Negli Usa la degenerazione maculare legata all’età non viene individuata in un occhio malato su quattro
In un occhio retinopatico su quattro non viene scoperta. Parliamo della degenerazione maculare legata all’età (AMD), la prima causa di perdita della vista nei Paesi benestanti, che dopo i 55 anni può colpire il centro della retina (macula). Il campanello d’allarme arriva da uno studio pubblicato su JAMA Ophthalmology.
Risultati dello studio
Hanno partecipato alla ricerca – condotta negli Stati Uniti dall’Università dell’Alabama – 644 persone con un’età media di quasi 69 anni e mezzo. Complessivamente non risultavano avere AMD tre occhi su quattro (75,2%). In 320 occhi su 1288, invece, la degenerazione era subdolamente presente. In molti di essi sono stati osservati accumuli retinici chiamati drusen [[depositi extracellulari di scarto: si tratta di molecole ricche di grassi e colesterolo che si formano a livello della membrana di Bruch (sotto l’epitelio pigmentato retinico)]], iperpigmentazione retinica (10%) o ipopigmentazione (13,4%).
Più sottovalutazione tra gli anziani
L’AMD non risultava diagnosticata soprattutto tra i più anziani, in persone con un livello d’istruzione basso e nei maschi: circa il 25% degli occhi sembravano avere una macula sana, ma in realtà non lo era, com’è poi risultato evidente facendo un esame più approfondito del fondo a pupilla dilatata.
In totale il 30% degli occhi per cui non era stata formulata una diagnosi di degenerazione maculare legata all’età mostrava già grandi drusen che, concludono i ricercatori, “sarebbero state trattabili con integratori alimentari” se diagnosticate per tempo. Quindi i ricercatori americani auspicano l’applicazione, da parte dei centri oftalmologici, di migliori strategie per individuare precocemente l’AMD.
Fonte: Jama Ophthalmology