Dà buoni risultati: nuovo studio condotto dalla Cardiff University su 67 persone
Gli ipovedenti apprezzano la riabilitazione visiva a domicilio e ottengono buoni risultati. Lo attesta un nuovo studio condotto in Inghilterra dalla Cardiff University.
Le persone che vedono pochissimo sono più a rischio di depressione, soffrono di riduzione della qualità della vita e possono cadere più facilmente per terra. Dunque il loro percorso riabilitativo è particolarmente delicato: l’ipovisione è molto difficile da gestire da soli. Per questo è fondamentale essere seguiti da specialisti che possono insegnare ad usare la parte ancora sana della retina (nel caso di una sua degenerazione), a orientarsi più facilmente e a rendersi più indipendenti.
Come si è svolta la ricerca
Durante la ricerca – pubblicata sulla rivista Trials – 67 partecipanti sono stati separati in due gruppi per sei mesi: metà di essi si sono recati a intervalli regolari in un centro d’ipovisione, mentre l’altra metà è stata regolarmente visitata a casa. Durante questi ultimi controlli è stata verificata la funzionalità visiva, l’illuminazione utilizzata, sono stati seguiti eventuali problemi emotivi, la capacità d’orientamento, di comunicazione, ecc. Il numero esatto di visite è stato stabilito dagli specialisti in riabilitazione.
Il professore Tom Margrain (Cardiff University) afferma:
Dato che l’ipovisione colpisce circa due milioni di persone in Gran Bretagna, è importante identificare i servizi di riabilitazione visiva che possono migliorare l’indipendenza e la qualità della vista di coloro che hanno subito una perdita visiva. Già sappiamo che la riabilitazione visiva è di beneficio per le persone ipovedenti […].
Circa il 70 per cento delle persone nel gruppo assistito a domicilio ha riferito di considerare le visite “di grande aiuto”.
Riabilitazione visiva teleassistita
Ci sono anche soluzioni ancora più innovative e avveniristiche: praticare una riabilitazione visiva a distanza mediante computer. Ad esempio il Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva di Roma sta studiando un protocollo che consentirà – una volta ricevuta una diagnosi e l’assistenza presso il Policlinico A. Gemelli (dove si trova il citato Centro per gli ipovedenti – di proseguire il programma riabilitativo da remoto (in teleassistenza di fronte al proprio pc, facendo esercizi specifici per la lettura e altro).
Link utile: Polo Nazionale
Fonti principali: Cardiff University, Trials