Secondo uno studio pubblicato su Jama Ophthalmology è possibile che ci sia una correlazione diretta tra la presenza di strabismo e problematiche psicologiche come la depressione o la schizofrenia. Diagnosticare entrambe le patologie potrebbe essere il primo passo per migliorare la vita dei pazienti in età pediatrica
Può essere possibile una correlazione tra strabismo e disturbi dell’umore nella popolazione di pazienti pediatrici?
Questa la domanda di partenza dello studio pubblicato su JAMA Ophthalmology che si pone come obiettivo principale la comprensione dell’associazione tra i disturbi psichiatrici e i difetti visivi e su come la loro diagnosi possa migliorare le cure per entrambe le problematiche.
La risposta è stata trovata attraverso l’analisi trasversale dei dati sui sinistri dell’OptumLabs Data Warehouse riguardanti 12.005.189 pazienti, visitati tra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2017, con età inferiore ai 19 anni al momento della diagnosi di strabismo.
Tra il campione studiato, l’incidenza di disturbi psicologici è risultata essere elevata.
Gli odds ratio, i rapporti tra la frequenza con la quale un evento si verifica in un gruppo di pazienti e la frequenza con la quale lo stesso evento si verifica in un gruppo di pazienti di controllo, per l’associazione di malattie mentali con lo strabismo erano: di 2,01 per il disturbo d’ansia; 1,83 per la schizofrenia; 1,64 per il disturbo bipolare; 1,61 per la depressione; 0,99 per la dipendenza da sostanze stupefacenti.
È stata quindi riscontrata una moderata correlazione tra tutti i tipi di strabismo e i diversi disturbi psichiatrici, ma non una diretta correlazione tra disturbo visivo e dipendenze.
Il prendere in considerazione entrambe le patologie risulta, quindi, un passaggio fondamentale per creare un percorso di cure personalizzato che permetta di velocizzare l’iter terapeutico dei piccoli pazienti.