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Strati retinici di cavie oggetto di manipolazione genetica (Foto: Joseph Corbo, Usa)

Riprogrammato il Dna per prevenire la degenerazione retinica

Strati retinici di cavie oggetto di manipolazione genetica (Foto: Joseph Corbo, Usa)Riprogrammato il Dna per prevenire la degenerazione retinica Trasformati i bastoncelli in coni in cavie neonate con retinite pigmentosa 31 gennaio 2013 – I bastoncelli possono essere trasformati in fotorecettori simili ai coni: si ricorre alla riprogrammazione genetica per salvarli dalla degenerazione. È ciò che hanno fatto ricercatori della Washington University (a St. Louis, Usa), che hanno condotto degli esperimenti agendo sul codice genetico delle cellule retiniche di cavie neonate affette da retinite pigmentosa, malattia che distrugge innanzitutto i bastoncelli. Gli scienziati hanno inibito il gene retinico NRL (neural retina leucine zipper), responsabile durante lo sviluppo della retina del “destino” dei fotorecettori, di cui “decide“ l’identità. Infatti, se nelle cellule fotorecettrici il gene è attivo esse diventano bastoncelli (abbondanti nella periferia retinica), altrimenti diventeranno coni (abbondanti al centro della retina e sensibili ai colori). Questo potenziale di trasformazione, tuttavia, si riduce molto dopo la prima settimana di vita. Il problema è, inoltre, che la retinite pigmentosa coinvolge almeno una cinquantina di geni e complessivamente oltre 200 geni sono stati individuati come causa di diverse forme di cecità. Se si esclude l’amaurosi congenita di Leber – per cui è stata sperimentata con successo una terapia genica –, le altre malattie oculari genetiche sono ancora considerate incurabili. Tuttavia il Prof. Corbo e i suoi colleghi, con queste nuove ricerche, stanno cercando di adottare un approccio efficace su diverse patologie degenerative.

Fonti: Washington University, Pubmed , PNAS

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