Un videogame contro l’occhio pigro Lo ha realizzato un’università scozzese. La diagnosi precoce resta però l’arma principale 17 aprile 2012 – Videogiocare troppo può fare male, ma in qualche caso può avere persino un effetto terapeutico. È il caso di un videogame programmato da un’università scozzese: la Caledonian University di Glasgow ha messo a punto infatti un gioco simile a Tetris che, almeno nei bambini, consentirebbe di riattivare l’occhio pigro (ambliope). L’intento è quello di invogliare i piccoli a essere assidui nella terapia che, in diversi casi, può prevedere anche il bendaggio dell’occhio sano per far lavorare quello non attivo. Naturalmente non è sufficiente un videogame per spingere un occhio a lavorare; tuttavia potrebbe, almeno in linea di principio, aiutare nella terapia. Fondamentale è però che i piccoli siano seguiti da un oculista che potrà decidere, a seconda dei casi, di fare specifici esercizi o addirittura ricorrere al rimedio tradizionale (bendare l’occhio dominante). Se non si cura l’ambliopia da piccoli c’è il concreto rischio che non si sviluppino correttamente le aree cerebrali deputate alla visione; dunque è importante prevenire sin dalla più tenera età problemi più seri che si possono presentare da adulti.
Fonte: BBC (vedi video)