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Il Ministro della Salute Ferruccio Fazio (a destra) e il Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi

Sacconi: “Gli ospedali marginali sono dei ‘pericoli’ pubblici”

Il Ministro della Salute Ferruccio Fazio (a destra) e il Ministro del Lavoro Maurizio SacconiSacconi: “Gli ospedali marginali sono dei ‘pericoli’ pubblici” Presentazione del Rapporto 2010 sulla non autosufficienza in Italia col Ministro della Salute Fazio presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 21 luglio 2010 – Chiudere gli ospedali marginali. È questa la ‘parola d’ordine’ pronunciata oggi Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi. Il quale presso il suo dicastero – in una conferenza stampa congiunta col Ministro della Salute Ferruccio Fazio – ha affermato che “gli ospedali marginali sono dei ‘pericoli’ pubblici” durante la Presentazione del Rapporto 2010 sulla non autosufficienza in Italia. In nome di una razionalizzazione ovvero, per dirla esplicitamente, dei risparmi voluti dall’esecutivo si progetta di chiudere le strutture sanitarie più Posto lettopiccole e meno importanti e ovviamente di tagliare anche i posti letto. Questo nonostante il Ministro Fazio abbia messo in evidenza che la popolazione italiana, già anziana, è destinata a invecchiare: già oggi una persona su cinque in Italia ha più di 60 anni (su una popolazione di oltre 60 milioni di persone). In Italia quasi 20 persone su cento con più di 65 anni sono considerate non autosufficienti contro una media di quasi 17 su cento dell’Unione europea (a 25 Paesi). “Una sanità con un’organizzazione territoriale e una continuità delle cure, una continuità e un’organizzazione per gli anziani basata non autosufficienti basata fondamentalmente sul territorio – ha annunciato il Ministro Fazio –, com’è realizzata in molte regioni del Nord, è la sanità che costruiremo”. Durante la conferenza stampa è stata rilevata anche la necessità di una maggiore assistenza domiciliare (in Italia ancora carente) e di più strutture dedicate all’assistenza ai malati cronici. Secondo la Ragioneria dello Stato la spesa pubblica per l’assistenza continuativa a persone non autosufficienti ammonta a 17,3 miliardi di euro (1,13% del PIL nel 2007). “I pazienti cronici anziani – si legge nel Rapporto – che beneficiano dei servizi ospedalieri, spesso con uso inappropriato, interessano tra il 20-25% dei ricoveri”. Dunque, “si può giungere alla conclusione che un quarto della spesa sanitaria e socio-sanitaria-assistenziale sia legata alla cronicità e alla non autosufficienza”.

Link utili: Ministro della Salute, Istat (disabilità in cifre)

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