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Coroide

Cos’è?

Occhio (nomenclatura) È lo strato intermedio tra la sclera e la retina e, al pari di questi due strati, avvolge l’occhio. Insieme all’iride e al corpo ciliare costituisce l’ùvea (fitto reticolato di vasi sanguigni che gli conferiscono il caratteristico aspetto a grappolo).

Da cosa è costituita la coroide?

È un tessuto spugnoso ricco di vasi sanguigni che forniscono alla retina ossigeno e sostanze nutritive. Contiene un pigmento scuro che cattura i raggi luminosi e impedisce loro di riflettersi all’interno del bulbo, in modo tale da non interferire con la visione.

Come si classificano le malattie della coroide?

Si distinguono in patologie congenite e acquisite.

Quali sono le malattie congenite?

Le malformazioni congenite consistono essenzialmente nel coloboma della coroide. Si tratta di un difetto, tipo mutilazione, causato dalla mancata chiusura della fessura ottica, una struttura transitoria presente durante lo sviluppo dell’occhio. Può coinvolgere anche altre parti del bulbo (iride, macula, retina e nervo ottico). Può causare riduzione della vista con formazione di scotomi (macchie scure fisse). Non vi sono trattamenti chirurgici in grado di correggere un coloboma; tuttavia, l’uso di occhiali può migliorare la visione.

Quali sono le malattie acquisite?

Tra le malattie acquisite vi sono le coroiditi, ossia lesioni infiammatorie della coroide causate da agenti infettivi o tossine provenienti da altri focolai (zone di infiammazione circoscritta di natura infettiva). I sintomi sono caratterizzati da disturbi della vista causati dall’opacità del corpo vitreo e dai focolai stessi. La terapia consiste nella somministrazione di cortisonici e antibiotici per via sistemica (per bocca) in associazione con l’instillazione di colliri midriatici (che dilatano la pupilla) per prevenire i fenomeni reattivi (infiammazioni) nella parte anteriore dell’occhio, oltre alla somministrazione di cortisonici per via retrobulbare (vengono iniettati nell’orbita).

Cos’è il melanoma della coroide?

Il melanoma coroideale rientra tra le patologie acquisite della coroide. È il tumore maligno intraoculare più frequente nell’adulto. Può infiltrare sia internamente il bulbo, sia invadere i OCT ad alta definizione (spectralis)tessuti orbitari più esterni tipo la sclera. La diagnosi si basa sull’esecuzione del fondo oculare , della fluorangiografia e dell’ecografia bulbare. Il trattamento varia a seconda della localizzazione e della dimensione del tumore in rapporto alle conseguenze del trattamento sulla funzione visiva e sull’integrità dell’occhio. Può essere radicale, ossia il tumore può essere asportato attraverso l’enucleazione (asportazione dell’intero bulbo oculare). Tuttavia, il trattamento conservativo (il tumore viene solo trattato e non asportato) rappresenta oggi la scelta terapeutica più utilizzata. In questo caso si fa ricorso alla radioterapia.


Scheda informativa a cura dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus 
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Pagina pubblicata il 3 novembre 2009. Ultimo aggiornamento: 9 luglio 2016. 

Ultima revisione scientifica: 6 agosto 2014.

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