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Disabilità visiva e salute mentale

Disabilità visiva e salute mentale: i problemi di vista aumentano le probabilità di soffrire di ansia e/o depressione

Uno studio svolto dall’organizzazione internazionale per lo sviluppo Sightsavers, dall’Università di Ilorin e dal Ministero della Salute dello Stato di Kogi – Nigeria – ha rivelato un’importante correlazione tra problemi di vista e cattiva salute mentale.

Una ricerca pubblicata sull’International Health Journal della Royal Society of Tropical Medicine and Hygiene’s (RSTMH) ha dimostrato come la nostra vista incida in maniera diretta con la nostra salute mentale. A condurre lo studio è stata l’organizzazione internazionale per lo sviluppo Sightsavers con l’Università di Ilorin ed il Ministero della Salute dello Stato di Kogi, in Nigeria.

A livello globale sono 2,2 miliardi le persone che soffrono di disabilità visiva, anche se ancora poco si conosce tra salute degli occhi e salute mentale. L’indagine ha però dimostrato come i due problemi presentino tra loro una correlazione: gli individui con una disabilità visiva grave hanno una probabilità quasi tre volte maggiore di avere problemi di salute mentale. L’impatto che la perdita della vista può avere sulla vita di un singolo è infatti molto alto e può rischiare di compromettere l’indipendenza, l’isolamento, la povertà e le opportunità di lavoro.

La ricerca, supportata dall’Ufficio degli Esteri, del Commonwealth e dello Sviluppo del Regno Unito, ha utilizzato un modello statistico per stimare l’associazione tra compromissione della vista e ansia e/o depressione auto-riferite di quasi 4.000 adulti nello stato di Kogi. La scelta del luogo non è stata casuale: lo studio mirava ad approfondire quanto gli impatti negativi della perdita della vista possano essere esacerbati dalla povertà e dalle difficoltà di accesso ai servizi sanitari.

La ricerca evidenzia come i problemi visivi possano compromettere la salute mentale dei soggetti.” – Ha affermato Selben Penzin, Senior Program Manager–Eye Health, presso Sightsavers – “La visione gioca un ruolo fondamentale nella salute e nel benessere generale, è quindi importante che i governi e le organizzazioni siano consapevoli della correlazione tra i due problemi, progettando di conseguenza dei servizi sanitari adeguati. Il miglioramento della vista attraverso politiche mirate e l’integrazione di servizi inclusivi nei sistemi sanitari e educativi nazionali migliorerà l’indipendenza, la produttività e il benessere.

Lo studio ha, inoltre, rilevato che la relazione tra salute mentale e disabilità visiva vari in base all’età e al sesso. Viene, infatti, stimato che la probabilità di sintomi di ansia e/o depressione auto-riferiti sia più di quattro volte superiore tra gli uomini con grave disabilità visiva o cecità e più probabile, sempre per gli uomini, che ciò si aggravi con l’avanzare dell’età.  Va, però, rilevato che le norme sociali e culturali e le differenze nei ruoli di genere possono spiegare la differenza di genere. In Nigeria, per esempio, gli uomini sono spesso economicamente più attivi delle donne e possono risentire di un impatto maggiore a causa della disabilità visiva. In Italia, perciò, la differenza nella sofferenza psicologica tra uomini e donne colpiti da ipovisione potrebbe non manifestarsi in maniera così pronunciata o potrebbe non manifestarsi affatto.

Fonte: eyewire.news

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