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Movimenti oculari associati a vibrazione dei timpani

Si tratta di un fenomeno inesplorato generato dal nostro cervello: lo hanno individuato ricercatori americani

earsandeyes_small-the_eyes_and_eardrums_move_in_sync-credit_jessi_cruger_and_david_murphy-duke_university-web.jpgI nostri movimenti oculari e i nostri timpani possono “danzare” assieme: è quanto sostiene uno studio americano pubblicato su PNAS, condotto su esseri umani e su macachi. Questa scoperta offre una nuova prospettiva riguardo al modo in cui la mente coordina due sensi tanto importanti quanto la vista e l’udito.

Sebbene i nostri timpani vibrino soprattutto in risposta ai suoni esterni, il cervello può controllarne autonomamente i movimenti, sfruttando sempre la catena degli ossicini [[incudine, martello, staffa]] e le cellule ciliate della coclea. Questi meccanismi gli consentono quindi non solo di modulare il volume dei suoni ambientali, ma anche di produrre flebili emissioni otoacustiche [[si distinguono quelle “spontanee” da quelle prodotte da stimoli]].

inseguimento_visivo-2.gifLa squadra di ricercatori americani [[composta da oculisti, psicologi, neuroscienziati, otorinolaringoiatri e fisici]] ha notato che entrambi i timpani oscillavano sincronicamente fino quando gli occhi non si fermavano. Invertendo la direzione del movimento oculare anche l’oscillazione timpanica risultava invertita (in assenza di suoni provenienti dall’ambiente esterno).

La Duke University scrive:

Sorprendentemente le vibrazioni timpaniche iniziano poco prima del movimento oculare, indicando che la vibrazione timpanica e il movimento oculare sono controllati dagli stessi comandi motòri che hanno origine nei profondi meandri del cervello.

I ricercatori avanzano l’ipotesi che questo particolare meccanismo sia stato elaborato per consentirci di valutare il rapporto tra gli stimoli visivi e quelli uditivi durante il movimento di esplorazione visiva dell’ambiente. In sostanza: localizzare una preda o un potenziale nemico avrebbe fatto la differenza tra la vita e la morte.

Riferimento bibliografico: K. G. Gruters, D. L. K. Murphy, Cole D. Jensen, D. W. Smith, C. A. Shera, J. M. Groh, “The Eardrums Move When the Eyes Move: A Multisensory Effect on the Mechanics of Hearing”, Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), Jan. 23, 2018, DOI: 10.1073/pnas.1717948115

Fonti: Duke University, PNAS

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