Terza età, over 65 italiani troppo pigri Nuovo rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità presentato oggi a Roma 3 dicembre 2010 – Anziani italiani troppo pigri: sono fuori forma, si muovono poco e non sono motivati a migliorare lo stile di vita. È questo il ‘verdetto’ dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), partner italiano del progetto europeo Care of Health Advertising New Goals for Elderly people (CHANGE). Assieme ad altri quattro Paesi membri dell’Unione Europea (Austria, Spagna, Polonia e Lituania) è stato, infatti, ‘radiografato’ lo stile di vita degli ultrasessantacinquenni. I dati vengono presentati oggi presso l’ISS, durante il workshop “Invecchiare oggi: una sfida per il domani”. Il campione di anziani italiani, nel complesso, si è mostrato più “pigro” degli altri. Infatti, al di là della percentuale di soggetti sovrappeso più elevata di tutti e del più elevato indice di massa corporea medio più elevato (Body Mass Index o BMI), gli italiani sembravano essere anche quelli meno interessati a tenere uno stile di vita più attivo e dinamico. Secondo il rapporto l’indice di massa corporea calcolato sulla base dei parametri fisiologici registrati nel campione indica che la popolazione è tendente al sovrappeso: infatti nel complesso il 68% degli anziani ha un Body Mass Index superiore a 25, quindi classificabile come sovrappeso, con una forbice che va dal 50% della Spagna al 78% dell’Italia. Gli antidoti quali sono? “Il camminare, per esempio, oltre ad essere – afferma il dott. Giustini, responsabile scientifico del progetto – un’occasione frequente per fare un po’ di attività fisica, sembra anche essere l’attività maggiormente implementabile sia in termini di frequenza settimanale, sia in termini di durata. In alcune realtà, ed è il caso proprio dell’Italia, il ballo, attività per eccellenza socializzante, ha mostrato in seguito all’intervento del mediatore sanitario un incremento significativo in termini di frequenza”. Lo stile di vita, ricorda l’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus, è importante anche per mantenere una buona salute oculare. Ci sono studi internazionali che dimostrano come, praticando regolarmente l’esercizio fisico, si possa contribuire a prevenire o a ritardare sia la cataratta che la degenerazione maculare legata all’età (AMD). Per combattere quest’ultima è particolarmente importante una dieta ricca e varia, ricca di vitamine, sali minerali, di Omega-3 e Omega-6. Inoltre, il sovrappeso può favorire il diabete o, comunque, essere ad esso correlato, con annesso rischio di contrarre la retinopatia diabetica, una malattia oculare che può provocare ipovisione o cecità.
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Fonti: ISS, IAPB Italia onlus.