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Apparato lacrimale (Fonte: wikip.)

Schermi da tenere d’occhio

Apparato lacrimale (Fonte: wikip.)Schermi da tenere d’occhio Un lavoro quotidiano prolungato al computer può contribuire ad alterare le lacrime. Fondamentali le pause regolari Il vostro monitor rischia di lasciare i vostri occhi a secco. Infatti, un abuso nell’impiego dello schermo può causare secchezza oculare per diverse ragioni, causando bruciore o senso di fastidio. Non solo si riduce l’ammiccamento (si sbattono di meno le palpebre), ma può persino cambiare la composizione delle lacrime. In Giappone è stata condotta una ricerca su 96 volontari di mezza età (poco più di 41 anni in media) che trascorrevano al computer dell’ufficio un tempo variabile. Al 9% dei partecipanti è stata diagnosticata la sindrome dell’ occhio secco , mentre il 57% probabilmente ne soffriva. La concentrazione media di mucine nelle lacrime – secrezioni viscose della congiuntiva, che fungono da lubrificante protettivo – era maggiore nelle persone che trascorrevano meno tempo davanti al monitor; inoltre, tale concentrazione era ancora più bassa in chi lamentava affaticamento oculare. Per stabilirlo i ricercatori hanno periodicamente prelevato lacrime dal fornice degli occhi dei volontari per poi analizzarle chimicamente. Se da un lato ci può essere ridotta produzione di film lacrimale che garantisce una corretta lubrificazione della superficie oculare, dall’altra ci può essere un’alterazione nella composizione stessa delle lacrime (dislacrimia). Dunque potrebbe essere necessaria – previa consultazione di un medico oculista – l’instillazione di lacrime artificiali, soprattutto quando negli uffici si fa uso di aria condizionata (che, secondo il Ministero della Salute, dovrebbe essere regolata tra i 24° e i 26° centigradi). N. B. è sconsigliabile l’impiego prolungato di lenti a contatto se si è videoterminalisti, per cui è meglio mettere occhiali dotati di lenti antiriflesso. In generale, prima di mettere lenti a contatto è opportuno consultare un contattologo, che potrà valutare anche il tipo di lacrimazione. Sono fondamentali pause regolari quando si lavora al computer (un quarto d’ora ogni due ore o cinque minuti ogni tre quarti d’ora). Quando si “staccano“ gli occhi dal monitor bisogna guardare lontano (almeno a sei metri di distanza) e non mettersi né su un altro dispositivo elettronico (tipo tablet o smartphone) né leggere la carta stampata. Dopo una possibile breve pausa

Leggi anche: Come usare i videoterminali ——- il liquido lacrimale ha una componente acquosa di natura salina, un’altra oleosa (lipidica) e una terza glicoproteica (mucine).

Fonti principali: Jama Ophthalmology , Medscape Medical News

Pagina pubblicata il 13 giugno 2014.

Ultima modifica: 20 giugno 2014

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