Settimana Mondiale Glaucoma 2011

Controllo oculistico gratuito in una Unità mobile oftalmica della IAPB Italia onlus (Roma, 7 marzo 2011)

Inattività, i rischi per la salute

Jogging

JoggingInattività, i rischi per la salute Praticare regolarmente l’esercizio fisico allunga la vita e contribuisce a proteggere la vista 14 settembre 2011 – L’attività fisica aiuta ad allungare la vita e a difendere la vista. L’Oms ricorda che la mancanza di movimento è il quarto fattore di rischio della mortalità globale. Tanto che in Italia fumare quotidianamente incide per il 19,6% sulla mortalità, mentre l’inattività conta per il 56,6%. “Aumentare l’attività fisica – sottolinea l’Organizzazione mondiale della sanità – porta benefici alla salute in tutte le fasce d’età e riduce la mortalità causata dalle malattie non trasmissibili”. Lo scarso movimento fisico aumenta, a livello oculare, i rischi di contrarre la degenerazione maculare legata all’età (a partire dai 55 anni può compromettere la visione centrale), la retinopatia diabetica (l’eccesso di zuccheri nel sangue può provocare danni alla retina) e favorisce l’insorgenza della cataratta (opacizzazione del cristallino). Le persone che non praticano abitualmente esercizio fisico dovrebbero iniziare un’attività moderata per poi incrementarla progressivamente. Secondo l’Oms a livello metabolico i seri fattori di rischio per la salute sono un aumento del colesterolo (prevalenza del 65,2%), il sovrappeso (54,1%) e l’obesità (19,8%), seguiti da un aumento della pressione sanguigna (46,1%) e da un incremento del livello di zuccheri nel sangue (9,1%).

Leggi anche: “ Attività fisica, ecco le raccomandazioni dell’Oms Note: che possono mettere a repentaglio la vita di un individuo. “Noncommunicable Diseases Country Profiles 2011“, World Health Organization , p. 98.

Fonte principale: Oms

Ultima modifica: 28 ottobre 2011.

Ipertensione, individuate nuove cause genetiche

Sfigmomanometro

SfigmomanometroIpertensione, individuate nuove cause genetiche Vasto studio pubblicato da Nature Genetics . La malattia, che ha anche cause legate allo stile di vita, può causare retinopatia 13 settembre 2011 – Sono stati individuati sei nuovi tratti di Dna responsabili della pressione alta. L’ipertensione ha una base genetica che si cela tra le ‘pieghe’ della doppia elica. È riuscita a individuarla una vasta squadra internazionale di ricercatori, che ha pubblicato i propri risultati su Nature Genetics . Paul Elliott, Martin Tobin, Cornelia van Duijn e i loro numerosi colleghi (complessivamente 351) hanno individuato sei nuovi loci genetici – che si sommano a quelli già noti – i quali incidono sia sulla pressione pulsatoria che sulla pressione arteriosa media. Si tratta della mappa più ampia mai tracciata delle mutazioni del Dna all’origine dell’ipertensione. La ricerca suggerisce, tra l’altro l’esistenza, di nuovi meccanismi genetici che contribuiscono a causare la pressione alta. Resta però il fatto che uno stile di vita corretto (poco sale, regolare movimento fisico) può abbassare i valori della pressione: l’ipertensione rappresenta una minaccia per la vista, specialmente perché può provocare danni al microcircolo della retina ( vedi retinopatia ipertensiva ).

Fonti principali: Nature Genetics , La Stampa , BBC pubblicazione preliminare on-line: “Genome-wide association study identifies six new loci influencing pulse pressure and mean arterial pressure”, AA.VV., Nat Genet. 2011 Sep 11. doi: 10.1038/ng.922. [Epub ahead of print]

Ultima modifica: 28 ottobre 2011.

Quando la sanità diventa elettronica

Fascicolo sanitario elettronico sotto forma di card (Regione Lombardia)

Fascicolo sanitario elettronico sotto forma di card (Regione Lombardia)Quando la sanità diventa elettronica Il nuovo volto delle cure nel sito del Ministero della Salute 9 settembre 2011 – Qual è il volto della sanità elettronica? Per rispondere al quesito in un’era sempre più digitale ci ha pensato il Ministero della Salute nel suo sito ufficiale. Dove è disponibile, infatti, una nuova area tematica dedicata alla eHealth . Lo segnala Federsanità Anci , specificando che si tratta di un “insieme di strumenti basati sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione utilizzati per sostenere e promuovere la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e il monitoraggio delle malattie e la gestione della salute e dello stile di vita”. La nuova area internettiana contiene informazioni utili sulle principali iniziative di sanità elettronica in Italia e in ambito europeo. In particolare, le iniziative a livello nazionale sono essenzialmente le seguenti: – accesso ai servizi sanitari (sistema articolato dei Centri Unici di Prenotazione); – disponibilità della storia clinica del paziente (FSE, Fascicolo Sanitario Elettronico per l’archiviazione e l’accesso alle informazioni sanitarie individuali, nonostante un certo ritardo e disomogeneità a livello territoriale); – innovazione nelle cure primarie: connessione in rete dei medici del SSN, digitalizzazione e trasmissione elettronica delle prescrizioni ( ePrescription ) e dei certificati di malattia (certificati telematici di malattia); – ridisegno strutturale ed organizzativo della rete di assistenza mediante la telemedicina (assistenza sanitaria a distanza). Si mira, inoltre, a una digitalizzazione generale (dematerializzazione dei documenti sanitari). Quindi si intende identificare in maniera certa ed univoca degli assistiti attraverso una chiave valida in tutta Italia. Sul tema sono, comunque, disponibili nel sito del Ministero della Salute i principali atti normativi e documenti di riferimento, tra cui le linee guida nazionali sul sistema Centro Unico di Prenotazione e quelle sul fascicolo sanitario elettronico.

Fonti: Federsanità Anci , Ministero della Salute

Quel tabacco che danneggia la vista

Quel tabacco che danneggia la vista La Commissione europea rilancia la campagna contro il fumo: appuntamento il 14 settembre a Bruxelles 8 settembre 2011 – Il fumo ‘intossica’ la tua salute. Il consumo di tabacco è la prima causa di malattie evitabili nell’Unione europea. Infatti fumare non solo facilita l’insorgenza di tumori, ma anche l’ipertensione, i problemi cardiaci e può provocare persino danni alla retina (ad esempio la degenerazione maculare legata all’età può compromettere la visione centrale). Il 14 settembre a Bruxelles verrà quindi presentata la seconda fase della campagna (chiamata “Gli ex fumatori sono irresistibili”), che si rivolge soprattutto ai giovani dai 25 ai 34 anni. “I giovani iniziano a fumare perché pensano che ciò serva a darsi un contegno, poi continuano poiché il tabacco dà dipendenza. Più di 650mila persone – aveva spiegato già lo scorso giugno John Dalli, Commissario Ue per la salute, in occasione del lancio dell’iniziativa – muoiono annualmente nell’Ue a causa del fumo poiché il tabacco è estremamente tossico. Le autorità pubbliche sono chiamate a svolgere un ruolo importante per aiutare i cittadini a spezzare questo circolo vizioso”. Vuoi smettere di fumare? Consulta l’elenco dei centri antifumo indicati dall’Istituto Superiore di Sanità

Leggi anche il sito del Ministero della Salute

Fonte principale: Ue

Miopia elevata, la causa è nel DNA

Miopia elevata, la causa è nel DNA Individuata una mutazione di un gene che provoca l’allungamento del bulbo oculare 6 settembre 2011 – La causa è nascosta nel DNA: parliamo della miopia elevata, una patologia oculare che può provocare seri problemi alla retina (fori, rotture e distacchi ). Un’équipe di ricercatori israeliani e finlandesi è riuscita a capire che questa forma patologica di miopia è causata da una mutazione di un gene chiamato LEPREL1. Quest’ultimo controlla tra l’altro la produzione di collagene, componente fondamentale della struttura esterna dell’occhio (tessuto connettivo). Una sua degenerazione causa un allungamento della forma del bulbo oculare: le immagini appaiono di conseguenza sfocate perché i raggi luminosi convergono davanti alla retina anziché su di essa. Lo studio, anticipato on-line dall’American Journal of Human Genetics, getta luce sui meccanismi che originano la forma più grave di miopia. La ricerca è stata condotta su una popolazione beduina israeliana, dove è stata riscontrata l’insorgenza precoce di cataratta, di degenerazioni periferiche della retina e del corpo vitreo e, nei casi più gravi, perdita della vista in seguito a gravi distacchi di retina .

Fonte principale: The American Journal of Human Genetics