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Pozzo realizzato grazie alla IAPB Italia onlus in una regione rurale dell'Etiopia per prevenire il tracoma (2008)

OMS: vittoria contro il tracoma

Le persone a rischio si sono ridotte da 2 miliardi a 142 milioni, con una diminuzione del 91% tra il 2002 e il 2019. Però la malattia oculare tropicale è ancora endemica in 44 Paesi

Foto OMS-RTI International-by Nabin Baral (WHO)
Foto OMS-RTI International-by Nabin Baral (WHO)

L’OMS canta vittoria contro il tracoma, una malattia infettiva oculare che può causare perdita della vista, facendo riferimento a una riduzione del 91% delle persone a rischio in quasi 20 anni: sono passate da 2 miliardi nel 2002 a 142 milioni nel 2019. Questi numeri sono stati citati il 27 giugno 2019 a Maputo (Mozambico) in occasione del 22° meeting internazionale dedicato all’eliminazione di questa patologia tropicale (Global Elimination of Trachoma by 2020-GET2020).

A Maputo si sono riuniti circa 180 specialisti provenienti da ogni parte del mondo. Si è detto che il numero di persone che necessitano d’intervento chirurgico per l’ultimo stadio del tracoma (trachomata trichiasis) si è ridotto significativamente, passando da 7,6 milioni del 2002 a 2,5 milioni del 2019 (-68%).

180 specialisti al meeting dell’OMS (Maputo, 27 giugno 2019) (Foto WHO)
180 specialisti al meeting dell’OMS (Maputo, 27 giugno 2019) (Foto WHO)

Il tracoma è una malattia che – precisa l’Organizzazione Mondiale della Sanità –, nonostante i progressi registrati, resta endemica in 44 Paesi: si stima che abbia causato cecità o ipovisione a circa 1,9 milioni di persone nel periodo considerato.

Lo studio della sua distribuzione è stato completato, in modo tale da poterlo controllare meglio grazie ai seguenti mezzi: 1) chirurgia per la trichiasi (le palpebre si rigirano verso l’interno e le ciglia finiscono col graffiare la cornea, causando infezioni); 2) impiego di antibiotici per combattere l’infezione; 3) pulizia del viso; 4) miglioramento delle condizioni ambientali per ridurre il rischio di contagio (acqua potabile, ecc.).

Il tracoma è causato da un’infezione veicolata da un batterio (Chlamydia trachomatis) che coinvolge la congiuntiva e la cornea. Solo nel 2018 sono stati trattati 146.112 casi di trichiasi e sono stati somministrati antibiotici contro questa malattia oculare a oltre 90 milioni di persone.

Anche la IAPB Italia onlus ha dato un suo contributo, realizzando 113 pozzi d’acqua potabile in una zona povera rurale dell’Etiopia chiamata Amhara (approfondisci).

“Eliminare il tracoma contribuisce alla salute oculare e alla qualità della vita delle persone più povere e svantaggiate in tutto il mondo e ci avvicina di più alla copertura sanitaria universale”, ha affermato il dott. Mwelecele Ntuli Malecela, direttore del Dipartimento dell’OMS per il controllo delle malattie tropicali dimenticate. “Liberare il mondo da questa malattia dolorosa e debilitante è reso possibile grazie a generose donazioni di un antibiotico come l’azitromicina”.

Scott McPherson, presidente della Coalizione internazionale per il controllo del tracoma, ha affermato invece:

Eliminare il tracoma dà un beneficio immediato nel preservare la vista delle persone a rischio. Però il lavoro per combattere il tracoma ha richiesto la creazione di partnership innovative, che contribuiranno a garantire che le persone più lontane ed emarginate non vengano lasciate indietro man mano che vengono rafforzati i servizi sanitari, [che divengono sempre] più completi.

Fonti principali: WHO, IAPB

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