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Fotorecettori retinici rigenerati in vitro (foto cortesia Università di Montreal)

Trapianto di coni contro l’AMD

Fotorecettori retinici rigenerati in vitro (foto cortesia Università di Montreal)Trapianto di coni contro l’AMD Tentata la via della differenziazione delle cellule staminali nelle cavie animali per rigenerare il centro della retina 7 ottobre 2015 – Per rimediare ai danni retinici causati dall’ AMD si punta principalmente alla rigenerazione mediante staminali . Anche in questo caso queste cellule “neonate” consentono, almeno teoricamente, di “riparare” un tessuto nervoso che, una volta danneggiato, non viene più considerato curabile, causando la perdita della visione centrale. La sperimentazione è stata condotta su cavie animali da ricercatori canadesi e indiani. “Il nostro metodo – assicura il prof. Gilbert Bernier, che ha diretto la ricerca presso l’Università di Montreal – consente di differenziare l’80% delle staminali in semplici coni” i quali, entro 45 giorni, “sono cresciuti spontaneamente in un tessuto retinico organizzato”: “ciò non era mai stato ottenuto”. La tecnica rigenerativa della retina è consistita nell’iniettare gruppi di cellule retiniche nei bulbi dei topi. I fotorecettori sono migrati spontaneamente verso il centro della retina, dove sono normalmente concentrati i coni, che consentono una visione centrale definita e la percezione dei colori. Il trapianto di coni rappresenta una possibile soluzione terapeutica, anche se fino ad oggi è stato difficile ottenerne a sufficienza per gli esseri umani (e, comunque, non si è ancora riusciti a impiantarli correttamente nella retina). L’AMD è la prima causa di cecità tra gli ultracinquantacinquenni nei Paesi avanzati e colpisce milioni di persone. Invecchiando è sempre più difficile esserne risparmiati: dopo gli 80 anni colpisce quasi una persona su quattro. I principali fattori di rischio modificabili sono il fumo di sigaretta, l’esposizione prolungata al sole senza occhiali da sole, una dieta scorretta (con poche vitamine e Omega-3) e l’assenza di esercizio fisico regolare.

Riferimento bibliografico: Shufeng Zhou, Anthony Flamier, Mohamed Abdouh, Nicolas Tétreault, Andrea Barabino, Shashi Wadhwa and Gilbert Bernier published “Differentiation of human embryonic stem cells into cone photoreceptors through simultaneous inhibition of BMP, TGFβ and Wnt signaling“, Development , October 6, 2015

Fonte: Università di Montreal

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