fbpx Skip to content
bulbo_oculare-ricostruzione_virtuale.jpg

AMD, troppe le mancate diagnosi

Negli Usa la degenerazione maculare legata all’età non viene individuata in un occhio malato su quattro

amd-avanzata-simulazione_visione-scotoma-photospipd02c442b4735b046ba2cdd901535c9e3.pngIn un occhio retinopatico su quattro non viene scoperta. Parliamo della degenerazione maculare legata all’età (AMD), la prima causa di perdita della vista nei Paesi benestanti, che dopo i 55 anni può colpire il centro della retina (macula). Il campanello d’allarme arriva da uno studio pubblicato su JAMA Ophthalmology.

Risultati dello studio

Hanno partecipato alla ricerca – condotta negli Stati Uniti dall’Università dell’Alabama – 644 persone con un’età media di quasi 69 anni e mezzo. Complessivamente non risultavano avere AMD tre occhi su quattro (75,2%). In 320 occhi su 1288, invece, la degenerazione era subdolamente presente. In molti di essi sono stati osservati accumuli retinici chiamati drusen [[depositi extracellulari di scarto: si tratta di molecole ricche di grassi e colesterolo che si formano a livello della membrana di Bruch (sotto l’epitelio pigmentato retinico)]], iperpigmentazione retinica (10%) o ipopigmentazione (13,4%).

Più sottovalutazione tra gli anziani

bulbo_oculare-ricostruzione_virtuale-photospip5b09928aa4725981047a60ffc691d89a.jpgL’AMD non risultava diagnosticata soprattutto tra i più anziani, in persone con un livello d’istruzione basso e nei maschi: circa il 25% degli occhi sembravano avere una macula sana, ma in realtà non lo era, com’è poi risultato evidente facendo un esame più approfondito del fondo a pupilla dilatata.

In totale il 30% degli occhi per cui non era stata formulata una diagnosi di degenerazione maculare legata all’età mostrava già grandi drusen che, concludono i ricercatori, “sarebbero state trattabili con integratori alimentari” se diagnosticate per tempo. Quindi i ricercatori americani auspicano l’applicazione, da parte dei centri oftalmologici, di migliori strategie per individuare precocemente l’AMD.

Fonte: Jama Ophthalmology

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su linkedin
LinkedIn