Danni retinici, la “rivincita” dell’attività cerebrale

Le aree colorate sono quelle deputate all'attività visiva della corteccia cerebrale (Fonte: Università di Monaco)

Le aree colorate sono quelle deputate all'attività visiva della corteccia cerebrale (Fonte: Università di Monaco) Danni retinici, la “rivincita” dell’attività cerebrale Se i neuroni della corteccia ricevono meno stimoli, “gridano” più forte 8 novembre 2013 – Il cervello possiede una tendenza innata all’attività: in condizione di scarsità di stimoli – in particolare se riceve pochi impulsi visivi – tende a ripristinare i livelli d’attività precedenti, attribuendo maggior peso a quei pochi che giungono dalla retina alla corteccia cerebrale. Scienziati tedeschi e svizzeri sono stati in grado di osservare in diretta, almeno nelle cavie, la formazione delle sinapsi (zone di comunicazione tra neuroni) in seguito a stimolazioni sensoriali. La plasticità cerebrale gioca un ruolo essenziale. Infatti se i livelli d’attività nella corteccia visiva si riducono significativamente in seguito a lesioni retiniche, nei due giorni successivi si assiste a un incremento graduale dell’attività neuronale dell’area cerebrale deputata alla visione sino ai livelli precedenti. Tale fenomeno è stato definito “plasticità cerebrale omeostatica” e può essere sfruttato anche ai fini della riabilitazione visiva.

Fonte: Tara Keck, Georg B. Keller, R. Irene Jacobsen, Ulf T. Eysel, Tobias Bonhoeffer, Mark Hübener, “Synaptic Scaling and Homeostatic Plasticity in the Mouse Visual Cortex In Vivo”, Neuron, 16 October 2013 (Vol. 80, Issue 2, pp. 327-334)

Un diabete da controllare a vista

Un diabete da controllare a vista 14 novembre: check-up oculistici gratuiti a Milano con la IAPB Italia onlus per la Giornata mondiale del diabete I nemici della retina vanno combattuti e prevenuti giocando d’anticipo. A cominciare dal diabete, una malattia che può danneggiare la nostra vista a causa dell’eccessiva concentrazione di zuccheri nel sangue, la quale altera i vasi sanguigni retinici (provocando retinopatia diabetica). Questi danni sono però generalmente evitabili. Proprio a scopo preventivo si sono effettuati a Milano, il 14 novembre 2013 (di fronte al Museo della Scienza), check-up oculistici gratuiti a bordo di un’Unità mobile oftalmica dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus, con tanto di controllo del fondo dell’occhio. I cittadini hanno potuto, inoltre, raccogliere informazioni medico-scientifiche in un’apposita tensostruttura sul diabete allestita in coincidenza con la Giornata mondiale dedicata alla malattia. L’iniziativa è stata organizzata da Diabete Italia e Italian Barometer Diabetes Observatory Foundation (IBDO) in collaborazione con la IAPB Italia onlus, il Comitato nazionale per i diritti della persona con diabete, l’Associazione di iniziativa parlamentare e legislativa per la salute e la prevenzione e il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano Leonardo da Vinci. All’interno della tensostruttura è stato possibile seguire percorsi interattivi, informativi ed educativi, dedicati al mondo del diabete, come ad esempio, la possibilità di provare, con uno strumento chiamato hyposimulator, le sensazioni prodotte da una crisi di ipoglicemia (calo di zuccheri). Il diabete viene considerato una sorta di “epidemia silenziosaper via del rapido aumento del numero dei malati che, secondo l’Oms, sono già 347 milioni nel mondo. Inoltre il diabete diagnosticato riguarda in Italia, secondo l’Istat (5,5%), oltre 3 milioni di persone (più almeno un altro milione di persone che presumibilmente non hanno ancora avuto una diagnosi). La retinopatia diabetica colpisce due diabetici su tre dopo vent’anni di malattia. In Italia e negli altri Paesi industrializzati è attualmente la prima causa di cecità in età lavorativa. Tensostruttura del Changing Diabetes® Blue Circle: il 14 novembre a Milano davanti al Museo della Scienza Il diabete richiede un approccio globale: la patologia, se non curata correttamente, può colpire la vista, i reni, il sistema cardiocircolatorio, gli arti inferiori, ecc. Per questo va prevenuta il prima possibile. Cure tempestive e una prevenzione adeguata – compresa una dieta corretta e un’attività fisica regolare – sono per tutti la strategia migliore da adottare. Infatti come recita lo slogan dell’iniziativa tu non vedi il diabete, ma il diabete… vede te!
La tensostruttura dedicata al diabete è stata allestita davanti al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, in via S. Vittore 21 (Milano). Orario di apertura al pubblico: giovedì 14 novembre, dalle 9 alle 19. A bordo di un’Unità mobile oftalmica della IAPB Italia onlus si sono effettuati controlli gratuiti della vista

Leggi anche: Settimana contro la retinopatia diabetica dal 23 al 30 novembre 2013 Pagina pubblicata l’8 novembre 2013.

Ultima modifica: 14 novembre

Guardiamo da vicino la retinopatia diabetica

Guardiamo da vicino la retinopatia diabetica Iniziative in 57 città dal 23 al 30 novembre con la IAPB Italia onlus e l’Uici Troppi zuccheri nel sangue hanno effetti amari sulla salute visiva. Il diabete, malattia che colpisce oltre tre milioni di persone solo in Italia (5,5% della popolazione), deve essere diagnosticato il prima possibile per evitare anche danni retinici. Proprio per sensibilizzare i cittadini su questo tema si sono tenute diverse iniziative in 57 città italiane – principalmente dal 23 al 30 novembre 2013 – grazie all’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus. Il tutto al fine di prevenire la retinopatia diabetica , la prima causa di cecità in età lavorativa nei Paesi industrializzati . Fondo oculare di diabetico retinopatico Si sono potuti ritirare gratuitamente degli opuscoli informativi (clicca sulla locandina per la versione elettronica), si sono svolte conferenze e, infine, in 12 città si è potuto beneficiare di check-up oculistici gratuiti . L’obiettivo principale è quello di prevenire una malattia, come la retinopatia diabetica, che colpisce due persone su tre dopo vent’anni di diabete. Le iniziative si sono svolte in collaborazione con l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti. I diabetici nel mondo sono, secondo l’Oms, 347 milioni. Tra l’altro questo numero è in crescita. Solamente in Italia i diabetici sono almeno tre milioni. Oltre agli occhi possono subire le conseguenze negative di un diabete mal controllato i reni, il sistema cardiovascolare, i nervi periferici e gli arti inferiori. La parola d’ordine è, in conclusione, una diagnosi precoce mediante controlli medici periodici. Vedi l’ ELENCO COMPLETO DELLE CITTA’ ADERENTI

Link utile per iniziativa sulla retinopatia diabetica: Uici (per info su singole città e relativi indirizzi)

Leggi anche: “ Sei trucchi per prevenire il diabete ___________________________________ Notizia pubblicata il 6 novembre 2013. Ultimo aggiornamento: 2 dicembre 2013

Occhiali intelligenti, un prototipo per disabili visivi

Occhiali intelligenti (Foto di Stephen Hicks, Università di Oxford)

Occhiali intelligenti (Foto di Stephen Hicks, Università di Oxford) Occhiali intelligenti, un prototipo per disabili visivi Saranno sperimentati nel 2014 a Oxford e Londra: sagome luminose compaiono su lenti trasparenti 4 novembre 201 3 – Il futuro delle lenti è più vicino ai ciechi e agli ipovedenti di quanto non si pensi: “occhiali intelligenti” potranno aiutarli a orientarsi, consentendo loro di diventare più autonomi. Il prossimo anno un progetto pilota dell’Università di Oxford e di Londra vedrà 160 persone impegnate in una sperimentazione che si rivolge principalmente ai non vedenti legali (non si tratta di una contraddizione in termini perché parliamo di ciechi con qualche residuo visivo). Gli “occhiali intelligenti” attualmente messi a punto da Stephen Hicks – un inventore e neurologo dell’università di Oxford (UK) – sfruttano, spiega la Royal Society di Londra, videocamere incorporate nella montatura degli occhiali speciali e un software dedicato per rilevare gli oggetti più vicini, visualizzandoli su lenti trasparenti dotate di led, presentandoli in forma semplificata e intuitiva. Per spostarsi in ambienti non familiari, compresi gli spazi pubblici, con gli occhiali intelligenti si potrà successivamente sfruttare una funzione che tradurrà in audio le scritte e gli ambienti che i disabili visivi trovano innanzi a sé. Per ora, tuttavia, il prototipo si limita a segnalare acusticamente gli ostacoli, che visivamente risultano tanto più luminosi quanto più sono prossimi: si presentano come sagome chiare su uno sfondo scuro. N. B. Gli occhiali ‘intelligenti’ potrebbero essere disponibili entro qualche anno. Va precisato però che, allo stato attuale, gli ausili elettronici non sostituiscono completamente bensì aiutano il cieco che impiega il classico bastone bianco o il cane guida. Gli ipovedenti possono già oggi utilizzare il proprio smartphone o il proprio tablet per aiutarsi a orientare nello spazio e per leggere testi (grazie alla funzione zoom). La riabilitazione visiva resta, in ogni caso, la strada maestra per gli ipovedenti che vogliano imparare a sfruttare meglio il proprio residuo visivo.

Link utile: Video degli ‘occhiali intelligenti’ sperimentali

Fonti: Royal Society, Mirror News