Uno Mattina 16 ottobre 2008

Uno Mattina, 16 ottobre 2008 Rai Uno
Degenerazione maculare legata all’età (AMD)
In collegamento da Palermo l’avv. Giuseppe Castronovo,
presidente
della IAPB Italia onlus. In studio la dott.ssa Lia Giustolisi, responsabile del
Centro Maculopatie del Dipartimento di Scienze Oftalmologiche
(Università La Sapienza di Roma) e Romina Fasciani, oculista presso la clinica oculistica del Policlinico Agostino Gemelli

Vediamoci chiaro in Sicilia

Bud Spencer con Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus

Bud Spencer con Giuseppe Castronovo, Presidente della IAPB Italia onlus

La campagna è stata presentata il 16 ottobre 2008 a Palermo

La campagna di prevenzione nelle scuole “Vediamoci chiaro”, che ha come testimonial Bud Spencer, è stata presentata il 16 ottobre 2008 in Sicilia. L’appuntamento si è tenuto a Palermo, presso la Presidenza della Regione. In passato aveva già coinvolto diverse regioni, tra cui la Lombardia, il Lazio e l’Emilia Romagna, nelle scuole elementari e materne: suo obiettivo dichiarato è educare famiglie ed insegnanti a riconoscere tempestivamente i problemi visivi che colpiscono i loro bambini, attraverso la distribuzione di questionari, fumetti e poster.

Hanno aderito a questa campagna di prevenzione 88 plessi scolastici della grande isola, coinvolgendo quasi quindicimila bambini, oltre alle loro famiglie e agli insegnanti.

L’iniziativa è poi partita a fine ottobre, proseguendo in quella fase fino a gennaio del 2009. “In Sicilia – ha spiegato l’avv. Giuseppe Castronovo, presidente della IAPB Italia onlus – vi sono 35.000 ciechi e 90.000 ipovedenti. A causa di un’antica consuetudine siciliana, fino a qualche tempo fa ci si univa tra consanguinei e questo ha causato delle malattie genetiche. Tra queste c’è la retinite pigmentosa, malattia oculare che provoca la perdita della vista. Questa campagna è rivolta a piccoli studenti delle scuole elementari perché la nostra Agenzia internazionale è convinta che bisogna rivolgersi ai giovani per creare una nuova cultura della prevenzione della cecità”.

Leggi il fumetto sulla prevenzione clicca qui.

Roma Uno: 8 e 9 ottobre 2008

Intervista all’avv. Giuseppe CastronovoPresidente della IAPB Italia onlussulla Giornata mondiale della vista 2008
e al prof. Filippo Cruciani
8 e 9 ottobre 2008

Viversani-10 ottobre 2008

VIVERSANI e BELLI 10 ottobre 2008
“Proteggi gli occhi dal glaucoma” e Giornata mondiale della vista 2008
pp.70-71 e p.104

Guardare alle staminali contro la cecità

Cellula staminale

Cellula staminaleGuardare alle staminali
contro la cecità
Si è scoperto un nuovo meccanismo che regola lo sviluppo delle staminali
retiniche

15 ottobre 2008 – La guerra contro la
cecità passa anche attraverso lo studio delle staminali della retina. Le cellule “bambine” fondamentali
per la vista, infatti, ricevono ordini e tempi di crescita attraverso una serie
di meccanismi: uno di questi è stato scoperto da ricercatori canadesi di
Montreal (Ircm).

Lo studio, sovvenzionato dalla fondazione Fighting Blindness e dagli Istituti canadesi per la ricerca nella
salute, è stato pubblicato sull’autorevole rivista Neuron: si punta a terapie a carattere genico, che riescono a
‘correggeré il Dna laddove è presente un ‘difetto’ che provoca malattie
genetiche che colpiscono la vista.

“Studiando la retina di una cavia di laboratorio – ha affermato il
direttore dello studio Michel Cayouette – in cui il gene icaro era stato
disattivato, abbiamo scoperto che la generazione precoceVisita oculistica delle cellule
retiniche risultava alterata, mentre quelle generate tardivamente non subivano
alterazioni”.

Viceversa, forzare l’espressione del gene detto ‘icaro’ nelle cellule
staminali retiniche più mature – che normalmente non lo esprimono più – è stato
proficuo: queste cellule nervose hanno recuperato la capacità di generare nuovi
neuroni (come i fotorecettori, che consentono di percepire le immagini: si
tratta dei coni, che hanno sensibilità cromatica e dettagliata, e dei bastoncelli,
più utilizzati nella visione notturna e periferica).

Grazie a questa tecnica, in futuro si punterà a sostituire le
cellule danneggiate o distrutte da varie malattie, come il glaucoma,
la degenerazione maculare legata all’età (Amd) e la retinite pigmentosa. però il glaucoma,
se diagnosticato per tempo, oggi si può curare grazie a colliri e, in alcuni
casi, in virtù dell’intervento chirurgico. Anche una forma di degenerazione (detta
umida) si può bloccare grazie ai farmaci intravitreali. Invece, per malattie
ereditarie come la retinite pigmentosa, la strada maestra sembra quella della
terapia genica.
Numero
Verde di assistenza oculistica (tutte le mattine dei giorni feriali, dalle 10
alle 13). Risponde un medico oculista se si scrive anche nel forum del sito della IAPB Italia
onlus
.
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Il mondo della cecità al Quirinale

Incontro al Quirinale: stretta di mano tra Segretario Generale Donato Marra e lavv. Giuseppe Castronovo, presidente della IAPB Italia onlus

Incontro al Quirinale: stretta di mano tra Segretario Generale Donato Marra e lavv. Giuseppe Castronovo, presidente della IAPB Italia onlusIl mondo della
cecità al Quirinale
é stato espresso ufficialmente il sostegno alle attività di prevenzione della IAPB Italia onlus

9
ottobre 2008
– In
occasione della Giornata
mondiale della vista
che si è celebrata oggi, il Quirinale ha ricevuto una
delegazione dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB
Italia onlus,Quirinale (edificio) presieduta dall’avv. Giuseppe Castronovo.

Sono
stati il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra, e
il Consigliere Diplomatico, Rocco Cangelosi, ad accogliere i rappresentanti
dell’Agenzia.

“Nel
corso dell’incontro – sottolinea una nota del Quirinale – è stato espresso il
sostegno della Presidenza della Repubblica alle iniziative in sede nazionale ed
internazionale per la prevenzione delle malattie che portano alla cecità”.

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano In
passato il Quirinale ha dimostrato particolare attenzione nei confronti
del mondo della cecità; il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è
stato tra l’altro insignito del Premio Braille, che gli è stato consegnato lo
scorso 12 settembre da una delegazione dell’Unione italiana dei ciechi e degli
ipovedenti.

L’incontro
ufficiale è stato l’occasione per discutere di un tema importante: prevenire la
perdita della vista significa un grande risparmio di sofferenze umane ma anche
di risorse e, dunque, è di notevole interesse per lo Stato.

Fonte ufficiale: Quirinale

Alla ricerca delle radici genetiche dell’AMD

Retina colpita da AMD (forma secca)

Retina colpita da AMD (forma secca)Alla ricerca delle
radici genetiche dell’AMD
La malattia della retina può causare cecità e va prevenuta

7 ottobre 2008 – La ricerca delle ‘radici’ genetiche
dell’AMD continua. La malattia degenerativa
della retina, che colpisce soprattutto dopo i 50 anni, può insorgere chi è predisposto ossia coloro ha un determinato Dna. La degenerazione maculare legata all’età la principale causa di cecità e ipovisione nei Paesi sviluppati:
colpisce la zona centrale del campo visivo e va diagnosticata o curata per
tempo.

Nonostante ci siano dei fattori che favoriscono il suo insorgere se lo stile di vita non è sano (va evitato il fumo, la dieta deve essere ricca di pesce e vitamine), la base è genetica, per cui i
ricercatori stanno studiando rimedi per combatterla a livello di ‘codice della
vita’ che, come sappiamo, ‘programma’ anche il nostro organismo. Lo studio,
pubblicato sulla rivista The Lancet, è
stato condotto da ricercatori inglesi e americani su 479 pazienti malati di AMD
e su altrettante persone sane (gruppo di controllo).

“ù stato scoperto – spiega il medico oculista della linea
verde della IAPB Italia Gene: costituisce il Dnaonlus – che esiste un’associazione significativa tra
una mutazione di un gene (SERPING1) e la degenerazione maculare senile; in
questo studio sono stati esaminati anche altri 31 geni che – al contrario del
primo – non hanno alcun ruolo significativo nella malattia. Il SERPING1 è
implicato nel processo infiammatorio (in una fase detta “attivazione del
complemento”, che causa un effetto a cascata che culmina nell’infiammazione).
ciò conferma – conclude lo specialista – che l’AMD è causata da meccanismi
analoghi a quelli che determinano le infiammazioni in altre parti del corpo”.

Fonte: The Lancet Numero
Verde di assistenza oculistica (tutte le mattine dei giorni feriali, dalle 10
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Evitare la cecità grazie alle staminali

Limbus corneale

Limbus cornealeEvitare la cecità
grazie alle staminali L’occhio le sfrutta naturalmente per riparare la
cornea, ma si possono anche innestare

6 ottobre 2008
Le cellule staminali consentono di riparare la
superficie dell’occhio. La cornea, il tessuto trasparente che riveste la
parte anteriore del bulbo oculare davanti all’iride – funzionando da lente
naturale (come il cristallino) – è in grado in una certa misura di
aggiustarsi da s_ attingendo a ‘cellule di ricambio’. però, mentre prima si
riteneva che ce ne fosse una riserva solo in una regione chiamata limbus, che
si trova vicino alla congiuntiva, si è capito che la cornea stessa ne contiene
in modo diffuso.

Il merito della scoperta va a un’_quipe
svizzera del Politecnico federale di Losanna, che ha pubblicato un lavoro
scientifico sulla prestigiosa rivista
Nature beneficiando anche del sostegno
dell’Unione europea (programma
EuroStemCell). così si
sono aperte nuove prospettive terapeutiche perché si sono compresi meglio i
meccanismi che stanno alla base della capacità curative naturali dei nostri
occhi, che poi possono essere sfruttate anche dai medici oculisti.

CorneaSe la superficie oculare diventa opaca si riduce il visus fino a
diventare ipovedenti o, ancor peggio, ciechi. In condizioni di normalità
l’epitelio corneale si rinnova molto rapidamente (uno-due settimane). Se il
danno è molto limitato la superficie oculare ‘centralé riesce a ripararsi; ma
se il danno è di maggiore entità, allora interviene il limbus con la sua
‘scorta’ di staminali: le ‘cellulé giovanissime migrano verso il punto
danneggiato. Poi, se il danno è ancor più grave, bisogna intervenire in altro
modo, fino ad arrivare al trapianto di cornea; ma disponendo di staminali, si
potrebbe accelerare artificialmente il processo di guarigione senza dover
ricorrere a un intervento chirurgico vero e proprio.

La cornea – in particolare quella delle cavie da laboratorio e dei suini –
contiene per l’esattezza staminali ‘oligopotenti’, cellule ‘bambiné che una
volta cresciute possono trasformarsi in vari tipi di cellule oculari (non solo della
cornea, ma anche nella congiuntiva). Quindi in futuro si potranno creare delle
vere e proprie scorte di cellule oculari per riparazioni
organiche.

Fonti: Ecole Polytechnique F_d_rale de
Lausanne
, Nature. Numero
Verde di assistenza oculistica (tutte le mattine dei giorni feriali, dalle 10
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