Tradizionalmente la miopia si corregge con l’utilizzo di occhiali, ma queste lenti possono non essere l’ideale se il difetto visivo risulta elevato nei bambini.
La miopia, o vizio di rifrazione, è un difetto visivo a causa del quale si vede sfocato da lontano: quanto maggiore è il difetto visivo, tanto minore è la distanza dalla quale si vede bene. In particolare, nell’occhio miope i raggi luminosi che provengono dagli oggetti cadono davanti alla retina e poi divergono, così da formare un’immagine sfocata sulla superficie retinica[1].
Il disturbo ha origini sia genetiche che correlate allo stile di vita ed è associato, in particolare, alla vita “artificiale” trascorsa sugli schermi. I bambini che trascorrono molto tempo all’aria aperta e al sole, infatti, tendono a sviluppare con meno frequenza questo disturbo[2].
Secondo uno studio pubblicato nel 2016[3], si prevede che entro il 2050 il 49,8% della popolazione mondiale sarà affetto da miopia, mentre il 9,8% da miopia elevata. Queste stime, dal 2000 al 2050, suggeriscono un aumento significativo delle prevalenze a livello globale, con implicazioni per la prevenzione delle complicanze oculari correlate al difetto visivo.
Solitamente, la miopia si corregge con l’uso di lenti, quali occhiali o lenti a contatto. Gli occhiali, in particolare, sono il mezzo più diffuso e di facile utilizzo, ma possono non essere l’ideale se il difetto visivo risulta elevato. Secondo le indicazioni offerte dall’American Academy of Ophthalmolgy (AAO)[4], esistono tre potenziali alternative agli occhiali che mirano a ripristinare la vista, impedendo al disturbo di progredire nel corso della crescita di un bambino.
La prima possibilità consiste nell’uso delle lenti “MiSight”[5], le prime lenti a contatto approvate dalla Food and Drug Administration (FDA) per il controllo della progressione della miopia nei bambini. Queste lenti morbide e monouso possono essere prescritte ai bambini di età pari o inferiore a 8 anni. Le lenti vengono indossate durante il giorno e rimosse nella notte. La particolarità di queste lenti consiste nella composizione ad anelli concentrici capaci di reindirizzare il modo in cui la luce colpisce la retina, inducendo il bulbo oculare a non allungarsi più del normale[6]. In questo modo le lenti possono ripristinare la visione da lontano.
L’ortocheratologia rappresenta un’altra valida tecnica di correzione dei difetti visivi nei bambini con miopia e utilizza una serie di lenti a contatto rigide su misura per rimodellare temporaneamente la cornea del bambino. Ciò consente di correggere la miopia quando è correlata con l’astigmatismo. Queste lenti vengono indossate la notte e consentono ai bambini di vedere chiaramente il giorno successivo senza bisogno di occhiali o lenti a contatto.
Esistono, infine, le lenti multifocali, ovvero lenti a contatto morbide che combinano più prescrizioni in un’unica lente, al fine di migliorare la visione da vicino, intermedia e a distanza. Queste lenti aiutano anche a ridurre la progressione della miopia, rallentando in particolare l’allungamento dell’occhio.
A prescindere dalle alternative proposte, è necessario scegliere il trattamento più opportuno, per ciascun caso specifico, rivolgendosi allo specialista di riferimento.
[1] Cfr. https://iapb.it/miopia/#nh10
[2] Cfr. https://iapb.it/giovani-meno-miopi-all-aria-aperta/
[3] Holden B.A., Fricke T.R., Wilson D.A. et al., Global prevalence of Myopia and High Myopia and temporal trends from 2000 through 2050, Ophthalmology Vol 123, N.5 May 2016.
[4] Cfr. https://www.aao.org/eye-health/tips-prevention/misight-orthok-atropine-myopia-nearsighted-child
[5] Cfr. https://coopervision.com/practitioner/our-products/misight-1-day/misight-1-day
[6] Tra le cause più comuni della miopia, si rileva il bulbo oculare più lungo del normale. Per un approfondimento cfr: https://iapb.it/miopia/#nh10