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L’OCULISTA RISPONDE - DISCUSSIONE

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Cortisone post PRK

Discussione avviata da Oettam il 11 dicembre 2022

Gentili Dottori,

volevo porre alcuni miei dubbi sulla terapia che mi è stata prescritta dopo intervento PRK. La mia vista alla rimozione della lentina era già 10/10 su occhio. Da quanto mi sembra di aver capito è necessario usare il cortisone in quanto evita l’insorgenza di haze e evita che l’occhio ritorni miope. Ma il cortisone crea anche problemi, magaricon l’uso in tempi diversi in base a ogni persona. Perciò mi chiedo: non sono troppi 36 giorni di collirio, con una goccia 4 volte al giorno? Dopo questo tempo avrò la visita di controllo. Più che altro mi viene il dubbio che sia possibile il mio occhio guarisca prima, e magari potrebbe essere utile una visita di controllo a metà di questi 36 giorni. Sbaglio?

risposta dell'oculista

Cortisone post PRK

Risposta di Oculista

Scritto il 12 dicembre 2022

Gentile utente,
in effetti il cortisone sarebbe utile "scalarlo" pian piano effettuando magari una visita di controllo dopo 15-20 giorni dall’intervento, a giudizio insindacabile del suo Chirurgo Oculista.
Cordiali saluti,
IAPB ITALIA ONLUS

Cortisone post PRK

Risposta di Oettam

Scritto il 12 dicembre 2022

Buongiorno, immaginavo. La prima visita l’ho avuta a 7 giorni dall’intervento, giorno in cui ho rimosso la lentina. Poi ora la avrei a 36 giorni da questa. Se è importante me la faccio anticipare. Inoltre, consigliate di aspettare 5 minuti dopo il cortisone per mettere le lacrime? O è troppo poco tempo? Grazie

risposta dell'oculista

Cortisone post PRK

Risposta di Oculista

Scritto il 12 dicembre 2022

Gentile utente,
ripeto che è a giudizio del suo Medico Oculista, però potrebbe essere utile anticipare. Tra l’instillazione del collirio cortisonico e le lacrime artificiali faccia passare più tempo, almeno 15-20 minuti.
Cordiali saluti,
IAPB ITALIA ONLUS

Cortisone post PRK

Risposta di Oettam

Scritto il 12 dicembre 2022

Vi ringrazio molto per il rapido supporto. Sentirò il Dottore. A questo punto rimango un po’ confuso, perchè nel foglio del mio intervento c’era scritto di aspettare 5 minuti da uno all’altro… Immaginavo che le lacrime potessero “lavare” i precedenti colliri, ma come mai questa differenza? Immagino tra colleghi abbiate scuole di pensiero diverse. Magari aspetterò qualche minuto in più per sicurezza. A questo punto chiedo per curiosità, se è una domanda di non complessa risposta: cosa comporta un non utilizzo del cortisone dopo questo intervento? (o se viene usato ma “lavato” via)

risposta dell'oculista

Cortisone post PRK

Risposta di Oculista

Scritto il 13 dicembre 2022

Gentile utente,
il collirio cortisonico, grazie alla sua eccellente azione antinfiammatoria, aiuta il processo di guarigione/cicatrizzazione della cornea. Importante, ovviamente, è anche l’instillazione del lubrificante, per mantenere la superficie oculare sempre ben idratata, contrastare i disturbi da occhio secco e rinforzare l’epitelio corneale. Non si preoccupi, non ha “lavato” via il collirio, ma giusto per favorire un miglior assorbimento di tutti i farmaci, attenda un po’ di più tra una somministrazione e l’altra.

Cordiali saluti,
Iapb Italia onlus.

Cortisone post PRK

Risposta di Oettam

Scritto il 13 dicembre 2022

Vi ringrazio. Ho un’ultima domanda, per cercare un altro parere che mi può essere comunque utile anche solo per capire. Seguirò ovviamente la prescrizione del mio medico oculista. Anche secondo voi può essere giusta una terapia di 4 gocce al giorno per un mese di cortisone, anche se l’occhio a 7 giorni ha cicatrizzato bene e solo un minimo difetto è stato corretto con l’operazione? (-0,75). Non capisco perchè a questo punto, visto che il rischio haze è quasi nullo con il mio difetto e l’occhio sia guarito bene, io abbia la stessa prescrizione di chi magari ha corretto difetti importanti e aveva una guarigione più lenta dopo alcuni giorni.

risposta dell'oculista

Cortisone post PRK

Risposta di Oculista

Scritto il 13 dicembre 2022

Gentile utente,
deve seguire la terapia prescritta dal suo oculista. Il trattamento farmacologico non varia in base alla tecnica laser utilizzata o all’entità del vizio refrattivo corretto, ma viene impostato dallo specialista secondo una sua valutazione clinica del singolo paziente.

Cordiali saluti,
Iapb Italia onlus.

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