Soprattutto chi fa turni lavorativi di notte è più a rischio di essere colpito dal diabete alimentare
Sei nottambulo, fumi e mangi male? Potresti essere più a rischio di diabete di tipo 2, quello alimentare, rispetto a chi segue uno stile di vita corretto. Anche se non si può arrivare a una conclusione definitiva, il British Medical Journal ha avanzato l’ipotesi per cui l’associazione di turni di notte e uno stile di vita malsano possa aumentare di quasi tre volte (2,83) il rischio di contrarre la forma meno grave di diabete, con un’interazione “amplificatrice” tra i due fattori.
Come si è svolto lo studio
Scienziati americani, cinesi e austriaci hanno preso in considerazione una base dati di 143.410 infermiere che – quando è iniziato lo studio – non soffrivano né di diabete né di malattie cardiovascolari né di cancro. I turni di notte sono stati presi in considerazione solo se pari o superiori a tre giorni al mese. Gli stili di vita insalubri erano consueti e comprendevano: fumare, insufficiente attività fisica moderata o intesa (meno di mezz’ora al giorno), una cattiva qualità della dieta e un indice di massa corporea superiore almeno di un quarto rispetto alla norma. Questi ultimi fattori sono stati determinanti, incidendo complessivamente per il 71,2%.
Nel corso dei 22-24 anni dello studio si sono verificati 10.915 casi di diabete alimentare. Secondo i ricercatori “queste scoperte suggeriscono che la maggior parte dei casi dei diabete di tipo 2 possono essere prevenuti seguendo uno stile di vita sano e i benefici potrebbero essere persino maggiori per i lavoratori che fanno i turni di notte”. Tra le varie complicanze del diabete c’è naturalmente anche la retinopatia.
Fonte: British Medical Journal