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diagnostica glaucoma

Come si diagnostica il Glaucoma?

Alla scoperta del Glaucoma e degli strumenti per la diagnosi della malattia che è la seconda causa di cecità al mondo

L’unico modo per comprendere se si è affetti da glaucoma è sottoporsi ad una visita oculistica completa. Il Glaucoma, infatti, è una malattia silenziosa che fa percepire la sua presenza solo quando è ormai diventato irreversibile.

È bene ricordare che esistono diverse tipologie di Glaucoma:

Glaucoma cronico ad angolo aperto: è la forma più frequente, circa l’80% dei casi, e si sviluppa lentamente e in modo inizialmente asintomatico; per questo, ci si rende conto di essere malati solo quando il danno al nervo ottico è già avvenuto;

Glaucoma acuto ad angolo chiuso: un improvviso aumento della pressione intraoculare viene causato da un’occlusione dell’angolo irido-corneale. È una forma molto grave e se non curato tempestivamente porta alla cecità in tempi molto brevi. I sintomi principali sono l’offuscamento della vista, la comparsa di aloni anomali attorno alle luci, dolore oculare violento, nausea e vomito;

Glaucoma congenito: in questa forma della patologia il sistema di drenaggio è malato sin dalla nascita e per questo motivo aumenta la pressione oculare. I bambini affetti presentano fotofobia e una lacrimazione eccessiva, nonché un aumento delle dimensioni degli occhi e la cornea opaca.

Ma come avviene la diagnosi?

Durante la visita oculistica i parametri da controllare sono essenzialmente questi:

Pressione intraoculare: il paziente viene invitato ad appoggiare mento e fronte sugli appositi sostegni della lampada a fessura, dopo di che l’oculista avvicina alla cornea il tonometro, ossia lo strumento che permette di verificare le variazioni della pressione interna degli occhi. Esistono diversi tipi di tonometro: quello a soffio,che rileva automaticamente il valore della pressione intraoculare, emettendo un soffio di aria sulla cornea del paziente che, nel frattempo, deve mantenere l’occhio completamente aperto per circa 15 secondi il tonometro di Goldmann e quello di Pascal esercitano invece una lievissima forza sulla cornea, mentre il paziente guarda il cono davanti a sé illuminato da una luce azzurra.

Campo visivo: attraverso la perimetria computerizzata si può misurare la sensibilità delle diverse zone della retina, permettendo di identificare precocemente i danni e di valutare l’efficacia della terapia;

L’aspetto del nervo ottico:  con l’oftalmoscopio il nervo ottico può essere osservato direttamente dallo specialista, durante l’esame del fondo oculare: nel caso del glaucoma si evidenzia un aumento della cosiddetta escavazione papillare.

Valutazione del disco ottico: si può eseguire attraverso l’utilizzo di metodi innovativi quali il CSLO (Confocal laser ophthalmoscopy ossia oftalmoscopia laser confocale), l’SLP (Scanning laser polarimetry ossia la polarimetria a scansione laser) e l’OCT (Optical Coherence Tomography ovvero la tomografia a coerenza ottica). Si tratta di esami semplici da effettuare (non invasivi) che consentono uno studio dettagliato del disco ottico e dello strato delle fibre nervose retiniche (RNFL).

Il Glaucoma, se non curato in tempo, può bruciare la tua vista, proprio come un uovo viene carbonizzato in padella se non cucinato con cura e attenzione costante.

Questa è la Settimana Mondiale del Glaucoma e numerose iniziative sono attive in diverse piazze d’ Italia.

Per maggiori informazioni e per scoprire il luogo a te più vicino, clicca qui.

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