Rigenerato il nervo ottico nelle cavie Recuperata parzialmente la vista grazie alla stimolazione delle cellule nervose e all’oncomodulina 25 maggio 2012 – Le cavie ci vedono di nuovo, anche se solo parzialmente. Nonostante il loro nervo ottico fosse gravemente danneggiato i ricercatori sono riusciti a rigenerarlo quel tanto che è bastato per restituire loro un po’ di vista. A ridare speranza anche alle persone che, a causa di traumi o di malattie, hanno perso la vista per danni al nervo ottico ci ha pensato una squadra d’Oltreoceano (statunitense e brasiliana), che ha condotto esperimenti su topi di laboratorio. Due sono stati i fattori che hanno consentito una parziale rigenerazione del nervo ottico: l’oncomodulina e una specifica stimolazione delle cellule nervose. “Abbiamo dimostrato – scrivono i ricercatori sulla rivista PNAS – che, con adeguata stimolazione, le cellule ganglionari retiniche possono rigenerare gli assoni (prolungamento delle cellule nervose, ndr) per l’intera lunghezza delle vie visive”. In questo caso la rigenerazione nervosa ripristina parzialmente i movimenti oculari in risposta agli stimoli e la percezione della profondità; così viene ricostruito il circuito centrale della visione in seguito a danni del nervo ottico. Altre équipe di ricercatori hanno fatto ricorso anche all’inibizione di un gene. In ogni caso, sempre grazie all’oncomodulina e ad altri fattori di crescita hanno ottenuto risultati durevoli nella rigenerazione di nervi ottici di cavie traumatizzate, con tanto di parziale reinnervazione, ottenendo un po’ di recupero del visus . Tuttavia questi metodi non sono stati ancora stati tentati sugli esseri umani.
Fonti: 1) Proc Natl Acad Sci USA; 2) Int Rev Neurobiol.
Ultima modifica: 25 febbraio 2015