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L’OCULISTA RISPONDE - DISCUSSIONE

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vista dopo lasik e autorefrattometro

Discussione avviata da paolo65 il 27 ottobre 2017

salve, qualche mese fa sono stato operato di lasik
partendo da -7.25 di miopia sul destro -6.75 sul sinistro -2.25 di astigmatismo sul dx e -2.50 sul sx

circa un mese fa sono andato a fare visita oculistica presso un secondo centro
mi ha misurato la vista con autorefrattometro con questi risultati

DESTRO
S C A
+0.00 +0.50 34
+0.25 -0.50 123
+0,00 +0,25 33
+0,00 + 0,50 33

Sinistro
S C A

+0,25 +0,00
+0,25 +0,00
+0,25 +0,00
+0,25 +0,00

successivamente mi hanno messo delle gocce per controllare il fundus oculis e dopo mezzora mi hanno rimisurato con questi valori

Destro
S C A
+1.25 +0.50 29
+1.25 +0.50 30
+1.25 +0.50 29
+1,25 +0,50 29

sinistro

+1,50 +0,25 177
+1,50 +0,25 175
+1,75 +0,25 171
+1,50 +0,25 175

i dati veri sono quelli della seconda misurazione?
se si, sono stato iper corretto?
questo secondo oculista mi ha detto che vedo cmq 9 decimi e la vista va bene ma io ho frequenti mal di testa.ho letto che l’ipermetropia causa mal di testa.

per favore datemi il vostro parere e indicatemi cosa fare se secondo voi è veramente quella la causa del mal di testa o altro grazie mille

risposta dell'oculista

vista dopo lasik e autorefrattometro

Risposta di Oculista

Scritto il 3 novembre 2017

Gentile Utente
In relazione ai dati riportati dall’autorefrattometro in miosi (prima dell’instillazione del collirio per dilatare la pupilla) la sua refrazione sembrerebbe essere vicina all’emmetropia (stato per cui sembrerebbe non necessario l’utilizzo di lenti correttive per la visione per lontano).
I dati provenienti dalla seconda misurazione in midriasi (dopo l’utilizzo del collirio e quindi dopo la dilatazione della pupilla) confermano i primi dati. I valori diversi che lei ha notato sono dovuti essenzialmente allo stato di midriasi in cui lei si trovava durante la seconda misurazione.
Se la cefalea dovesse perdurare le consiglio di rieffettuare una visita oculistica , valutando l’eventuale necessità di lenti correttive, e di effettuare altri accertamenti di diversa natura per indagare sulle diverse cause del suo disturbo, non sempre di natura visiva.

Cordiali saluti,
IAPB Italia onlus

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