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Staminali riprogrammate trapiantate nella retina di un maiale (Foto: Dean DC et al.)

Staminali… da maiali

Cover image for Vol. 29 Issue 4Staminali… da maiali Trapiantate da un animale all’altro cellule riprogrammate per riparare la retina. In prospettiva si punta a replicare l’esperimento sugli esseri umani 15 aprile 2011 – Riparare la retina danneggiata usando le staminali ottenute ringiovanendo le cellule adulte. Ancora non ci si riesce sugli esseri umani, ma ricercatori americani e cinesi hanno conseguito un successo utilizzando gli dei maiali. Lo studio appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Stem Cells ‘apre gli occhi’ su un metodo considerato efficace per isolare e trapiantare le staminali. Allo stato attuale, però, secondo i ricercatori i trattamenti per riparare la retina umana danneggiata dalle malattie degenerative sono ancora una sfida per la scienza medica. Staminali riprogrammate trapiantate nella retina di un maiale (Foto: Dean DC et al.) Insomma, gli sperimentatori sono riusciti a usare le cellule staminali pluripotenti indotte (iPSCs), ossia cellule adulte ringiovanite grazie a un intervento genetico con cui tornano ‘indietro nel tempo’: si attivano degli ‘interruttori’ genetici seguendo una procedura scoperta in Giappone. Quindi è stata dimostrata la loro compatibilità con l’ambiente dei fotorecettori. Il direttore della ricerca, Douglas Dean, dell’Università di Louisville, ha preferito impiegare i maiali per la sperimentazione perché la loro retina è più simile a quella umana rispetto a quella dei topi di laboratorio (più ricca di bastoncelli). “I nostri risultati dimostrano – ha concluso il prof. Dean – che le cellule staminali suine possono essere integrate in un tessuto retinico di maiale”. Anche gli esseri umani potrebbero, in un futuro più o meno lontano, beneficiare di queste ricerche se sono affetti da malattie retiniche degenerative incurabili.

Fonte: Wiley-Blackwell

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