Il toxoplasma gondii è un parassita diffuso in tutto il mondo e spesso in modo asintomatico. Prestare attenzione alla cottura e alla pulizia del cibo è uno dei primi passi per evitare il contagio.
Il toxoplasma gondii è uno dei parassiti più comune al mondo ed è in grado di infettare qualsiasi mammifero, uccello o persona.
A causa della sua elevata siero prevalenza nel bestiame e nella selvaggina è considerato un patogeno alimentare che si contrae per ingestione di alimenti di origine animale crudi e infetti, con verdure lavate male e per zoonosi, ossia attraverso la trasmissione della malattia dall’animale all’uomo.
Secondo recenti studi, si stima che circa il 30- 50 % delle persone sia affetto da Toxoplasma, malattia che molto spesso colpisce anche gli occhi.
Ma quali sono i sintomi generici della toxoplasmosi?
Mal di gola, dolori muscolari diffusi, spossatezza, ingrossamento dei linfonodi, mal di testa e febbre sono i sintomi più comuni, che se manifestati in persone con un quadro clinico già complesso possono portare anche a polmonite, encefalite e corioretinite.
Il toxoplasma, infatti, può attaccare anche la retina, motivo per il quale chi ne è contagiato ricorre in frequenti infiammazioni retiniche che causano cicatrici permanenti.
Quando l’infiammazione della retina a causa del toxoplasma è attiva, i sintomi principali sono la visione offuscata e fastidi legati all’irritazione; ben diverso è, invece, l’infiammazione cicatriziale che può provocare anche una perdita permanente della vista.
Pe diagnosticare la toxoplasmosi oculare è necessario un esame della retina con relativa visita al fondo oculare.
Di norma la lesione retinica è facile da individuare, poiché, di risposta, le cellule retiniche producono determinate proteine per debellarla. Quando la condizione è lieve, il medico oculista può lasciare che il sistema immunitario agisca per la guarigione, tuttavia, solitamente viene prescritta una combinazione di farmaci antinfiammatori e antiparassitari.
Per evitare il contagio da toxoplasma gondii è bene prestare attenzione a:
- Acqua contaminata
- Carne, frutta e ortaggi se non cotti o puliti bene
- Posare e utensili da cucina contaminati dal contatto con carne cruda
- Feci dei gatti (eventualità rarissima che avviene solo tramite ingestione delle deiezioni in un felino infetto)
Fonte: GreenMe