Tentata la rigenerazione del nervo ottico Esperimenti effettuati a Boston su cavie di laboratorio; ma l’approccio potrebbe essere promettente anche sugli esseri umani 13 dicembre 2010 – Rigenerare il nervo ottico , il filo biologico che collega la retina al cervello: il sogno di molti pazienti ed oculisti si avvicina sempre di più alla realtà, almeno a livello sperimentale. Un’équipe di ricercatori del Children’s Hospital di Boston, infatti, è riuscita a far ricrescere dei nervi danneggiati attivando una serie di meccanismi biochimici e ‘bloccando’ un gene. L’effetto di rigenerazione del nervo ottico è stato ottenuto affrontando il problema su più fronti (approccio sinergico): si è ‘scommesso’ su una proteina (oncomodulina) in grado di promuovere la rigenerazione cellulare delle fibre nervose, i cui effetti sono stati potenziati mediante una piccola molecola (chiamata cAMP); inoltre è stato inibito un gene (il PTEN) che, mediante un enzima, riesce a bloccare la ricrescita cellulare. Anche se la strada maestra per curare malattie come il glaucoma resta la prevenzione (bisogna instillare generalmente colliri per abbassare la pressione dell’occhio), questi studi potrebbero essere utili per curare una serie di malattie neurodegenerative e le vittime di traumi oculari con danni al nervo ottico. Per ora, tuttavia, gli esperimenti sono stati condotti solo su cavie di laboratorio. In ogni caso, se il successo degli esperimenti condotti negli Stati Uniti verrà confermato si potrà iniziare la sperimentazione sull’uomo: quest’approccio può essere promettente. Referenza originale: Takuji Kurimoto, Yuqin Yin, Kumiko Omura, Hui-ya Gilbert, Daniel Kim, Ling-Ping Cen, Lilamarie Moko, Sebastian Kügler, and Larry I. Benowitz, “Long-Distance Axon Regeneration in the Mature Optic Nerve: Contributions of Oncomodulin, cAMP, and pten Gene Deletion”, J. Neurosci. 2010 30: 15654-15663; doi:10.1523/JNEUROSCI.4340-10.2010
Fonte: Children’s Hospital Boston