Staminali… da maiali Trapiantate da un animale all’altro cellule riprogrammate per riparare la retina. In prospettiva si punta a replicare l’esperimento sugli esseri umani 15 aprile 2011 – Riparare la retina danneggiata usando le staminali ottenute ringiovanendo le cellule adulte. Ancora non ci si riesce sugli esseri umani, ma ricercatori americani e cinesi hanno conseguito un successo utilizzando gli dei maiali. Lo studio appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Stem Cells ‘apre gli occhi’ su un metodo considerato efficace per isolare e trapiantare le staminali. Allo stato attuale, però, secondo i ricercatori i trattamenti per riparare la retina umana danneggiata dalle malattie degenerative sono ancora una sfida per la scienza medica. Insomma, gli sperimentatori sono riusciti a usare le cellule staminali pluripotenti indotte (iPSCs), ossia cellule adulte ringiovanite grazie a un intervento genetico con cui tornano ‘indietro nel tempo’: si attivano degli ‘interruttori’ genetici seguendo una procedura scoperta in Giappone. Quindi è stata dimostrata la loro compatibilità con l’ambiente dei fotorecettori. Il direttore della ricerca, Douglas Dean, dell’Università di Louisville, ha preferito impiegare i maiali per la sperimentazione perché la loro retina è più simile a quella umana rispetto a quella dei topi di laboratorio (più ricca di bastoncelli). “I nostri risultati dimostrano – ha concluso il prof. Dean – che le cellule staminali suine possono essere integrate in un tessuto retinico di maiale”. Anche gli esseri umani potrebbero, in un futuro più o meno lontano, beneficiare di queste ricerche se sono affetti da malattie retiniche degenerative incurabili.
Fonte: Wiley-Blackwell