Riprogrammazione genetica, ecco le staminali 'rinnovabili' In Germania è stato usato un solo gene per ringiovanire cellule neurali 1 settembre 2009 - Cellule di ricambio… in vista! Le staminali neurali, opportunamente modificate riprogrammandone il Dna, possono essere ora ottenute dai ricercatori più facilmente partendo da cellule adulte. Per ora ci sono riusciti gli scienziati del Max Planck Institute (Germania): l'attivazione del ‘ringiovanimento' cellulare è avvenuta grazie a un solo gene attivatore (OCT4), che fa scattare una sorta di interruttore genetico, mentre in precedenza se ne usavano ben quattro. Le staminali riprogrammate sono cellule ‘gemelle' delle staminali embrionali. Si ottengono dalle cellule adulte del malato (già lo si è fatto con quelle della pelle, leggi news): esse funzionano come 'pezzetti di ricambio', consentendo di riparare i tessuti danneggiati senza che ci sia rigetto. Ad esempio, se in futuro la retina subirà dei danni per qualche ragione – in primis a causa delle malattie degenerative che colpiscono in età avanzata – si potranno impiegare cellule adulte dell'individuo stesso come Fonte inesauribile di cellule giovani (stando però attenti perché si potrebbero sviluppare tumori). Dal canto suo anche l'Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità-IAPB Italia onlus sta finanziando la ricerca sulle staminali (vedi Polo Nazionale Ipovisione). Più nello specifico, il dott. Vania Broccoli , che dirige l'unità di cellule staminali del S. Raffaele di Milano, sta cercando di curare le distrofie retiniche ereditarie ricorrendo alle cellule riprogrammate, “da utilizzare come Fonte rinnovabile a lungo termine come progenitrici dei fotorecettori” (cellule fotosensibili della retina, i coni e i bastoncelli). In conclusione, sarà fondamentale dedicare ulteriori ricerche alla riprogrammazione cellulare a scopi terapeutici anche per... salvare la vista in caso di malattie attualmente incurabili. Note: gruppo eterogeneo di malattie rare, che insorgono in età evolutiva, che generalmente tendono a peggiorare nel tempo. Colpiscono il tessuto fotosensibile dell'occhio e, pertanto, possono essere invalidanti (causare ipovisione e cecità). Fonte principale della news: Nature ( abstract ) Referenza originale: “Direct reprogramming of human neural stem cells by OCT4” di Kim JB, Greber B, Araúzo-Bravo MJ, Meyer J, Park KI, Zaehres H, Schöler HR., Max Planck Institute for Molecular Biomedicine, Department of Cell and Developmental Biology, Röntgenstrasse 20, 48149 Münster, NRW, Germany.
Riprogrammazione genetica, ecco le staminali ‘rinnovabili’
- 1 Settembre 2009
- 12:00 am
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