Nuovi master alla Sapienza e corso di specializzazione al Gemelli

Operazione di cataratta

Operazione di catarattaNuovi master alla Sapienza e corso di specializzazione al Gemelli Vertono sulla cataratta, la riabilitazione visiva, l’ipovisione e sulle patologie vitreo-retiniche. Si rivolgono ai medici 9 novembre 2010 – Tre nuovi master in oculistica alla prima università statale di Roma e un corso di specializzazione presso il Policlinico A. Gemelli. Presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia della Sapienza (Dipartimento Organi di Senso) si svolgeranno, nell’anno accademico 2010-11, tre corsi che verteranno, rispettivamente, sulla chirurgia della cataratta (Prof. E. M. Vingolo), sulla riabilitazione visiva del paziente ipovedente affetto da rare malattie oculari (Prof. R. Grenga) e sulla diagnosi delle patologie vitreo-retiniche (Prof. C. Balacco). In tutti i casi i medici si potranno iscrivere al master di primo livello entro il 13 dicembre 2010. Un altro corso, ma questa volta di perfezionamento, verrà tenuto invece presso il Gemelli di Roma e verterà sull’ipovisione e la riabilitazione visiva (Prof. E. Balestrazzi); in questo caso l’iscrizione andrà inviata entro il 17 dicembre.La cataratta – si legge nel bando del corso tenuto dal Prof. Vingolo dell’Università Sapienza – secondo una statistica dell’O.M.S., è la più frequente causa di cecità dei nostri tempi. Nel corso degli anni sono state proposte numerose tecniche di estrazione della cataratta, ma a tutt’oggi la tecnica filosoficamente è uguale a quella di trecento anni fa. La differenza più importante è data dalla tecnologia che con l’avvento della tecnologia in microscopia (microchirurgia) ha consentito l’effettuazione dell’intervento con incisioni sempre più piccole, passando dai 12-14 mm. della tecnica intracapsulare al millimetro e otto delle tecniche attuali. In tal modo – prosegue il testo del bando – i tempi di esecuzione dell’intervento si sono ridotti e si ha una riabilitazione immediata del paziente. Il miglioramento delle tecniche ha ridotto notevolmente il numero delle complicanze a carico dei pazienti. Il Master offre un aggiornamento progressivo delle nuove tecniche chirurgiche, sui nuovi modelli delle lenti intraoculari e potrebbe fornire spunti per una migliore soluzione di casi complessi”. Per consultare i bandi dei master all’Università Sapienza di Roma clicca qui (info tel. 06 49975305). Per consultare il bando del corso di Perfezionamento presso il Policlinico A. Gemelli clicca qui. Ultimo aggiornamento: 15 novembre 2010.

Il Sole 24 Ore-Sanità

Il Sole 24 Ore-Sanità 2-8 novembre 2010, p. 16 “Priorità prevenzione per gli occhi dei più piccoli“ Prof. C. Balacco Vicepresidente dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus

Terapia a base di luce per i disordini dell’umore

Terapia a base di luce i per disordini dell’umoreUn’équipe internazionale sostiene che il colore può incidere sullo stato d’animo 2 novembre 2010 – Che i colori influenzino l’umore era una tesi in voga particolarmente nell’Ottocento: già Goethe lo sostenne in una sua opera. Ora però una rigorosa ricerca scientifica recupera questa teoria per dimostrarne la fondatezza: lo hanno fatto ricercatori delle Università di Liegi, di Ginevra e del Surrey (Uk), che hanno pubblicato a fine ottobre uno studio su PNAS on-line.Ippocampo (evidenziato in rosso) “Abbiamo ipotizzato – scrivono i ricercatori – che la luce potesse influenzare fortemente anche le emozioni e abbiamo verificato se brevi esposizioni modulassero le risposte emotive del cervello”. Ebbene, ricorrendo alla risonanza magnetica funzionale per immagini – che mostra l’attività del cervello in ‘diretta’ – si è visto che la luce blu (rispetto a quella verde) aumenta le risposte a stimoli emotivi nell’area della corteccia temporale deputata alla vocalità e stimola l’attività dell’ippocampo. Con l’esposizione alla luce blu la connettività tra l’amigdala e l’ipotalamo è migliorata. L’esperimento è stato condotto su 17 volontari sani di età compresa tra i 20 e i 26 anni (ovviamente non daltonici ); ma questa ricerca richiederà ora ulteriori approfondimenti. Referenza originale: “Spectral quality of light modulates emotional brain responses in humans”, G. Vandewalle, S. Schwartz, D. Grandjean, C. Wuillaume, E. Balteau, C. Degueldre, M. Schabus, C. Phillips, A. Luxen, D. J. Dijk, and P. Maquet, PNAS published ahead of print October 25, 2010, doi:10.1073/pnas.1010180107 Teoria del colori, Tubinga, 1810.

Fonte principale: PNAS

Ciechi più veloci nel tatto

Barra Braille

Barra BrailleCiechi più veloci nel tatto Lo studio è stato pubblicato su The Journal of Neuroscience: minori i tempi di elaborazione 2 novembre 2010 – I ciechi dalla nascita hanno una ‘marcia in più’ a livello tattile: sono più veloci a elaborare gli stimoli rispetto ai normodotati. Lo attesta una nuova ricerca scientifica pubblicata sul Journal of Neuroscience sulla velocità di lettura con la barra Braille, uno strumento che – collegato con un computer – rappresenta in rilievo i caratteri tattili mediante delle piccole asticelle che emergono da una griglia. Gli autori dello studio hanno testato le abilità tattili di 89 vedenti e di 57 ciechi. Ai volontari è stato chiesto, usando i polpastrelli, di discernere i punti da cui sono composti i caratteri Braille, che possono anche vibrare. Le 22 persone cieche dalla nascita hanno dimostrato di avere capacità superiori sia rispetto a chi aveva perso la vista che alle persone che vedevano bene. “Le nostre scoperte rivelano – ha dichiarato Daniel Goldreich (McMaster University, Canada) – che un sistema di adattamento del cervello alla mancanza della vista è quello di accelerare il senso del tatto”. Infatti, ha concluso il ricercatore, “la capacità di elaborare rapidamente le informazioni non visive migliora probabilmente la qualità della vita dei non vedenti che si affidano in misura straordinaria ai sensi non visivi”.

Fonti: Society for Neuroscience, The Journal of Neuroscience.