Studio condotto sugli sport più praticati Oltreoceano: oltre 120 mila le persone coinvolte

La situazione in Italia
Secondo uno studio precedente condotto presso l’Università Sapienza di Roma, sorprendentemente il primo ambiente in cui ci si infortuna a livello oculare è quello domestico, a cui seguono il mondo del lavoro e gli incidenti stradali. Dopo le mani i e piedi, gli occhi sono la terza parte del corpo più colpita. Tra le cause dirette si rilevano con una certa frequenza le pallonate; il calcetto, ad esempio, è tra le principali fonti di traumi sportivi (anche le arti marziali non sono da sottovalutare), buona parte dei quali sono prevenibili indossando occhialini protettivi. Persino una pallina da tennis, se indirizzata incautamente contro una persona ad alta velocità, può provocare – seppur raramente – lo scoppio del bulbo oculare. [[I traumi vengono riscontrati anche in seguito di aggressioni. Persino le cadute possono provocarli, soprattutto tra le persone anziane. Inoltre, in occasione delle festività – soprattutto durante il periodo del Capodanno – è molto pericoloso lo scoppio prossimo di petardi o stappare le bottiglie di spumante in modo distratto, senza prendere le opportune precauzioni (ad esempio metterendo un panno sopra la bottiglia e non puntarla verso le persone). Infine possono avvenire traumi oculari in seguito a incidenti stradali, in particolare se il bulbo viene a contatto con frammenti metallici o di vetro oppure se il capo urta violentemente contro il volante (evenienza rara in chi indossa la cintura)]].