Scoperti tre nuovi geni dell’AMD Uno studio Usa condotto su 18mila persone conferma cause genetiche della malattia degenerativa 13 aprile 2010 – Nelle ‘profondità’ del Dna, il codice della vita, si ‘nascondono’ i geni responsabili di molte malattie. Ora ne sono stati scoperti tre nuovi a cui è riconducibile la degenerazione maculare legata all’età ( AMD ), una patologia della retina che può causare cecità centrale. Anche se attualmente è considerata trattabile la forma più grave (detta umida che rappresenta circa 15% dei casi), la forma secca è considerata incurabile; entrambe colpiscono dopo i 55 anni. La correlazione genetica più significativa è stata scoperta in una regione del cromosoma 22 (mutazione del gene TIMP3) e, in secondo luogo, in altri due geni (LPL e ABCA1). L’articolo è stato pubblicato su PNAS il 12 aprile. “Gli studi su larga scala – ha spiegato Paul A. Sieving, direttore del National Eye Institute – condotti sul genoma richiedono un grande numero di pazienti per scoprire associazioni genetiche significative. Il successo di questo sforzo è stato di rendere possibile una collaborazione scientifica su ampia scala, condividendo campioni di Dna e analizzando i genomi di oltre 18mila persone”. Dunque “questo studio – ha proseguito il direttore – ha accresciuto le nostre conoscenze sulle variazioni del Dna che predicono i rischi individuali dell’Amd e forniscono degli indizi per sviluppare terapie efficaci”. Oltre ai fattori genetici, tuttavia, l’AMD ha cause modificabili: è consigliabile smettere di fumare, mangiare molta frutta e verdura (per garantire un adeguato apporto vitaminico) nonché il pesce (ricco di omega-3, che hanno un effetto protettivo sulla retina).
Fonte principale: National Eye Institute.
Ultima modifica: 14 aprile 2010.