Creato un modello genetico dei recettori retinici

Diabete: retina malata

Diabete: retina malataCreato un modello
genetico dei recettori retinici
Serve per studiare la retinopatia diabetica

2 ottobre 2008 – La battaglia contro la cecità non deve
finire in un vicolo cieco. Per questo vengono condotte ricerche che possono
dare risultati indispensabili per il progresso delle cure medico-oculistiche. ù
questo il caso di uno studio condotto dall’Università dell’Oklahoma (Usa), dove
è stato ricreato un modello della retina utilizzando tecniche genetiche.

Lo scopo è
quello di studiare come il diabete incida sulla salute oculare: si può
diventare ciechi aIl diabete va tenuto sotto controllo causa della retinopatia diabetica se la malattia non viene
diagnosticata e curata per tempo. I ricercatori sanno che i recettori
dell’insulina – sostanza che nei casi più gravi viene somministrata
artificialmente – funzionano male nei diabetici, ma non è chiaro il motivo per
cui questo avvenga.

I ricercatori stanno concentrando la loro attenzione sui recettori dell’insulina che
si trovano nei bastoncelli, fotorecettori retinici impiegati soprattutto nella visione con poca luce e in
quella laterale nonché per vedere oggetti in movimento.

“Speriamo –
ha affermato l’oculista
Raju Rajala dell’Università dell’Oklahoma – di condurre test su sostanze farmacologiche e terapeutiche per
verificare se possano allungare la vita dei recettori e, quindi, ritardare o
prevenire la cecità. Queste terapie possono comprendere l’assunzione di
compresse o una terapia genica per riattivare i recettori”.

Fonte:
Eureka su National Eye Institute e National
Institutes of HealthStudio
originale pubblicato su:
the Journal of Biological Chemistry

Numero
Verde di assistenza oculistica (tutte le mattine dei giorni feriali, dalle 10
alle 13). Risponde un medico oculista se si scrive anche nel forum del sito della IAPB Italia
onlus
.
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Quando l’alcol va tenuto d’occhio

Calice di vino

Calice di vino Quando l’alcol va tenuto d’occhio é uno dei principali rischi per la guida: riduce il campo visivo e la capacità di percepire oggetti in movimento 1 ottobre 2008 – I livelli di alcol vanno sempre tenuti d’occhio: un bicchiere in più o in meno può fare la differenza tra un incidente automobilistico e una guida in condizioni di sicurezza (per i consigli utili clicca qui). Lo sapevate, ad esempio, che può essere sufficiente mezzo calice di vino rosso per superare i limiti di legge? Oppure che se si beve in eccesso si restringe il campo visivo oltre e si annebbia la vista? Che è meglio assumere alcol durante i pasti? è noto che la tolleranza all’alcol varia a seconda del peso, del sesso e dell’assunzione a stomaco pieno o vuoto: dal mese scorso è obbligatorio esporre nei locali le tabelle ministeriali. Tra gli 0,5 e gli 0,8 grammi di alcol per litro di sangue il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture segnala che si verifica una pericolosa “riduzione della capacità di individuare oggetti in movimento e della visione laterale ”. Questo avviene perché, quando ci si sente brilli o addirittura ubriachi non si è verificato solo uno ‘scombussolamento’ dei neuroni del cervello, ma anche di quelli del nervo ottico e della retina. In linea di massima l’alterazione provocata dallo stato di ebbrezza è reversibile; però gli effetti possono essere molto pericolosi se ci si mette alla guida, col rischio – tra l’altro – di incorrere in sanzioni pecuniarie e penali. Indicativamente il limite di mezzo grammo di etanolo per litro di sangue è equivalente a 330 cc di birra (una bottiglia), a mezzo calice di vino (125 cc), a 80cc di vini liquorosi e aperitivi e a mezzo bicchiere di digestivi o superalcolici (40cc), mentre se si superano i 2/3 di bicchiere di spumante o champagne si può infrangere il codice. Per farsi un’idea se Galleriasi è a digiuno può essere sufficiente una sola birra per superare il tasso alcolemico consentito. Un uomo che pesi 70 chili, ad esempio, non deve bere una doppio malto senza aver mangiato e poi mettersi al volante; stesso discorso vale per una donna di 45 chili che, sempre a stomaco vuoto, voglia guidare dopo aver bevuto una birra normale. Visto però che gli effetti dell’alcol sull’organismo cambiano a seconda delle condizioni e delle caratteristiche fisiche, per essere sicuri di non superare la fatidica soglia si può ricorrere a un etilometro. Oppure si può impiegare un metodo più drastico, come si fa da tempo in Paesi come la Germania: se si è in gruppo chi si metterà alla guida non tocca il bicchiere con l’alcol.

Link utili: Tabelle del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture: A e B