fbpx Skip to content
occhiali-montatura-freedigitalphotos_net-web-ok-photospipdcba350684f18e8e7ca91e7ceac8be57.jpg

Tutto il “peso” della miopia

Possibile prevenirla almeno in parte con uno stile di vita più sano, trascorrendo più tempo all’aperto sin da bambini

visita-polo-occhialini-prova-1-web.jpgOltre 1,4 miliardi di persone nel mondo sono miopi e il loro numero sembra destinato ad aumentare: alla metà del secolo sfiorerà probabilmente metà della popolazione mondiale [per esattezza il 48%, pari a 4,76 miliardi di abitanti]]. Questi sono i numeri citati da Ophthalmology nel suo [editoriale di marzo 2018. Tra gli europei dai 50 ai 54 anni d’età si stima che già oggi i miopi siano circa un terzo (33,6%).

Si può fare qualcosa per prevenire la miopia o almeno rallentarne la progressione? La risposta è positiva. Infatti escludendo i fattori genetici possiamo agire sugli stili di vita: “C’è forte evidenza che il tempo trascorso all’esterno sia associato con tassi inferiori di miopia”.

Inoltre occorre “promuovere l’esercizio fisico, ridurre il tempo di fronte agli schermi e controllare il peso”. Insomma, più aria aperta e meno pixel… Questo stile di vita sarebbe necessario sin da bambini perché l’esposizione alla luce naturale contribuisce a prevenire un allungamento eccessivo del bulbo oculare.

occhiali-montatura-freedigitalphotos_net-web-ok-photospipdcba350684f18e8e7ca91e7ceac8be57.jpgGli autori dell’articolo – tutti americani [medici ricercatori che lavorano in California (Eye Monitoring Center), a Boston (Harvard Medical School e Dipartimento di Oftalmologia) e nel Maryland (National Eye Institute)]] – scrivono che i rischi di maggiori complicanze li corrono coloro che hanno una miopia elevata: si va dal [distacco di retina al glaucoma, passando per la cataratta, la neovascolarizzazione coroideale, la neurite ottica, lo stafiloma e la degenerazione maculare miopica.

Leggi anche: “Giovani meno miopi all’aria aperta

Fonte principale: Ophthalmology

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su linkedin
LinkedIn