sala degli atti parlamentari (Senato, Biblioteca G. Spadolini)

P.za della Minerva a Roma: il convegno sull'AMD si è svolto presso la sala degli atti parlamentari (Senato, Biblioteca G. Spadolini)AMD, controlliamola a vista La visione centrale è minacciata dalla degenerazione maculare legata all’età. Il punto in un convegno al Senato Apriamo gli occhi di fronte ai problemi di salute che colpiscono la terza età. A partire da quelli oculari: non solo la cataratta (operabile nella maggior parte dei casi), ma anche la degenerazione maculare legata all’età (AMD). Proprio su quest’ultima malattia si è fatto il punto presso il Senato della Repubblica l’11 giugno 2013 ( nella sala degli atti parlamentari, Biblioteca G. Spadolini ). La patologia oculare può colpire generalmente dopo i 55 anni: prima deforma la zona centrale delle immagini e poi causa una riduzione o una perdita della vista centrale. L’appuntamento (“Degenerazione senile, impatto individuale e sociale della patologia e nuovi scenari di curAl centro l'avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus, presso il Senato (sala degli atti parlamentari, biblioteca G. Spadolini, 11 giugno 2013)a”) è stato organizzato dall’Associazione maculopatie degenerative (AMD Onlus) e da Federanziani. Ha partecipato, tra le altre, l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus. “Sebbene in Italia – ha precisato il Presidente della IAPB Giuseppe Castronovo – il diritto alle cure mediche sia legalmente riconosciuto, nella realtà esso non è sempre garantito: bisogna che i pazienti abbiano piena coscienza dei propri diritti e che il Sistema sanitario nazionale assista chi rischia di perdere la vista nel migliore dei modi, trattando sempre entrambi gli occhi, puntando a bloccare l’evoluzione della forma umida della degenerazione maculare legata all’età“. Quest’ultima forma è l’unica considerata trattabile. Sen. Maria Rizzotti, Vicepresidente della Commissione Sanità del Senato “Oggi appare essenziale – ha affermato la Sen. Maria Rizzotti, Vicepresidente della Commissione Sanità del Senato – dare un contributo per portare attenzione e creare consapevolezza sulla maculopatia mettendo in luce l’iter diagnostico e terapeutico, sottolineando l’importanza dell’appropriatezza dei trattamenti, soprattutto alla luce del fatto che si tratta di una patologia dell’invecchiamento che si colloca oramai al primo posto tra le cause di invalidità visiva in Italia“. Particolare importanza riveste, tuttavia, anche un corretto stile di vita ai fini della prevenzione di tutte le forme di AMD, compresa quella secca, che è la più diffusa: non bisogna fumare, è consigliabile seguire una dieta ricca di vitamine e di acidi grassi (Omega-3 e Omega-6 contenuti, ad esempio, nel pesce) e occorre praticare regolarmente attività fisica.La degenerazione maculare colpisce soprattutto la terza età La degenerazione maculare legata all’età o senile (AMD) è per definizione una patologia connessa all’invecchiamento e si colloca oramai al primo posto tra le malattie cause di invalidità visiva in Italia. Impedire o almeno rallentare l’evoluzione della maculopatia umida, quando possibile prevenirla (ci sono però cause genetiche), appare oggi essenziale nella ricerca di un contributo al miglioramento della qualità di vita della popolazione italiana. Per questo “l’obiettivo dell’incontro – hanno spiegato AMD Onlus e Federanziani – è quello di creare consapevolezza sulla patologia mettendo in luce l’iter diagnostico e terapeutico, sottolineando l’importanza dell’appropriatezza dei trattamenti. Tutto questo comporta anche un conseguente vantaggio per il Servizio Sanitario Nazionale, dal momento che se si riesce ad evitare la cecità ad un paziente, oltre al beneficio per il paziente stesso, è possibile ridurre Il Prof. Mario Stirpe (Fondazione Bietti)una serie di costi collegati”. Tra i relatori intervenuti ricordiamo il Prof. Mario Stirpe, Presidente della Commissione Nazionale per la Prevenzione della Cecità (presso il Ministero della Salute), e il Prof. Bruno Lumbroso, Presidente di AMD Onlus.

Pagina pubblicata il 10 giugno 2013. Ultimo aggiornamento: 11 giugno.