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Se il Dna si difende dai raggi ultravioletti

Se il Dna si difende dai raggi ultravioletti Senza occhiali da sole si rischiano una serie di malattie oculari. Anche i tumori della pelle rappresentano una minaccia se non ci si cautela 8 agosto 2014 – Il sole può contribuire a causare alcune malattie oculari [come AMD, cataratta, congiuntivite o cheratite], tumori della pelle e l’invecchiamento. A sottolinearlo è l’Università del MontaIl raggi ultravioletti possono causare un legame covalente tra due basi di timina (dimero nel Dna). Immagine: Arpana (Usa), i cui ricercatori hanno da poco pubblicato uno studio sulla risposta del Dna alle radiazioni ultraviolette. Infatti il nostro codice della vita, in una certa misura, riesce a non essere danneggiato dai raggi UV potenzialmente nocivi. Però l’esposizione non deve essere eccessiva e, soprattutto, bisogna prendere determinate accorgimenti come mettere degli occhiali scuri dotati di buoni filtri (sulla montatura devono essere presenti l’adesivo UVA 400 e il marchio CE autentici), evitare l’esposizione nelle ore centrali della giornata e mettersi creme solari ad alta protezione. “Nei nostri esperimenti – scrivono il docente universitario Bern Kohler e colleghi – abbiamo osservato gli eventi che si verificano immediatamente dopo l’esposizione del Dna alle radiazioni ultraviolette. Tali eventi determinano se il Dna sarà danneggiato o meno”. Utilizzando un laser speciale sono stati sparati impulsi di luce ultravioletta su campioni di Dna ed è stata misurata la loro vibrazione ultraveloce di risposta. Fino a un certo livello d’esposizione il Dna è in grado di autoripararsi, ma da un certo punto in poi si possono verificare danni strutturali irreversibili. I quali però possono, il più delle volte, essere prevenuti.

Fonti: Montana State University , Arpa , PNAS

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