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Vasi retinici ristretti, più rischi di glaucoma

Se il calibro dell’arteriola della retina si riduce si è più soggetti alla malattia che può danneggiare il nervo ottico

tonometria_umo_iapb_italia_onlus-galleria-photospipc784de273100e8d49aeb80330a8c4b03.jpg2 gennaio 2013 – I vasi della retina vanno tenuti d’occhio. Se l’arteriola retinica si restringe aumenta, tra l’altro, il rischio di glaucoma. A questa conclusione sono pervenuti ricercatori americani che hanno esaminato 3654 persone, di cui il 67% (2461 persone) sono state controllate dopo 5 e/o 10 anni. A tutte è stata scattata una foto del fondo oculare.

Grazie al computer si è potuto poi effettuare un accurato confronto del calibro dei vasi retinici: si è notata una correlazione tra il loro ridotto diametro e l’incremento dell’incidenza del glaucoma ad angolo aperto (la forma più comune della malattia).

Dopo 10 anni si è visto che in 104 occhi (82 persone) la pressione era aumentata, mettendo a rischio la salute del nervo ottico e l’ampiezza del campo visivo (che si può restringere fino ad avere una visione tubulare). Secondo i ricercatori, che hanno pubblicato il loro studio sulla celebre rivista Ophthalmology, “le misurazioni effettuate col computer del calibro dei vasi retinici possono essere utili per identificare le persone che corrono un maggiore rischio di sviluppare il glaucoma”.

Riferimento bibliografico: Ryo Kawasaki, Jie Jin Wang, Elena Rochtchina, Anne J. Lee, Tien Yin Wong, Paul Mitchell et al., “Retinal Vessel Caliber Is Associated with the 10-year Incidence of Glaucoma: The Blue Mountains Eye Study”, January 2013, Ophthalmology (Vol. 120, Issue 1, Pages 84-90)

Fonti: Ophthalmology, American Academy of Ophthalmology

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