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Se i diabetici si trascurano

Secondo uno studio americano i giovani si sottopongono a una visita oculistica solo dopo sei anni

rd-foto_fondo_-_web.jpgL’allarme non è da sottovalutare. Molti giovani americani a cui è stato già diagnosticato il diabete si sottopongono a una visita oculistica mediamente solo dopo sei anni. Mettendo a rischio la loro vista. Si tenga conto che, in età lavorativa, la retinopatia diabetica è la prima causa di perdita della vista nei Paesi più sviluppati.

Diamo un’occhiata allo studio

Durante lo studio universitario pubblicato su JAMA Ophthalmology sono stati seguiti 12.686 giovani fino a 21 anni d’età a cui era stato appena diagnosticato il diabete (in misura pari al 65% il diabete di tipo 1, che richiede insulina, e del 42% di tipo 2 ovvero il diabete alimentare). Anche con la forma meno grave, bisognerebbe comunque sottoporsi periodicamente a un controllo oculistico. Uno screening oftalmico consente di preservare la salute retinica, oltre naturalmente a un corretto controllo della concentrazione degli zuccheri nel sangue (glicemia).

Abbiamo i numeri

Secondo l’OMS i diabetici nel mondo sono 422 milioni (in aumento). Tra questi circa 147 milioni di persone sono affette da retinopatia diabetica che, in Italia, colpisce circa un milione di persone.

Nel suo ultimo Rapporto sul diabete l’Organizzazione mondiale della sanità sottolinea che “la retinopatia diabetica è un’importante causa di cecità e si verifica come risultato di un danno accumulato nel lungo periodo a carico dei piccoli vasi sanguigni della retina”. Infine, scrive l’OMS, “studi suggeriscono che la prevalenza di ogni tipo di retinopatia in persone con diabete sia del 35%, mentre quella della retinopatia proliferativa (pericolosa per la vista) sia del 7%”.

Fonti principali: JAMA Network, WHO

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