Il rischio di astigmatismo, ipermetropia e miopia è 3,5 volte superiore. Studio trentino condotto su oltre 14mila bambini
25 settembre 2017 – I bambini nati da madri con età pari o superiore a 45 anni hanno una probabilità 3,5 volte più alta di sviluppare un vizio di refrazione: astigmatismo, ipermetropia e miopia. È quanto si legge in uno studio condotto in provincia di Trento su oltre 14mila bambini di 4 anni d’età [frequentanti il secondo anno delle scuole materne]], in via di pubblicazione sulla rivista [Oftalmologia Sociale [[Riferimento bibliografico: Silvano Piffer, Riccardo Pertile, Lucia Bombarda, Cristina Trettel, “Fattori perinatali nelle patologie oculari identificate con screening ortottico prescolare”, Oftalmologia Sociale, n. 4 del 2017. Gli autori lavorano presso l’Azienda provinciale per i Servizi Sanitari di Trento]].
Complessivamente, scrivono gli autori, “il 6,4% dei casi è risultato affetto da almeno un vizio di refrazione, con l’astigmatismo che risulta la condizione più frequente (5,1%). La prevalenza dell’ambliopia è pari all’1,8% dei bambini visitati”.
Dunque anche il cosiddetto occhio pigro – che può causare danni irreversibili per il mancato sviluppo della zona cerebrale che controlla la visione dell’occhio che non lavora – deve essere diagnosticato e trattato per tempo (in genere con un semplice bendaggio dell’occhio migliore [[quest’azione porta l’occhio pigro a riattivarsi]]).
In conclusione, nello studio scientifico di prossima pubblicazione si legge:
Lo screening ortottico prescolare costituisce una pratica evidence based [basata sull’evidenza sperimentale, ndr] per una precoce identificazione ed un ottimale trattamento dell’ambliopia che rappresenta la principale causa di compromissione del visus in età evolutiva.
Fonte: Oftalmologia Sociale