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Se il caffè dilata la pupilla

Il diametro pupillare aumenta: la caffeina può influenzare le prestazioni visive

caffe-tazza-web.jpgVizi e virtù del caffè vengono periodicamente evidenziati dalle ricerche scientifiche. Grazie a un nuovo studio internazionale – pubblicato su Eye – è stato possibile valutare l’aumento del diametro della pupilla in seguito all’assunzione di caffeina. Quest’ultima può influenzare le prestazioni visive incidendo anche sull’accomodazione.

Metodo e risultati

Cinquanta persone hanno partecipato allo studio, con un’età compresa tra i 19 e i 25 anni. Venivano selezionati casualmente soggetti che, in giorni diversi, consumavano una bevanda che conteneva 250 mg di caffeina, pari a circa tre tazze di caffè [[Secondo l’EFSA l’espresso contiene indicativamente 80 mg di caffeina (anche se tale quantità può variare a seconda dei Paesi, della qualità e delle modalità di preparazione), ndr]], oppure era un placebo (tipo decaffeinato, ndr).

pupilla_dilatata.jpgIl diametro pupillare è stato misurato a 30, 60 e 90 minuti dall’assunzione, osservando sempre un suo incremento significativo quando nella bevanda era presente la caffeina: dopo un’ora e mezza si è passati mediamente da una pupilla di 3,4 millimetri ai 4,5 mm (+32,36%).

Verificandosi una variazione dell’accomodazione, ci potrebbero essere problemi nella corretta messa a fuoco. Tuttavia bisogna considerare che nell’esperimento è stato utilizzato un dosaggio elevato di caffeina. Invece un solo espresso potrebbe avere effetti trascurabili sul visus mentre, per converso, può migliorare l’attenzione e i riflessi alla guida, per cui gli automobilisti possono trarne un evidente vantaggio.

Gli effetti della caffeina

La caffeina è un neurostimolante: raggiunge il circolo sanguigno entro una trentina di minuti dalla sua assunzione. Quindi si diffonde in tutto il corpo, poi viene metabolizzata ed escreta attraverso le urine. L’emivita media della caffeina nel corpo è di 4 ore (ma le stime variano dalle 2 alle 10 ore). Generalmente viene sconsigliato di superare le 4 tazzine al giorno [[www.ilfattoalimentare.it/efsa-caffeina-caffe.html]].

Scrive lo European Food Information Council (EUFIC):

Dosaggi di 100-600 mg di caffeina accelerano e rendono più chiari i pensieri, oltre a migliorare la coordinazione generale del corpo. Tra gli aspetti negativi, la caffeina può provocare irrequietezza e perdita del controllo motorio fine. Quantitativi superiori ai 2000 mg possono causare insonnia, tremori e un’accelerazione del respiro. Questi sintomi vengono talvolta osservati a dosaggi inferiori. Tuttavia, la sua tolleranza aumenta col suo consumo regolare per molti di questi effetti: le proprietà stimolanti della caffeina riguardano meno i consumatori abituali di caffè rispetto ai consumatori occasionali.

La caffeina ha molti altri effetti acuti. Stimola il rilascio di cortisolo e di adrenalina, che causa un incremento della pressione sanguigna e un’accelerazione del battito cardiaco. Possiede anche effetti diuretici, provoca il rilassamento bronchiale, aumenta la produzione degli acidi gastrici e accelera il metabolismo.

Fonti: Eye (Nature), EUFIC, EFSA

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