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glaucome e stress

Stress cronico e glaucoma: ci sono correlazioni?

Le cause che scaturiscono il glaucoma possono essere molteplici, alcune però possono essere modificate. Tra queste è scaturita la variabile dello stress cronico, che potrebbe essere strettamente legata all’aumento di cortisolo che modificherebbe la pressione oculare

Il glaucoma è la principale causa di cecità irreversibile in tutto il mondo. Nonostante le cause siano ancora da chiarire, la sua fisiopatologia è correlata ad una teoria meccanica e a una vascolare.

È stata, però, posta attenzione anche al ruolo del sistema nervoso (ANS) e alla sua disregolazione, prendendo in esame il ruolo dello stress cronico nella progressione della patologia.

L’ANS è composto dal sistema nervoso simpatico (SNS), che stimola la risposta di lotta o fuga del corpo, e dal sistema nervoso parasimpatico (SNP), che regola l’attività di riposo e digestione.

Nell’occhio, l’aumento del flusso sanguigno coroidale viene aumentato dell’innervazione parasimpatica, la quale diminuisce anche la produzione di umore acqueo; diversamente, l’innervazione parasimpatica diminuisce il flusso sanguigno coroidale e aumenta la produzione di umore acqueo.

Quando però il sistema nervoso è disregolato, può causare una sovracostrizione dei vasi sanguigni compromettendone il regolare mantenimento con conseguente danno glaucomatoso.

I ricercatori dello studio pubblicato su Glaucome Today hanno quindi cercato di collegare la disregolazione autonomica e il glaucoma misurando marcatori quali la variabilità della frequenza cardiaca (HRV) e i risultati dei testi di provocazione al freddo (CPT).

La ricerca pubblicata ha sollevato la questione di come i pazienti possano sviluppare la disfunzione autonomica che porta alla progressione del glaucoma.

C’è da precisare che il glaucoma presenta dei fattori di rischio modificabili e non modificabili, quest’ultimi comprendono l’età avanzata, l’etnia, la familiarità con la patologia, ipertensione e ipotensione. Tra i fattori di rischio modificabili potrebbe esserci lo stress cronico. In una persona con stress cronico, il cortisolo aumenta alterando la morfologia del trabecolato e riducendo il deflusso dell’umore acqueo che produce ipertensione oculare. Inoltre, può anche causare un rimodellamento arterioso, disfunzione endoteliale, una maggiore richiesta di ossigenazione dei tessuti e una disregolazione vascolare della microcircolazione dell’occhio.

Lo studio ha valutato l’effetto della respirazione lenta e profonda su pazienti con glaucoma ad angolo aperto: nel gruppo di intervento hanno utilizzato la tecnica di respirazione 365, che prevede tre sessioni giornaliere di sei cicli di respirazione (inalazione di 5 secondi, espirazione di 5 secondi) al minuto per 5 minuti. Alla visita di follow-up, dopo sei settimane, i pazienti hanno mostrato una significativa diminuzione del cortisolo sierico e della IOP, suggerendo come la respirazione profonda abbassi la pressione intraoculare aumentando l’attività parasimpatica e portando ad un aumento del deflusso acqueo con la relativa diminuzione della pressione intraoculare.

È importante notare che lo stress cronico potrebbe non essere la ragione per cui il glaucoma di un paziente sta progredendo, tuttavia, vale la pena considerarlo come un fattore di rischio modificabile se la malattia sta ancora progredendo nonostante una IOP stabile e siano state escluse neuropatie ottiche secondarie.

Inoltre, i pazienti che hanno confermato di essere soggetti a stress cronico hanno tratto benefici dalla respirazione profonda e dalla meditazione.

Naturalmente specifichiamo che tali suggerimenti devono essere dati in contesti di screening, visite di controllo, imaging, perimetria, farmacoterapia e, se indicato, nei trattamenti laser o intervento chirurgico.

FONTE

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