Alcune regole da seguire per accompagnare i propri figli in un percorso di salute visiva.
- I bambini – se non manifestano nessun problema particolare – devono essere sottoposti a una visita oculistica almeno nei seguenti momenti della vita: alla nascita, entro un anno d’età, quando hanno circa 3 anni e attorno ai 4-5 anni (comunque prima che inizino a frequentare le scuole primarie). Già in periodo neonatale devono essere sottoposti a un esame chiamato “test del riflesso rosso”. Poi è importante proseguire sempre con visite oculistiche periodiche.
- Se l’oculista ha prescritto l’utilizzo di occhiali, i genitori sono tenuti a controllare che il bambino li indossi nei tempi e nei modi indicati dal medico.
- Bisogna notare o chiedere al proprio figlio/a se vede meno con un occhio rispetto all’altro. Può tendere a strizzare un occhio, ad avere un fastidio eccessivo alla luce (fotofobia), ad assumere un atteggiamento viziato del capo (ruotato dal lato dell’occhio che vede meglio) o infastidirsi se la visione dell’occhio migliore viene ostacolata, ad esempio mettendovi una mano davanti. In questi casi occorre farlo valutare da un oculista per controllare se sia necessario correggere un eventuale difetto visivo (come ipermetropia, miopia e astigmatismo) o se sia presente un problema oculare di altro tipo.
- È importante controllare che gli occhi del bambino siano in asse: anche un piccolo strabismo può nascondere un difetto di vista che deve essere corretto.
- Bisogna insegnare ai propri figli che l’igiene personale è importante anche per gli occhi, soprattutto se si usano lenti a contatto (che vanno toccate solo con le mani pulite e asciutte).
- Durante il gioco occorre controllare che i bambini non utilizzino oggetti piccoli e appuntiti, che potrebbero essere pericolosi. Inoltre, fate attenzione che non giochino con liquidi e sostanze irritanti o dannose per gli occhi.
- Se avete animali in casa assicuratevi che il bambino non si metta le dita negli occhi dopo averci giocato.
- Verificate che il bambino non strizzi le palpebre per vedere meglio da lontano (ad esempio, quando guarda la televisione) e che non assuma posture anomale durante la lettura e le altre attività visive: in questo caso fatelo visitare da un medico oculista. Comunque, dovrebbe essere sempre sottoposto periodicamente a controlli oculistici.
- Se il bambino accusa mal di testa e/o ha frequentemente le palpebre e le ciglia ricoperte di secrezione, ha gli occhi rossi e lacrimosi, se manifesta particolari difficoltà a scuola o nello studio correlati a problemi visivi, allora fatelo visitare da un oculista.
- Quando guardate le foto del vostro bambino scattate col flash, se è presente il riflesso rosso dell’occhio non allarmatevi (è normale), mentre invece è molto importante fare una valutazione oculistica se notate che la sua pupilla è bianca.
N. B. Tra i più comuni problemi oculari dei bambini ci sono i cosiddetti difetti refrattivi, oltre a patologie quali lo strabismo e l’occhio pigro (ambliopia). Il vizio rifrattivo più frequente è l’ipermetropia: i piccoli che ne sono affetti vedono meglio da lontano, ma hanno problemi a mettere a fuoco da vicino (ad esempio durante la lettura). Però possono anche avere un astigmatismo (i contorni degli oggetti appaiono sfumati) o una miopia (visione sfocata da lontano). I genitori devono stare attenti agli atteggiamenti e alle posture dei propri figli; anche frequenti mal di testa possono essere un campanello d’allarme. Comunque una visita oculistica periodica è vivamente consigliata.