Dal 15 al 17 dicembre 2010 a Roma si sono incontrati i maggiori esperti a livello nazionale e internazionale grazie alla IAPB Italia onlus. L’inaugurazione è avvenuta alla presenza dell’ex Ministro della Salute Ferruccio Fazio
Dare risposte terapeutiche e riabilitative al milione e mezzo d’ipovedenti che risiedono in Italia e ai 245 milioni che, secondo l’Oms, vivono nel mondo. È stato questo il fine principale del secondo Simposio internazionale sulla riabilitazione dell’ipovedente e sull’abilità visiva che, inaugurato il 15 dicembre 2010 presso il Centro Congressi Parco dei Principi di Roma alla presenza dell’ex Ministro della Salute Ferruccio Fazio (a cui è stato conferito il Premio Internazionale G. B. Bietti), si è concluso il 17 dicembre dello stesso anno.
Tra i temi trattati: la riabilitazione e le malattie oculari che causano con maggiore frequenza ipovisione, l’impiego delle cellule staminali e la retina elettronica (occhio bionico). Le malattie dell’occhio che causano più spesso disabilità visiva sono, a livello globale, la cataratta (operabile, ma responsabile del 53% dei casi di disabilità visiva), il glaucoma (9%) e la degenerazione maculare legata all’età (6%). Quest’ultima è, invece, la prima malattia causa di cecità e ipovisione nei Paesi di maggior benessere, a cui seguono il glaucoma e la cataratta. In Italia l’incidenza delle patologie oculari associate all’età, ha osservato il Ministro Fazio, “è destinato a crescere, visto il progressivo invecchiamento della popolazione del nostro Paese.
Basti pensare che in Europa le persone disabili incapaci di leggere e scrivere, non autonome per queste patologie, dopo gli 80 anni sono tra il 10% e il 20%“. Per questa ragione, ha proseguito Fazio, “è importante proseguire con l’attività di prevenzione [della cecità, ndr] e diffondere a livello regionale i servizi di riabilitazione visiva, attualmente non distribuiti in modo omogeneo“. L’evento è stato organizzato dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus attraverso il “Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva” che si trova presso il Policlinico “A. Gemelli” di Roma, con cui è in atto una proficua collaborazione. Tra gli oculisti italiani sono intervenuti, oltre al Prof. Mario Stirpe (presidente della Commissione Nazionale per la Prevenzione della Cecità), il Prof. Filippo Cruciani (professore associato di oculistica all’Università Sapienza di Roma), il Prof. Alfredo Reibaldi (coordinatore scientifico del Polo Nazionale per la Riabilitazione Visiva nonché docente presso l’Università di Catania) e il prof. Emilio Balestrazzi (dirigente medico responsabile della Struttura Complessa Oculistica del Gemelli). Ha chiuso la prima giornata la lezione magistrale del Prof. Bruce Rosenthal, Direttore dei Programmi di Ipovisione della Lighthouse di New York (Usa). Il Premio G. B. Bietti è stato conferito anche al Prof. Ahmed Trabelsi per la sua nobile attività di prevenzione nei Paesi più poveri dell’Africa e, inoltre, un doppio attestato di benemerenza è stato consegnato a Radio24-IlSole24Ore.
“Salvare una persona dalla cecità evitabile, oltre a evitare una inutile sofferenza all’uomo, rappresenta – ha spiegato l’avv. Giuseppe Castronovo, Presidente della Sezione italiana dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità – anche un risparmio per la spesa socio-assistenziale del nostro Paese. Quest’affermazione trova conferma nello studio che la IAPB Italia onlus ha commissionato alla LUISS Guido Carli. L’adozione di politiche per la prevenzione della cecità consentirebbe allo Stato un risparmio stimato tra il 9,2% e il 34,2%, variabile a seconda della precocità della diagnosi e della cura (rispetto a uno scenario di non intervento)”. Il 16 dicembre si è trattato principalmente il tema della plasticità cerebrale su cui il Prof. Avinoam B. Safran – che attualmente svolge attività di ricerca a Parigi ed è professore emerito dell’Università di Ginevra – ha tenuto una lezione magistrale; anche Clara Casco (Università di Padova) ha affrontato l’argomento, concentrandosi sugli aspetti riabilitativi. Il 17 dicembre il Prof. Ronald Schuchard (Stanford University, Usa) ha parlato, invece, della retina artificiale e delle prospettive future d’impianto. Gli ipovedenti nel mondo –secondo i dati Oms del 2010 –sono 245 milioni mentre i ciechi ammontano a 39 milioni. In Italia, stando all’Istat, i non vedenti sono 362mila; gli ipovedenti, invece, si stima che siano circa un milione e mezzo (soprattutto anziani). L’allungamento della vita media a livello mondiale rende oggi, più che mai, urgente affrontare il problema delle malattie degenerative e, in particolare, quelle che colpiscono gli occhi.
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Pagina pubblicata il 15 dicembre 2010. Ultima modifica: 10 aprile 2014.