Si può recuperare buona parte del campo visivo: lo attesta un nuovo studio americano
Un nuovo studio pubblicato su Neurology [Matthew R. Cavanaugh, MS and Krystel R. Huxlin, “Visual discrimination training improves Humphrey perimetry in chronic cortically induced blindness”, Published online before print April 12, 2017, Neurology, doi: http://dx.doi.org/10.1212/WNL.0000000000003921]] fa luce su questo fenomeno confrontando i risultati di persone che non si sono sottoposte a [riabilitazione visiva con un altro gruppo il quale, invece, ha seguito un programma riabilitativo in un centro specializzato.
Spazio alla riabilitazione salva-vista
Le persone sottoposte a riabilitazione visiva dopo ictus cerebrale hanno recuperato mediamente circa 108 gradi di campo visivo (tra 17 pazienti), mentre le 5 persone che non hanno svolto esercizi riabilitativi hanno recuperato spontaneamente solo 16 gradi circa. Secondo i ricercatori dell’Università di Rochester (Usa) l’entità del recupero è stata proporzionale all’impegno riabilitativo.
Il cervello è plastico, possibile un buon recupero
Grazie alla plasticità cerebrale – molto più accentuata quando si è piccoli – è possibile un recupero significativo delle capacità visive. I ricercatori americani ne sono convinti, nonostante si ritenga comunemente che “il danno alla corteccia visiva sia irreversibile”.
Le persone colpite da ictus con coinvolgimento delle aree corticali visive possono aspirare a ripristinare quasi le capacità visive originarie addestrandosi a seguire oggetti in movimento, individuare l’orientamento di figure statiche, ecc. Fondamentali sono la motivazione e la costanza. Complessivamente i deficit del campo visivo, misurati in questo caso con una nuova metodologia, si possono ridurre con una specifica riabilitazione visiva.
Link utile: Centri d’ipovisione italiani
Fonte originale: Neurology (pdf)