Nuova campagna di sensibilizzazione del Ministero della Salute. Si possono evitare anche i danni della retinopatia diabetica
Prevenire o non prevenire efficacemente? Questo è il problema se parliamo, ad esempio, della forma di diabete più diffusa (alimentare o di tipo 2). Che adottando uno stile di vita sano si possa ridurre il rischio di esserne colpiti viene sottolineato da una nuova campagna del Ministero della Salute lanciata a marzo 2018 [[che ha come testimonial Amadeus, il celebre conduttore televisivo]].
Come altre malattie croniche anche il diabete è favorito dal fumo di tabacco, da obesità e sovrappeso, sedentarietà, dall’alcol bevuto in eccesso e da uno scarso consumo di frutta e verdura. Secondo l’OMS già colpisce 422 milioni nel mondo e, mentre un tempo riguardava soprattutto i Paesi più sviluppati, oggi è sempre più diffuso anche nelle nazioni in via di sviluppo. Tra le conseguenze potenziali del diabete: dalla retinopatia diabetica (che può persino causare cecità) al piede diabetico, passando per danni ai reni, ictus e problemi cardiovascolari.
Il Dicastero della Salute scrive:
Secondo i dati Istat 2016 in Italia sono oltre 3 milioni le persone affette da diabete, il 5,3% dell’intera popolazione. Esistono due tipi di diabete, il tipo 1 o diabete giovanile e il tipo 2, che si presenta in genere in età adulta. Il diabete di tipo 1 riguarda il 10% dei casi di diabete, si tratta di una patologia di origine autoimmune e purtroppo non è prevenibile. Nel diabete di tipo 2 (circa il 90% dei casi totali di diabete), invece, è importantissima la prevenzione.
“Uno stile di vita sano, quindi, è – ha concluso il Ministero – da considerarsi il metodo più efficace per evitare o, quantomeno, ritardare l’insorgere di questa forma di diabete”.
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Fonti di riferimento: Ministero della Salute, OMS