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Ricostruzione delle sembianze di Homo habilis (foto di Lillyundfreya, Westfälisches Museum für Archäologie, Herne, Germania)

Toccare con mano l’evoluzione

Toccare con mano l’evoluzione Un viaggio attraverso la preistoria alla mostra “Anthropos” di Ferrara 5 gennaio 2010 – Dagli australopiteci all’ Homo sapiens del neolitico: l’evoluzione può ora essere apprezzata con le dita da ciechi e ipovedenti presso il museo di Storia NaturaleRicostruzione delle sembianze di Homo habilis (foto di Lillyundfreya, Westfälisches Museum für Archäologie, Herne, Germania) di Ferrara (in collaborazione col Dipartimento di Biologia ed Evoluzione dell’università cittadina). La mostra “Anthropos. Alle origini dell’uomo”, organizzata per il bicentenario della nascita di Darwin che si è celebrato lo scorso anno, è stata infatti prorogata sino al 28 febbraio. Ai calchi dei crani degli ominidi e alle repliche degli strumenti in pietra propri delle diverse età dell’uomo, si affiancano arcaici manufatti in ceramica e riproduzioni delle prime espressioni artistiche. Infatti, si mira a illustrare le tappe che caratterizzano i passaggi evolutivi dell’uomo, soffermandosi sia sul lato anatomico che su quello culturale: dal consolidamento della stazione eretta degli australopiteci, avvenuto 4-5 milioni di anni fa nella savana del corno d’Africa, alla prima straordinaria espansione del cervello che si osserva nell’ Homo habilis (capace di padroneggiare gli utensili in pietra del primo Paleolitico). Si potranno apprezzare i resti dell’uomo di Neanderthal (che 200 mila anni fa compare in Europa e Asia occidentale), il quale per un certo periodo convivrà col celebre Homo sapiens , la cui ‘nascita’ si può collocare intorno a 160 mila anni fa: comparso prima in Africa e poi in Asia, si sposterà quindi in Europa, finendo per colonizzare completamente la Terra. Apre il percorso il modello a dimensioni reali di Lucy, ricostruito in base allo scheletro fossile di australopiteco afarensis, rinvenuto nel 1973 nella Rift Valley (Etiopia) da Donald Johanson. “L’esperienza del percorso tattile… permetterà – scrive il Comune di Ferrara – di interagire con i prototipi ordinati lungo un percorso aperto. Cogliere i segni eloquenti dell’evoluzione fisica dell’uomo, toccando con le proprie mani conformazione e capacità cranica dei diversi esemplari, manipolare gli strumenti e gli utensili della preistoria, seguirne con le dita la precisione della lavorazione, la levigatezza conquistata con paziente lavoro, aiuta a comprendere le molte informazioni connesse”. Si tratta, in poche parole, di un suggestivo viaggio nel tempo che si può apprezzare persino con le mani. Per ulteriori informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere alla Sezione Didattica del Museo (tel. 0532.203381) oppure alla Sig.a Emanuela Cariani alla e-mail e.cariani@comune.fe.it Sito web: www.comune.fe.it/storianaturale e-mail. E-mail: dido.storianaturale@comune.fe.it Per scaricare il pieghevole della mostra cliccare: pieghevole_anthropos.pdf

Fonti: Uici, Comune di Ferrara.

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