Innanzi tutto, può dare abbagliamento, con visione momentaneamente offuscata e lacrimazione.
In pratica quei disturbi che chiamiamo fotofobia e che possono variare da persona a persona.
Non si deve mai fissare il sole! I suoi potenti raggi possono addirittura danneggiare la macula (parte centrale della retina) in maniera permanente: è la maculopatia, che capita specialmente durante le eclissi solare, se si fissa il sole senza protezione.
A volte, se c’è un’eccessiva presenza di radiazioni ultraviolette, si può avere un’infiammazione della retina (cheratite attinica) con forte dolore, bruciore e incapacità a tenere l’occhio aperto.
Le alte temperature estive possono causare disidratazione, cioè perdita eccessiva di acqua da parte del nostro corpo.
Per questo è opportuno bere frequentemente e a piccoli sorsi: soprattutto acqua, magari evitando bibite molto zuccherine e soprattutto gelate. È bene non assumere alcolici. Gli occhi risentono molto di uno scarso apporto di acqua, quando cioè si crea una disidratazione. Innanzitutto, il caldo crea una maggiore evaporizzazione delle lacrime. Si hanno allora i fastidi, come bruciore, sensazione di sabbia, fotofobia. Soprattutto chi soffre già di “occhio secco” deve avere a disposizione un collirio a base di lacrime artificiali. Inoltre, la disidratazione può accentuare la visione delle cosiddette “ragnatele” o “mosche volanti” (miodesopsie), specialmente quando si guarda il cielo. Sono corpi mobili che navigano in quella sorta di gelatina che riempie l’occhio, chiamata corpo vitreo.
Qualora comparissero improvvisamente – e questo d’estate può accadere – è bene recarsi prontamente a visita oculistica.
Anche nel caso che si è al chiuso e si usano i condizionatori d’aria non in maniera appropriata, si possono avere i disturbi di occhio secco.
Con cautela. Il loro utilizzo in spiaggia può essere poco maneggevole: le lenti infatti vanno rimosse prima di fare il bagno e vanno indossate nuovamente con le mani pulite, facendo attenzione a non sporcarle con la sabbia.
Se possibile, è meglio preferire gli occhiali quando si va in spiaggia. Altrimenti, si raccomanda l’utilizzo di lenti a contatto usa e getta, che possono essere tenute durante il bagno e gettate via appena usciti dall’acqua. In tal modo si riduce il rischio di infezioni della cornea, che possono portare gravi danni all’occhio.
Non fa male, a meno che non si soffra di infiammazioni o arrossamenti oculari.
Comunque, dato che il sale del mare e il cloro della piscina potrebbero essere irritanti, si possono utilizzare una maschera o degli occhialini.
Non bisogna mai strofinarsi gli occhi, soprattutto se è entrata la sabbia oppure un altro corpo estraneo. Invece bisogna risciacquarli in abbondanza con acqua dolce ed asciugarli delicatamente. La stessa cosa va fatta se la cremasolare è entrata negli occhi.
Se i disturbi persistono è opportuno fare una visita oculistica.